Perché ci sentiamo così sicuri nel nostro passato ma così bisognosi di novità?
«Radici // Foglie»
il primo album di
VIENNA
VINCITRICE DEL PUGLIA SOUNDS 2023
In uscita il 9 giugno su tutte le piattaforme digitali per Bobo Records
«Dimmi che niente ha al suo interno la parola fine»
“Radici // Foglie” è il primo album della cantautrice Vienna vincitrice del Puglia Sounds 2023, disponibile da venerdì 9 gigugno (Bobo Records).
L’album verrà presentato l’8 giugno ad Acquaviva delle Fonti (BA) in collaborazione con Altrementi, presso il Palazzo de Mari alle ore 19:30. Sarà inoltre fruibile attraverso una diretta Instagram. È possibile prenotare la propria presenza qui – l’evento è comunque gratuito.
“Radici // Foglie” rappresenta la contraddizione del sentirsi centrata ma in continua evoluzione. L’album nasce dalla necessità di parlare di tematiche come la famiglia e il desiderio di andare via, la certezza del proprio passato e delle proprie abitudini e al contempo l’adrenalina dell’ignoto e del futuro.
Perché ci sentiamo così sicuri nel nostro passato ma abbiamo così bisogno di novità? “Radici // Foglie” è la metafora di questa contraddizione: si può diventare foglia pur sapendo a quale albero si appartiene. Le radici formano le foglie sia nel loro presente che nel futuro. Le foglie diventano quindi sinonimo di un distacco consapevole e grato dal proprio punto di origine, sia fisico che emotivo.
Il concetto di contraddizione viene espresso anche dalla co-presenza di brani in italiano e in inglese e nelle produzioni. I brani, interamente prodotti dal producer Lo-Fi Diego Ceo, ripropongono la tematica della contraddizione anche negli arrangiamenti. Ecco come l’essere ancorati alle proprie radici musicali e geografiche viene paradossalmente sviluppato tramite tecniche contemporanee e la ricerca di sonorità Lo-Fi.
LE PAROLE DI VIENNA
“Radici // Foglie sono due viaggi complementari, il risultato di notti insonni e il bisogno di raccontare aspetti della mia famiglia, del mio passato e del mio modo di vivere alcune cose che non avevo mai avuto il coraggio di raccontare e risolvere.
Questo album è il risultato di una profonda introspezione iniziata anni fa e che nel tempo si è evoluta.
Credo molto nel concetto di evoluzione e spesso lo associo alla natura, metafora dell’intero album. Credo che sia tutto in qualche modo connesso e in continua evoluzione. Significa portarsi dietro delle cose, fermarsi a comprenderle e ripartire, risolvere, rinascere.
Negli ultimi anni ho sentito spesso la necessità di non lasciare nulla di irrisolto, di iniziare a sviscerare i motivi per cui delle cose non funzionavano, di dare una forma alla paura di conoscermi e di non sapere cosa avrei trovato dall’altro lato dello specchio.
Radici // Foglie è la descrizione di necessari e apparenti passi indietro, che sono stati utili a compiere un fondamentale passo avanti.”
TRACK BY TRACK
L’album è semanticamente diviso in due: le prime cinque tracce fanno parte di Radici, le successive quattro fanno parte di Foglie.
Habitat: Habitat è il risultato di considerazioni durate anni, la comprensione di ciò da cui proviene l’artista e che l’ha formata, la ricerca spasmodica del proprio spazio e la consapevolezza che non c’è un’unica risposta, ma un insieme di passaggi evolutivi che ci definiscono giorno per giorno.
Scala B parla di una persona cara a Vienna venuta a mancare circa tre anni fa: una zia che si è presa cura di lei durante l’infanzia. Scala B è ciò che c’è scritto fuori dalla palazzina di casa sua. Nel brano, infatti, ci sono riferimenti autobiografici molto precisi e dettagliati.
Until I Say Goodbye to the Sun: si tratta di una considerazione sulla perdita di persone care. È il passaggio successivo alla consapevolezza. Sapere che una persona cara non c’è più in qualche modo scatena un senso di colpa per il solo fatto di essere vivi. Il brano descrive quella sensazione del proseguire e andare avanti.
È già tanto, no?: è un audio Whatsapp diventato l’incipit perfetto per un brano introspettivo e parecchio meditato. Lasciare le cose a metà è un brano che necessita un’introduzione più diretta, venti secondi di dialogo che anticipano forse la riflessione più complessa dell’intero album.
Lasciare le cose a metà: è il brano più introspettivo e sofferto dell’intero album, non poteva che essere il punto di passaggio da Radici a Foglie. È un’esperienza autobiografica vissuta anni fa, una situazione che necessita di tempo per uscire fuori consapevolmente e che, proprio come nell’album, ha segnato un prima e un dopo.
Roma: parla della volontà di sostituire un ricordo, evitando di dimenticare un avvenimento poco piacevole, ma semplicemente raccontandolo e sostituendolo con un ricordo nuovo, diverso, evoluto.
Chiunque sarai domani: parla del rapporto genitore-figlio, spesso complesso, difficile da comprendere e in cui è facile alzare muri invisibili, della difficoltà ma anche della necessità di lasciarsi andare e percorrere le proprie strade. Nel brano questi muri crollano e ci si parla sinceramente da entrambe le parti, per arrivare a comprendersi, accettarsi, perdonarsi.
Liar: è il brano che più di tutti esprime il concetto di contraddizione. Non esprimersi con l’altro è lo specchio della non accettazione dei propri pensieri, processo essenziale in un qualsiasi percorso di crescita. Da qui, Vienna parla del momento in cui ha dovuto prendere le distanze da alcuni meccanismi auto-limitanti del passato.
Alibi: la conclusione di questo viaggio. Parte dalla paura dei cambiamenti fino al momento in cui si riesce ad esprimersi liberamente, constatando che parlare, esprimere i propri pensieri e le proprie necessità non porta nessuna catastrofe, ma solo l’inizio di un nuovo ciclo. Alibi è una fine ma è anche un inizio, una sorta di bandierina posta in un punto del percorso, un piccolo grande traguardo con sé stessi: ciò che ieri rappresentava un limite personale; oggi non lo è più.
BIOGRAFIA
Vienna, nome d’arte di Cristiana D’auria, è una cantautrice e autrice pop/r&b.
All’età di dieci anni inizia il suo percorso musicale scrivendo canzoni. In una prima fase ha curato i testi e successivamente ha unito armonie e melodie, implementando lo studio del pianoforte e del canto. Ha continuato la sua formazione conseguendo il Bachelor of Arts in Commercial Music e il Master of Arts in Songwriting, unendo all’interno del suo percorso l’interesse per la psicologia e il social media marketing.
Vienna esplora l’atto della scrittura non solo in relazione alla musica, ma anche nella forma del racconto in prosa e della poesia. Attualmente insegna songwriting presso l’accademia Mast Music Academy e questo le ha permesso di integrare la passione per le parole con quella della formazione, racchiudendo il tutto in un libro sul songwriting proposto come progetto di tesi.
Lavora come autrice per artisti emergenti come iosonocorallo, Alessia, Gambacorta per il brano“Jeans Strappati”.
Instagram: @iosonovienna
CREDITS:
AUTORI: Cristiana D’Auria (Vienna)
Produzione: Diego Ceo
Mixing e Mastering: Massimo Stano e Diego Ceo (Mast Recording Studio – Bari)
Etichetta: Bobo Records
Artwork: Andrea Capurso, Antonio Zappulla, Pierpaolo Marchitelli, Daniela De Marco