TeatroBasilica
Dal 9 al 12 gennaio 2025
Gramsci Gay
interpretato da Mauro Lamantia
drammaturgia di Iacopo Gardelli
regia di Matteo Gatta
uno spettacolo di Studio Doiz
produzione Accademia Perduta / Romagna Teatri
tecnica e voce di Mattia Sartoni
costumi e scene di Gaia Crespi
spettacolo vincitore della Borsa Teatrale Anna Pancirolli 2022
e del bando Teatro… Voce della società giovanile 2022
Sarà in scena al TeatroBasilica dal 9 al 12 gennaio 2025, lo spettacolo Gramsci Gay, interpretato da Mauro
Lamantia, drammaturgia di Iacopo Gardelli, regia di Matteo Gatta; uno spettacolo di Studio Doiz,
produzione Accademia Perduta / Romagna Teatri.
La notte del 10 novembre 2019 è stato deturpato un murales raffigurante il volto di Gramsci sul carcere di
Turi, a Bari, dove il filosofo sardo trascorse 5 dei suoi 10 anni di prigionia e scrisse gran parte dei Quaderni
dal Carcere. Una mano anonima ha scritto GAY sulla fronte con l’acrilico rosso. Gramsci Gay è diviso in due
quadri. Nel primo quadro siamo nel 1920. Un Gramsci non ancora trentenne arringa gli operai torinesi
all’indomani del fallimento dello storico sciopero delle lancette. Il secondo quadro è ambientato ai giorni
nostri: Nino Russo, il nostro vandalo del murales di fantasia, viene colto in flagrante e trascinato in
commissariato per un interrogatorio molto diverso da quello che si aspetta. Questi due eventi, a cent’anni
di distanza l’uno dall’altro, tessono fili invisibili sui significati di impegno e disillusione, fiducia e
indifferenza, fuoco e cenere.
Antonio Gramsci ha la capacità di parlare direttamente all’inquietudine delle coscienze. Leggerlo oggi dà
l’impressione di leggere pagine scritte da un alieno; tale è la grandezza del personaggio in termini di valore
assoluto (tra i pensatori politici più studiati al mondo), tale è la distanza, palpabile, tra quelle parole e la
retorica da mass media alla quale ci siamo abituati.
Antonio Gramsci muore però nel 1927, lasciando noi un secolo dopo a interrogarci sulla sua eredità-
perché, che abbiamo letto o meno i Quaderni, gli articoli, anche solo le Lettere dal Carcere, Gramsci come
simbolo ha anche oggi un peso di rilevanza. Se da una parte però la sua icona è ancora vessillo di una
sinistra che professa i valori dell’antifascismo, della lotta operaia, ecc., dall’altra viene da chiedersi se noi
millennials, ovvero i prossimi adulti, i prossimi cittadini responsabili, ci riconosciamo veramente in quella
fiducia cieca nella politica come strumento di emancipazione. La sensazione, infatti, è che mai sia stato così
profondo lo scollamento tra U35 e politica. Se fosse vero, come Gramsci scriveva nel famoso articolo del

1917, che vivere significa essere partigiani, allora saremmo una generazione di morti che camminano. È su
questa semplificazione che purtroppo marcia una gran fetta del discorso pubblico. Ma qual è, allora, la
verità? Quali sono i desideri, le motivazioni, le vere potenzialità di questo diffuso scontento? Avremo la
capacità di rinnovare quegli strumenti di confronto collettivo che ci appaiono oggi così distanti dalle nostre
vite private, vetusti, inattuali, autoreferenziali? O la nostra sfiducia generalizzata nelle impalcature
democratiche, nel diritto di voto, nella manifestazione organizzata del dissenso, ci ha resi incapaci di
pensare a un’alternativa alla realtà esistente?
Gramsci, ancora nell’articolo sopracitato, scriveva: “L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera
passivamente, ma opera”. Come si può raccogliere un’eredità così intransigente quando il presente sembra
così buio e privo di promesse? Dal nulla, in questa oscurità qualcuno ha acceso un fuoco.
Trailer
https://www.youtube.com/watch?v=2K4hnyjvGkU&t=2s

Mauro Lamantia – interprete
Classe 1990, nasce a Palermo e cresce a Enna. Si diploma nel 2011 alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano,
diretta allora da Luca Ronconi. Nel 2012 vince il Premio Hystrio alla Vocazione. Nel 2015 viene candidato
come “Miglior attore emergente” al Premio Le Maschere del Teatro Italiano per la La Morte della Bellezza
di Giuseppe Patroni Griffi, regia di Benedetto Sicca. Ha collaborato con la compagnia teatrale Idiot Savant.
Lavora con diversi Teatri Nazionali, tra cui il Teatro della Tosse, il Teatro Mercadante di Napoli, il Teatro
Biondo di Palermo e il Teatro Elfo Puccini. Per quest’ultimo recita negli spettacoli Edipo Re – una favola
nera e Re Lear, entrambi per la regia di Bruni/Frongia.
È uno dei protagonisti di Notti Magiche, film di Paolo Virzì; ha partecipato ad House of Gucci di Ridley Scott
e Astolfo di Gianni di Gregorio. Nel 2020 inizia un sodalizio artistico col musicista Beercock, mettendo in
scena Petra, spettacolo che attraversa i linguaggi della musica, del teatro popolare, della performance e
della rappresentazione sacra. Nel 2022 vince la Borsa Teatrale “Anna Pancirolli” insieme a Matteo Gatta e
Iacopo Gardelli per il progetto Gramsci Gay, un’indagine sul rapporto fra le giovani generazioni e la politica.
Iacopo Gardelli – drammaturgo
Classe 1990, nasce a Ravenna. Dopo la laurea in filosofia a Milano con Giulio Giorello, si è dedicato alla
scrittura, al teatro, al giornalismo e all’insegnamento. Collabora con giornali locali e riviste. Nel 2018 vince
il premio nazionale di critica teatrale “Lettera 22” come “miglior critico italiano under 30”. Nel 2015 inizia a
collaborare con Lorenzo Carpinelli, per il quale scrive i monologhi Santa Europa Defensora (2016), L’ultimo
primitivo. Vita orfica di Dino Campana, scritto con Elia Tazzari (2017); Vite da niente. Cronache
dell’economia digitale (2019); La stradona, monologo finalista al bando regionale RADAR di ERT; Quaderni
della quarantena
(2020) e Abbandono (2023). Fra gli altri suoi testi: il radiodramma L’avvenire è nostro, Carnera! (2018);
Gramsci Gay (2022) per la regìa di Matteo Gatta, con Mauro Lamantia, monologo vincitore del bando
teatrale “Anna Pancirolli 2022”. Ha collaborato, come aiuto regìa, con Michele Di Giacomo per la
produzione Io sono mia moglie (ERT, 2020-2021); come consulente drammaturgico con Matthew Lenton
per Metamorfosi (ERT-Vanishing Point, 2021) e con Roberto Magnani per Siamo tutti cannibali. Sinfonia
per l’abisso (Teatro delle Albe, 2021). Nel 2023, per i tipi di Fernandel editore, esce il suo primo romanzo,
intitolato L’Alsìr.
Matteo Gatta – regista
Classe 1996, nasce a Ravenna. Nel 2014 viene ammesso da Luca Ronconi alla Scuola per Attori del Piccolo
Teatro di Milano. Si diploma nel 2017 con lo spettacolo Uomini e no per la regia di Carmelo Rifici. Recita in
Il mercante di Venezia (2017) e nel Sogno di una notte di mezza estate (2018) per la regia di Filippo Renda.
Nel 2018 la sua prima drammaturgia Amore vince il bando #pillolediteatro2019 di Teatro Studio Uno e
Progetto Goldstein: lo spettacolo segna la nascita della compagnia Tristeza Ensemble composta da Gatta e
Viola Marietti. Sempre per Tristeza, nel 2021, firma la co-regia di A.L.D.S.T. di e con Marietti. Nel 2019 è

Oderisi da Gubbio nel Purgatorio del Teatro delle Albe. Nel 2021 viene selezionato per sostituire Elio
Germano nel recital La Vita Nuova di Nicola Piovani all’Auditorium di Madrid. Recita ancora in Racconti
dalla foresta di Arden per ERT, Il Mercato della Carne per il Teatro Nazionale di Genova e Non siamo
niente, saremo tutto per Zona K. Nel 2021 scrive il libretto d’opera per Storia di un figlio cattivo, Ravenna
Festival, di cui è regista e voce recitante. Nel 2020 esce il film EST-Dittatura Last Minute di cui è
protagonista, per il quale vince il Nastro D’argento come “Miglior Attore Esordiente (Premio Biraghi
2021)”. Sempre per Genoma Films recita in Benelli su Benelli (2021) e Wata wa Ajabu – Gente Strana
(2022). Nel 2022 la sua regia Gramsci Gay vince la Borsa Teatrale Anna Pancirolli 2022.

INFORMAZIONI
Il “TeatroBasilica” è diretto dall’attrice Daniela Giovanetti, il regista Alessandro Di Murro. Organizzazione
del collettivo Gruppo della Creta e un team di artisti e tecnici. Supervisione artistica di Antonio Calenda.
Tutte le info sul TeatroBasilica a questo link:
https://www.teatrobasilica.com/chi-siamo
Orari:
Dal martedì al sabato ore 21:00 – domenica 16:30
Prezzi: Biglietto intero € 18,00
Biglietto ridotto € 12,00 (studenti, under 26, operatori)
Biglietto online € 15,00
Carnet 4 spettacoli € 40,00
Dove siamo:
Piazza di Porta San Giovanni 10, Roma
www.teatrobasilica.com
email: info@teatrobasilica.com
telefono: +39 392 9768519
Link utili
Sito https://teatrobasilica.com/
Facebook https://www.facebook.com/TeatroBasilica
Instagram https://www.instagram.com/teatrobasilica/

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