Spoleto, dal punto di vista artistico, è uno dei luoghi più ricchi dell’Umbria. Come altri centri della
regione, è situata su una collina e dominata da una imponente rocca, che dal 1983 è sede del
Museo Nazionale del Ducato di Spoleto.




Di notte, la sua figura luminosa dimostra di essere il
simbolo della bellissima cittadina. I resti romani sono visibili e si fondono con l’aspetto
medievale. Oltre all’Arco di Druso, che è stato inglobato tra due edifici, uno dei quali è una
chiesa romanica, è importante il Museo Archeologico Statale, nel quale è possibile comprendere
l’evoluzione del comprensorio spoletino fino dall’età del bronzo, per poi cogliere gli aspetti della
fase umbra, attraverso gli scavi nella necropoli di Piazza d’Armi. L’approdo all’insediamento
latino è visibile in modo netto nel teatro romano, che fa parte del museo stesso. Come molti
altri, in Italia e Europa, è ancora utilizzato per spettacoli estivi, anche nell’ambito dell’importante
Festival dei Due Mondi.
Suggestivo lo splendido Ponte delle Torri sopra il torrente Tessino. Edificato nel 1300, è una
costruzione enorme, con dieci arcate, lunga 230 metri e alta bel 76 metri. Si percorre a piedi, ed
è una passeggiata a cui non si può rinunciare.
Spoleto ha diverse chiese di pregio, tra cui San Salvatore, che è una rara basilica
paleocristiana. Seppur rimaneggiata nei secoli, conserva tuttavia un’impronta preromanica
indiscutibile. San Pietro, la cui facciata tardoromanica è finemente scolpita. Sant’Eufemia,
comunicante con il Museo Diocesano, è un gioiello romanico in cui si può apprezzare la
semplicità originaria di quello stile. Quello che è imperdibile è il complesso della Piazza del
Duomo. Una delle più belle prospettive architettoniche italiane è la discesa verso la cattedrale,
tra palazzi signorili ai lati e una visione in avvicinamento alla splendida chiesa dedicata a Santa
Maria Assunta. La facciata è in stile romanico umbro, con un grande rosone, raffinatissimo,
circondato da molti rosoni più piccoli, che la rendono unica. Sotto il portico, rinascimentale, il
portale romanico tra i più belli. L’interno, pur modificato nel 600, contiene doversi capolavori, tra
cui la Madonna e i santi del Pinturicchio, la tomba di Filippo Lippi, progettata dal figlio Filippino e
le ultime opere eseguite dal padre, prima di morire: gli affreschi dell’abside, rappresentanti “Le
Storie della Vergine” emozionano per la straordinaria bellezza, soprattutto nella cupola con
l’Ascensione della Vergine, che colpisce per la complessità dell’impianto architettonico, unito a
una folla di personaggi distinti dalla destrezza dei ritratti, dai panneggi amalgamati e quasi
onirici. Parte di quell’enorme composizione mostra l’intervento di maestranze allieve, ma la
mano e la genialità di Filippo sono predominanti. E’ la riprova che a Spoleto si può vedere uno
dei massimi capolavori del Rinascimento italiano.