firmamentosettimana di incontri, studi, percorsi, collaborazioni

TeatroBasilica, Roma
dal 13 al 18 febbraio 2024

Blastula.scarnoduo • Daria Deflorian • EXTRAGARBO • Gaia Ginevra Giorgi • Viola Lo Moro
Muta Imago • Giovanni Onorato • Gabriele Portoghese • Arianna Pozzoli • Attilio Scarpellini

Giulia Scotti • Tilia Auser • Lorenzo Tomio

direzione artistica Daria Deflorian, Riccardo Fazi e Claudia Sorace
direzione tecnica Maria Elena Fusacchia
produzione, organizzazione, amministrazione Valentina Bertolino, Silvia Parlani, Grazia Sgueglia e Francesco Di Stefano
comunicazione Francesco Di Stefano
ufficio stampa Marta Scandorza
illustrazione Giulia Scotti
grafica Andrea Pizzalis
una produzione INDEX
in collaborazione con TeatroBasilica, Gruppo della Creta e Sala 1 – Centro Internazionale d’Arte Contemporanea
con il sostegno del MiC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”

Si terrà dal 13 al 18 febbraio 2024 presso il Teatro Basilica firmamento, una settimana di incontri, studi,
percorsi e collaborazioni che segna il debutto ufficiale sulla scena romana e nazionale di INDEX, progetto
artistico e produttivo nato nel gennaio 2021 dagli intenti di Muta Imago, Daria Deflorian e Antonio
Tagliarini, a partire dal quale immaginare azioni condivise che possano andare oltre la cura delle produzioni
delle singole compagnie.
Da un primo esperimento nel giugno scorso, In una qualunque parte del pianeta, progetto vincitore del
Bando Estate Romana 2022, 2023/4 che tornerà in scena il prossimo giugno in una forma nuova, e dopo la
nascita di Vivarium, un percorso biennale di sostegno e accompagnamento artistico e produttivo ad una
serie di giovani realtà emergenti, ecco che Index è pronta a presentarsi ufficialmente al pubblico con
firmamento, una rassegna, e una rassegna dentro la rassegna.
firmaménto s. m. [dal lat. eccles. firmamentum «cielo» (nel lat. class. «appoggio, sostegno»), der. di
firmare «rendere stabile», secondo il modello del gr. στερέωμα (οὐρανοῦ) che indica la volta stabile
sostenente l’oceano celeste.
Cosa sarà firmamento?
Non un festival, ma la presentazione di una geografia di azioni; un racconto condiviso nel tempo e nello
spazio di una progettualità in divenire che intreccia generazioni, formati e modalità di incontro con il
pubblico. Si chiamerà Firmamento questo stare e fare insieme: una parola semplice e bella, che unisce il
singolo e l’insieme, la stabilità e il movimento continuo che la sostiene. E dentro a Firmamento avremo la
rassegna Vivarium, dedicata allə artistə che INDEX accompagna e accompagnerà nel futuro e resa possibile
con il sostegno del MiC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”.

In questa settimana di incontri artistə del Vivarium si alterneranno alla direzione artistica di INDEX, ad
artistə associatə e ad artistə che collaborano con Daria Deflorian e Muta Imago: spettacoli che hanno già
debuttato, quelli di Giovanni Onorato, Monica Demuru / Blastula.scarnoduo e Muta Imago, andranno in
scena accanto alle anteprime di Gaia Ginevra Giorgi, Tilia Auser, a studi e/o lezioni-spettacolo di Giulia
Scotti e Daria Deflorian. E poi ancora avremo una lettura a cura di Attilio Scarpellini, un concerto del
musicista Lorenzo Tomio, una performance di Arianna Pozzoli, un appuntamento con Gabriele Portoghese e
una serie di incontri curati da Viola Lo Moro.
Performance dalla durata breve si alterneranno a interventi dalle durate più canoniche, con momenti di
incontro e confronto che vedranno collaborare i due spazi attigui del TeatroBasilica e della galleria Sala 1 –
Centro Internazionale d’Arte Contemporanea.
Una orizzontalità, un rimescolamento fortemente voluto. Una direzione. Una maniera diretta e gioiosa per
incontrarsi, all’interno di una settimana fatta di spettacoli, incontri, studi e percorsi. Dal 13 al 18 febbraio

  1. Al TeatroBasilica di Roma.

Di seguito una breve panoramica dellə artistə che si esibiranno a firmamento:
Daria Deflorian (Quaderno / Greta Garbo)
Tra racconto e piccole visioni, svelando qualche segreto senza nessuna volontà di compiutezza Daria
Deflorian apre al pubblico i quaderni di lavoro. Attraverso i materiali originali di alcune scene e la loro
evoluzione/trasformazione risale fino alla punta dell’iceberg che è sempre uno spettacolo, mostrando – tra
autobiografia e passioni letterarie, tra divagazioni e ossessioni che tornano – quel fil rouge che c’è tra il dire
e lo scrivere.
Muta Imago (Fly me to the moon)
Una performance lecture dedicata alla luna e al rapporto tra di essa il nostro inconscio: un racconto onirico
e immaginifico costruito su una partitura sonora, vocale e visiva realizzata dal vivo da Riccardo Fazi, tra
citazioni, frammenti sonori di archivio e registrazioni della NASA. Fly me to the moon è una dedica alla
nostra infanzia, alle possibilità infinite dell’immaginazione: un road-podcast live attraverso i crateri lunari
che oscilla tra nostalgia del futuro, mancanza di senno e desiderio (impossibile) di tornare a casa.
EXTRAGARBO (Acabadabra)
Acabadabra si manifesta come un’esperienza trasformativa che vede nella rivendicazione della marginalità
una possibile strategia di sovversione contrapposta a un’idea di città intesa come dispositivo di controllo,
spazio pianificato dall’alto e teatro di abusi di potere, espressione di un progetto colonialista che continua a
perpetuare la sua violenza. Scandita secondo le fasi del processo alchemico, la drammaturgia si articola per
citazioni, saccheggi e trasfigurazioni dal reale, convocando segni linguistici del testo urbano, tracce di
un’alter-città parallela e invertita, affinché da esse emergano gli spettri di ciò che sarà.
Gaia Ginevra Giorgi (Haunted)
Haunted è una performance sonora che interroga la memoria come sostanza fantasmatica, traducibile e
tradibile, quindi come potenziale strumento di prefigurazione. Il ritrovamento di alcune bobine risalenti al
periodo che va dal 1980 al 1997, ha attivato pratiche di riscrittura e di reinvenzione dello spazio e del
tempo. A partire da una prospettiva femminista e situata, Haunted queerizza e saccheggia la collezione di
materiali biografici per istituire un processo di immaginazione allo stesso tempo intimo e collettivo.
Giovanni Onorato (Suck My Iperuranio)

In questa scrittura originale per attore solo, ispirata dai racconti di Heinrich Böll, la stand-up comedy
diviene strumento narrativo a servizio di una drammaturgia contemporanea: un comico chiuso nella sua
stanza sta cercando di dimenticare il suo amore perduto e lo fa sforzandosi di provare i suoi sketch, che non
lo fanno più ridere. Il linguaggio è andato spontaneamente verso quella che, in gergo, si definisce “stand-up
poetry”. I riferimenti sono tanti, in particolare i grandi della comicità americana: Jim Carrey, Bill Hicks, Andy
Kaufman etc…
Giovanni Onorato in concerto
Le musiche di A.L.D.E. liberate dal loro contesto narrativo. Giovanni Onorato e Mario Russo presenteranno
la ricerca musicale portata avanti negli ultimi anni insieme a Lorenzo Minozzi: un mal riuscito insieme di
slam-poetry, hip-hop e cantautorato. Durante il concerto sarà presentato “sgorbietto”, un brano inedito. È
prevista l’incursione di Claudio Molinari, chitarrista dei Brama. 
Arianna Pozzoli (Una manifestazione interiore)
Di là c’è una manifestazione. Ma di là dove? A che ora? È sempre di là, dall’altra parte, in quel luogo che
non ha un nome solo, dove non c’è ora, nè prima nè poi. Ognuno di noi, attraverso la propria sofferenza
personale, è un grido politico che va ascoltato, perché torni ad esistere una società che si meriti di essere
chiamata tale. Grazie a Mark Fisher che in Realismo Capitalista, con coraggio e lucidità, ha rivendicato che il
dolore psichico del singolo affonda le sue radici nei molteplici sistemi di sfruttamento dentro i quali
viviamo.
Gabriele Portoghese (Breviario)
Ci sono anche piccole preghiere. Preghierine che rotolano nel buio. Vendette, baci, sgambetti, gelati.
Appunti sparsi e canzonette. Quanto più è basso, tanto più è vicino alle nostre preghierine. Breviario è una
seconda tappa, dopo Preghierine, performance presentata all’interno di Termini. In una qualunque parte
del pianeta.
Blastula.scarnoduo (Anche noi scettici)
Monica Demuru e Cristiano Calcagnile affrontano la poesia di Antonella Anedda come fosse un destino
musicale. Senza rinunciare alla lettura piana e lineare, il duo traduce lo sguardo e il canto fermo di Anedda
in suono puro, in ambiente consonante di radici, solo in parte recise, con terre di mare e solitudini
speculative nell’affanno della vita quotidiana e affollata. Il personale e il politico, il biologico e il metafisico,
nonché il fantasardo come lingua delle origini, sono riferimenti e luoghi di ascolto decisivi.
Attilio Scarpellini (Il bufalo)
Nel 1920 Karl Kraus pubblica sulla Faeckel una lettera che Rosa Luxemburg ha scritto nel 1917 dal carcere di
Breslavia: nella lettera la militante rivoluzionaria descrive una scena che vede dalla finestra della sua cella
nel cortile sottostante. Le voci e i corpi di due attrici (Monica Piseddu e Aglaia Mora) e di un attore
(Bernardo Casertano) si alternano sulla scena nel tentativo di restituire la musica profonda di un’epoca
feroce, più vicina alla nostra di quanto non ci piacerebbe credere.
Giulia Scotti (Daniela)
Ci sono storie che non vengono raccontate nella convinzione che quello che non si dice non si saprà mai.
Questa è la storia di zia Daniela come Giulia Scotti l’ha saputa da suo papà, è la storia di un uomo che vuole
salvare sua sorella dalla morte ma non ci riesce. Quasi tutto è vero, alcuni pezzi sono inventati. Un testo
scritto per immagini, che significa che chi lo ha scritto mentre scriveva immaginava i luoghi della storia, i
volti delle persone coinvolte e come questi sarebbero stati se fossero stati dei disegni.
Tilia Auser (Tre voci)
La trasposizione scenica e a concerto dell’unico poema radiofonico composto da Sylvia Plath. Una riscrittura
multimediale in cui la parola poetica si fa voce incarnata, amplificata, filtrata, campionata, in un dialogo a
vista con la chitarra elettrica dal vivo. Il foglietto spiegazzato del cadavere squisito giunge a noi da “Three

Women. A Poem for Three Voices”: un radiodramma in versi liberi di Sylvia Plath del 1962. Tre personaggi
femminili intrecciano i loro soliloqui dentro la stessa cornice del reparto maternità in cui sono ricoverate.
Lorenzo Tomio in concerto
Lorenzo è un compositore, chitarrista e sound designer con sede a Roma. In questo concerto ripercorre
alcune delle tappe del suo lavoro che spazia dalla composizione di colonne sonore per il cinema e la
televisione alle collaborazioni con il teatro contemporaneo, la danza e la pubblicità.
Viola Lo Moro
Durante la settimana di firmamento negli spazi della Galleria Sala 1 – Centro Internazionale d’Arte
Contemporanea Viola Lo Moro incontra alcune delle compagnie della rassegna. Le stesse domande per
tutte/i per condividere con il pubblico la propria storia e alcune questioni brucianti sullo stato dell’arte dal
vivo nel nostro Paese. Gli incontri verranno registrati e diventeranno un podcast riascoltabile.

INFORMAZIONI
TeatroBasilica
Piazza di Porta San Giovanni 10, Roma
www.teatrobasilica.com
email: info@teatrobasilica.com
telefono: +39 392 9768519
Link utili
Sito https://teatrobasilica.com/
Facebook https://www.facebook.com/TeatroBasilica
Instagram https://www.instagram.com/teatrobasilica/

maggiori informazioni:
www.index-productions.com
www.index-productions.com/firmamento
biglietti:
gli eventi delle 19:00 (16:30 la domenica) hanno un costo di 5€
gli eventi delle 20:00 (17:30 la domenica) sono gratuiti
gli eventi delle 21:00 (18:30 la domenica) hanno un costo di 18€ / 12€ ridotto
il biglietto per tutti gli eventi di una giornata ha un costo di 15€
il biglietto per tutti gli eventi in programma ha un costo di 80€

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