21 agosto 2020 in diretta su non è la radio .it Stefano Ospitali AD Amministratore Delegato Cesare Ragazzi Laboratories
Cesare Ragazzi Laboratories, professione capelli
Non chiamatele parrucche. L’azienda di Zola Predosa che ha per missione la cura del cuoio
capelluto convince il mondo ed è già in 25 Paesi
L’ossessione capelli è antica come il mondo. Se se li tagliava Sansone perdeva la forza, Giulio
Cesare escogitò di indossare la corona d’alloro per nascondere l’incipiente calvizie che tanto lo
faceva soffrire, già nel 1550 a.C. in un papiro egizio si dà notizia di un tricologo assoldato per
prendersi cura del cuoio capelluto del Faraone, in tutte le religioni i capelli rivestono un profondo
valore simbolico. Da sempre croce e delizia di donne e uomini, strumento di seduzione, avvenenza
e comunicazione, i capelli sono molto di più di un orpello estetico e hanno un ruolo determinante
per fissare l’identità stessa di chi li porta.
Da qui nasce Cesare Ragazzi Laboratories, in origine un piccolo laboratorio di ricerca dove nel
1968 è nato il metodo di infoltimento non chirurgico CRL (Metodo CRL), risposta efficace al
problema della calvizie. Da allora l’azienda è andata sempre crescendo, fino a trasformarsi nella
grande realtà che è oggi: 87 dipendenti diretti, 11 milioni di fatturato, oltre 30 centri su tutto il
territorio nazionale e una costante espansione internazionale. CRLab, che dal 2011 ha intrapreso un
ambizioso percorso di internazionalizzazione, è già approdato negli Stati Uniti (in oltre 30 città), in
Australia, nelle Bermuda, in Brasile, Bulgaria, Canada, Colombia, Emirati Arabi Uniti, Francia,
Giordania, Grecia, Guatemala, India, Irlanda, Messico, nei Paesi Bassi, in Malesia, Polonia, nel
Regno Unito, nella Repubblica Dominicana, in Spagna, Svizzera, Turchia, Ucraina, Ungheria.
“Siamo la Ferrari dei capelli – commenta con orgoglio Stefano Ospitali, Amministratore delegato
Cesare Ragazzi Laboratories –. Abbiamo fatto della cura del cuoio capelluto la nostra missione e,
forti di una sapienza artigiana antica e di una ricerca tecnico-scientifica continua, ingredienti degni
del migliore made in Italy, abbiamo portato il nostro know how da Zola Predosa, nel cuore
dell’Emilia, in tutto il mondo, tenendo alta la bandiera dell’eccellenza italiana. Seguiamo
direttamente, in tutte le singole fasi, la lavorazione di tutti i nostri prodotti, che siano le protesi o la
linea di shampoo, balsami, creme per la cura dei capelli. La motivazione – continua Ospitali – ci
viene soprattutto dalla consapevolezza di stare lavorando per il benessere delle persone. Non è
retorica, i nostri prodotti cambiano la vita: con il nostro lavoro offriamo a ciascuno i capelli che
desidera e che lo rappresentano”.
I problemi di capelli riguardano maschi e femmine. Secondo gli studi delle varie realtà mediche che
collaborano a stretto contatto con CRLab, il 18% delle donne soffre di alopecie/diradamenti in
adolescenza, il 35% prima della menopausa, il 50% dopo la menopausa; oltre il 65% delle pazienti
trattate con farmaci chemioterapici subisce l’alopecia da chemioterapia e il 47% delle donne con
cancro considera la perdita dei capelli come l’aspetto più traumatico della chemioterapia; il 70%
degli uomini presenta anomalie di capelli dai 20 anni in poi; l’alopecia universale -malattia
autoimmune con predisposizione genetica che solitamente si manifesta in presenza di un fattore
scatenante- colpisce il 2% della popolazione (le percentuali sono riferite alla popolazione caucasica,
per africani e asiatici le incidenze sono differenti e solitamente inferiori).
Biologi, biotecnologi e chimici, in sinergia con medici e dermatologi, sono costantemente al lavoro
nei laboratori Cesare Ragazzi. Da questa continua ricerca sono nate la linea completa di prodotti per
offrire soluzioni alle più importanti problematiche del cuoio capelluto, che costituisce il 25%
dell’attività aziendale, e il sistema protesico CNC, unicum mondiale che da Zola Predosa viene
esportato in tutto il mondo. “Non chiamatelo parrucca – puntualizza Stefano Ospitali -. Si tratta di
un dispositivo medico il cui impatto positivo sulle pazienti con recidiva di carcinoma mammario e
alopecia recidivante è stato recentemente stimato 10 volte superiore a quello determinato dall’uso
della parrucca da uno studio pilota realizzato da Salute Donna Onlus e l’Istituto Nazionale Tumori
di Milano. È infatti una protesi del capillizio altamente personalizzata che realizziamo totalmente
all’interno dei nostri laboratori, utilizzando capelli umani, vergini, non trattati, inseriti uno alla volta
in una sottile membrana polimerica biocompatibile coperta da brevetto. Il processo produttivo,
interamente realizzato a mano, comprende 39 fasi e l’intero processo è certificato secondo lo
standard ISO 9001:2008.”.
Una soluzione tricologica certificata e brevettata che dà finalmente la possibilità di “mettersi in
testa un’idea meravigliosa”.