Teatro Kopó
Via Vestricio Spurinna 45/47 tel. 06 76910181 / 373 8720558
Sabato 21 gennaio h. 21:00 e domenica 22 gennaio h: 18:00
Donna Bisodia e i santi inventati
Burla seicentesca di Patrizia La Fonte tra santi e canti a dispetto e a rispetto
Patrizia La Fonte (Monna Detta) Giuseppe Palasciano (abate Guilberto)
Canzoni di S. Gragnani, D. Moscati e arie popolari eseguite dal vivo con i flauti di Ugo Galasso
Istigazione e ricerca musicale di Stefano Gragnani
Storie, novelle, rispetti e dispetti tra una vedova benestante e un abate laico in uno scorcio toscano del 1634, poco dopo la peste di manzoniana memoria. Tra battibecchi, canzoni, filastrocche e proverbi l’abate laico Guilberto cerca di dissuadere la credulona Monna Detta dalla devozione verso santi di fantasia popolare e dalla pratica di proverbi, detti e confortanti giaculatorie. Le rivela, prove alla mano, la vera storia di Donna Bisodia, santa molto venerata nelle campagne ma nata da uno strafalcione sul latino del Pater noster, come si narra in una novella di Franco Sacchetti, vissuto nella Firenze del basso medioevo. Non sarà facile distogliere Monna Detta dai santi inventati o dalle infallibili filastrocche contro i malanni: ci vorranno pazienza e canzoni. Chissà che alla fine poi l’abate non riesca a conquistare la dama e offrire a se stesso una confortevole residenza in un bel palazzotto circondato da ricchi poderi?
Il testo di Patrizia La Fonte si apre serenamente a un teatro di evasione sviluppato in un ambito colto: un connubio poco frequente. Donna Bisodia, peraltro citata anche da Antonio Gramsci nelle Lettera dal carcere, è un piccolo gioiello di paretimologia che qui si fa spunto per farci inoltrare in una selva toscana di adagi, detti e canzoni.
Consulenza per il canto Gabriella Aiello
costumi Sartoria Bàste
regia Patrizia La Fonte