SICUREZZA; TELECAMERE OLIMPICO ROMA, SCORZA (COMPONENTE GARANTE PRIVACY): “VERIFICARE COMPATIBILITÀ CON MORATORIA IN VIGORE” |
ROMA, MER 6 MAR 2024 – “Non conosciamo ancora direttamente la soluzione di sorveglianza con telecamere installata nel 2021, conoscevamo la soluzione precedente a questa data su cui avevamo già espresso un nostro parere indicativo. L’attuale soluzione va chiaramente approfondita perché bisogna verificare la compatibilità con la moratoria sul riconoscimento facciale in vigore nel nostro paese. C’è da augurarsi che, avendola installata, abbiano effettivamente rispettato tutti i punti e abbiano soprattutto rispettato il bilanciamento tra il diritto pubblico alla sicurezza e il diritto alla privacy“. Così Guido Scorza, avvocato componente del Comitato Garante della Privacy, ha commentato ai microfoni di Radio Roma Television il sistema di videocontrollo installato allo stadio Olimpico di Roma che registra l’identità dei tifosi incrociando i dati con quelli dei biglietti nominativi tramite un software denominato Reco Finder, di una società italiana localizzata in provincia di Lecce. La notizia, diffusa nei giorni scorsi dal quotidiano Repubblica, ha destato scalpore nel mondo sportivo perché in molti ignoravano che un sistema così sofisticato di telecamere fosse in funzione già da due anni. Ospite del programma “Non solo Roma“, il giurista esperto di privacy ed intelligenza artificiale ha ammesso che sulla vicenda sarà necessario un supplemento di informazioni: “Noi eravamo già intervenuti sul precedente impianto – spiega Guido Scorza – vincolando l’installazione delle telecamere installate prima del 2021 e con la Lega Calcio stavamo già discutendo in previsione di installare in futuro un sistema ancora più intelligente di videosorveglianza ma non abbiamo ancora avuto una interlocuzione su questa specifica dotazione: c’è da augurarsi che si sia ricercato quel bilanciamento tra diritti che è fondamentale nel nostro ordinamento e verificare se e in che termini questo sistema può considerarsi compatibile con le norme. In sostanza – conclude Scorza – il cittadino deve potersi recare in tranquillità alla stadio a vedere una partita, senza necessariamente sentirsi un criminale. Va certamente bene garantire la sicurezza, ma guai a dimenticarsi che in uno stadio entrano 70mila persone oneste fino a prova contraria e i cui diritti, a cominciare dalla privacy, vanno rispettati“. ## Estratto Video ##https://youtu.be/mJKE-n2juI0?si=kJG-N2HptkwP3tZ8## Intervento integrale ##https://www.radioroma.it/2024/03/05/privacy-e-sicurezza-quanto-ne-sappiamo-lavv-guido-scorza-componente-del-collegio-del-garante-a-non-solo-roma/ |