SAVE THE DATE
LE MOSTRE DELL’AUTUNNO DI ARTHEMISIA
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MADRID
“MONET. CAPOLAVORI DAL MUSÉE MARMOTTAN MONET DI PARIGI”
21 settembre 2023 – 25 febbraio 2024
CentroCentro, Madrid
Claude Monet (1840-1926), Nenúfares, hacia 1916-1919. Óleo sobre lienzo, 130×152 cm.
París, Musée Marmottan Monet, legado Michel Monet, 1966. Inv. 5098. © Musée Marmottan Monet, Paris
La prima grande mostra di Monet a Madrid.
Oltre cinquanta capolavori del padre dell’Impressionismo, provenienti dal Musée Marmottan Monet di Parigi, saranno esposti al CentroCentro di Madrid
per quello che si annuncia come uno dei grandi eventi culturali dell’autunno 2023 in Spagna.Arthemisia, azienda leader nelle grandi mostre internazionali, torna a Madrid, insieme al Comune, con una grandissima esposizione.
Dal 21 settembre, il CentroCentro dedica una mostra al padre dell’Impressionismo, Claude Monet.
Oltre 50 capolavori di Monet, provenienti dal Musée Marmottan Monet di Parigi, racconteranno l’intera parabola artistica del Maestro impressionista, letta attraverso le opere a cui Monet teneva di più, le “sue” opere, quelle che lui stesso ha conservato gelosamente nella sua casa di Giverny fino alla morte, quelle da cui non ha mai voluto separarsi, tra cui le famosissime ed iconiche Ninfee.
Il Musée Marmottan Monet possiede il nucleo più importante e numeroso delle opere del grandissimo artista francese, frutto di una generosa donazione di Michel, suo figlio, avvenuta nel 1966.
Per la mostra di Madrid, il museo presterà opere eccezionali come Ritratto di Michel Monet con cappello a pompon (1880), Il treno nella neve. La locomotiva (1875) e Londra. Il Parlamento. Riflessi sul Tamigi (1905), insieme a dipinti di grande formato come le affascinanti Ninfee (1917-1920) e gli evanescenti Glicini (1919-1920).
La mostra, organizzata dal CentroCentro – parte del Dipartimento Cultura, Turismo e Sport del Comune di Madrid – e da Arthemisia in collaborazione con il Musée Marmottan Monet di Parigi, è ideata da Sylvie Carlier, curatrice generale e conservatrice del Musée Marmottan Monet, e dalle co-curatrici Marianne Mathieu, storica dell’arte, e Aurélie Gavoille, assistente alla curatela del Musée Marmottan Monet.
BIELLA
“BANKSY, JAGO, TVBOY E ALTRE STORIE CONTROCORRENTE”21 ottobre 2023 – 1° aprile 2024Palazzo Gromo Losa e Palazzo Ferrero, BiellaBanksy, Girl with balloon, 2002. Litografia, 70×50 cm. Pop House Gallery
Biella diventa un nuovo punto di riferimento per le grandi mostre d’arte.
Dal 21 ottobre 2023 Palazzo Gromo Losa e Palazzo Ferrero ospiteranno una mostra straordinaria dedicata ai più influenti artisti contemporanei, capaci di raccontare la contemporaneità con un linguaggio che arriva dritto al cuore di tutti.
Banksy, Jago e TvBoy, artisti celebri e celebrati in tutto il mondo, saranno solo alcuni dei protagonisti della mostra biellese, che vedrà per la prima volta riunite insieme anche celebrità internazionali quali Takashi Murakami e Liu Bolin.
Realizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella in collaborazione con il Comune di Biella e Arthemisia e con main sponsor Biver Banca – Gruppo Banca di Asti, sarà l’occasione per far conoscere al grande pubblico una città ricca di bellezza e proposte culturali.
Dal 21 ottobre 2023 la città di Biella diventerà un nuovo punto di riferimento per le grandi mostre d’arte in Italia.
La prima mostra che inaugura il nuovo corso, realizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella in collaborazione con il Comune di Biella e Arthemisia e con main sponsor Biver Banca – Gruppo Banca di Asti, sarà “Banksy, Jago, TvBoy e altre storie controcorrente”, che racconta la contemporaneità attraverso gli occhi dei più influenti artisti viventi.
La mostra racconta storie “controcorrente”, ci parla di vita, di morte, di ingiustizia sociale, di guerre, narrate ora con spirito canzonatorio, ora con maestria lirica o anche con un deciso tono di attacco. Quello che è sicuro è che il messaggio non è mai banale né scontato, scuote le coscienze, indigna, commuove. Come solo i grandi artisti sanno fare.
Banksy, Jago e TvBoy, artisti tra i più celebri nel mondo, saranno solo alcuni dei protagonisti della mostra biellese, che vedrà per la prima volta riunite insieme anche celebrità internazionali quali David LaChapelle, Takashi Murakami, Liu Bolin, Obey, Mr. Brainwash e molti altri.
La mostra, curata da Piernicola Maria Di Iorio, sarà composta da oltre 70 opere tra cui celebri icone quali Girl with Baloon di Banksy o Hope di Obey, e si svolgerà su due sedi: Palazzo Gromo Losa e Palazzo Ferrero che fanno parte del Polo culturale di Biella Piazzo.
Sarà anche l’occasione, per tanti visitatori, di conoscere meglio Biella, il suo verdeggiante territorio e la proposta gastronomica di eccellenza.
Tra le realtà culturali di maggiore interesse vi sono il Ricetto di Candelo, il Santuario di Oropa e l’Oasi Zegna, meta ideale per poter trovare grandi spazi, attività e laboratori innovativi, e anche la celebre Cittadellarte – Fondazione Pistoletto e l’imponente patrimonio di archeologia industriale.
La mostra è realizzata da Fondazione Cassa di Risparmio di Biella in collaborazione con Comune di Biella e Arthemisia.
Main sponsor della mostra è ilBiver Banca – Gruppo Banca di Asti.
FIRENZE
“ALPHONSE MUCHA. LA SEDUZIONE DELL’ART NOUVEAU”27 ottobre 2023 – 7 aprile 2024
Museo degli Innocenti, FirenzeAlphonse Mucha, Gismonda, 1894. Litografia a colori, 216×74,2 cm. © Mucha Trust 2023Per la prima volta a Firenze, una straordinaria mostra dedicata ad Alphonse Mucha, padre dell’Art Nouveau.
Oltre duecento opere di incomparabile bellezza e seduzione accompagneranno i visitatori in un viaggio nella Belle Époque,
quando Parigi – tra fine ‘800 e inizio ‘900 – è al centro del mondo e Mucha l’artista più famoso.
Prodotta da Arthemisia, la mostra aprirà le porte il 27 ottobre 2023 al Museo degli Innocenti.
Dal 27 ottobre 2023 al 7 aprile 2024 il Museo degli Innocenti accoglierà la prima mostra a Firenze dedicata ad Alphonse Mucha, il più importante artista ceco, padre dell’Art Nouveau e creatore di immagini iconiche.
Alphonse Mucha nasce a Ivancice, nella Repubblica Ceca, nel 1860.Fervente patriota e sostenitore della libertà politica dei popoli slavi, si dedica all’arte e nel 1887 si trasferisce a Parigi dove affina le sue arti e incontra la donna che cambierà per sempre la sua vita, Sarah Bernhardt, l’attrice più bella e famosa dell’epoca, che affida a Mucha la sua immagine rendendolo popolarissimo. Nasce il mito delle “donne di Mucha”, e le aziende se lo contendono per reclamizzare i propri prodotti, dando vita alle intramontabili campagne pubblicitarie come quella del cioccolato Nestlé, dello champagne Moët & Chandon, e ancora delle sigarette, della birra, dei biscotti e dei profumi.Mucha però non dimentica l’impegno patriottico e sociale. Nel 1910 torna a Praga e si dedica per quasi venti anni a quello che è considerato il suo più grande capolavoro, l’Epopea slava, opera colossale composta da venti enormi tele in cui racconta i principali avvenimenti della storia slava.Mucha morirà a Praga nel 1939.
Tra fine ottocento e inizio novecento Parigi era considerata il centro del mondo dell’arte. È la cosiddetta Belle Époque, c’è un grande entusiasmo, e Alphonse Mucha, anche grazie all’incontro con Sara Bernhardt, diventa il più famoso e conteso artista dell’epoca. Le sue opere, le sue illustrazioni, i poster teatrali e la nascente pubblicità sono accessibili a tutti. Nasce con lui una nuova forma di comunicazione: la bellezza di fanciulle in fiore, ritratte in una commistione unica tra sacro e profano, voluttuose e seducenti figure, rappresentate con uno stile compositivo unico, sono diventate caratteristiche del famoso “stile Mucha”.
Le sue immagini diventano subito famose in tutto il mondo, il suo stile è il più imitato, la potente bellezza delle sue donne entra nell’immaginario collettivo di tutti.
È a questo grande artista che Arthemisia e il Museo degli Innocenti dedicano la prossima grande mostra fiorentina.
Con il patrocinio del Comune di Firenze e dell’Ambasciata della Repubblica Ceca, la mostra è organizzata in collaborazione con la Fondazione Mucha e In Your Event by Cristoforo ed è curata da Tomoko Sato con la collaborazione di Francesca Villanti.
La mostra vede come sponsor Generali Valore Cultura, partner Mercato Centrale Firenze, I Gigli, Samsonite e Unicoop Firenze, mobility partner Frecciarossa Treno Ufficiale, media partner QN La Nazione, educational partner Laba e technical support Mucha Trail e Prague City Tourism.
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