“DIETRO LA PORTA”
Di Walter Croce
tratto dal libro “Era mio padre” di Claudia Saba
Il 12 luglio la proiezione del cortometraggio
presso
L’AULA NASSIRIA DEL SENATO DELLA REPUBBLICA
Tra i presenti:
Barbara De Rossi, Raffaella Anzalone, Giorgio Gobbi e Nadia Rinaldi, Claudia Saba
e il resto del cast del film
Il 12 luglio alle ore 16.00, presso l’Aula Nassiria del Senato della Repubblica in Piazza Madama Roma si terrà la presentazione e proiezione del cortometraggio DIETRO LA PORTA di Walter Croce, tratto dal racconto di Claudia Saba “Era mio padre”.
A introdurre l’appuntamento sarà la Senatrice Cinzia Leone, Vicepresidente della commissione parlamentare contro il femminicidio e la violenza di genere. Inoltre, ci sarà l’incontro con il cast e una breve discussione sul film e la sua purtroppo drammatica attualità.
I relatori saranno: Walter Croce (sceneggiatore e regista), Claudia Saba (scrittrice), il prof. Vincenzo Mastronardi, criminologo, psicoterapeuta e docente universitario, Barbara De Rossi, attrice e Presidente dell’Associazione “Salvamamme”, Antonio Ferraro critico cinematografico.
A moderare sarà il giornalista ed ex direttore del Tg5 Paolo Di Mizio.
Saranno presenti anche le autrici della colonna sonora “Io sono l’amore”, ovvero Rossana Casale, Grazia Di Michele e Mariella Nava.
“Dietro la porta”, vuole tenere accesi i riflettori sul tema della violenza di genere e sui minori. Fenomeno che assume sempre più i connotati di una vera piaga sociale, che va debellata attraverso educazione e informazione.
“donne umiliate, donne abusate che cadendo hanno trovato la forza di morire e poi nascere di nuovo”.
La vera storia di Sara. Ispirata al libro autobiografico di Claudia Saba “Era mio padre”. Una donna vittima fin dall’infanzia delle “attenzioni “ morbose del padre, che culminano nella sua pubertà in un vero e proprio episodio di rapporto sessuale completo.
Sara rimuove psicologicamente questo episodio, in parte per la pervicace negazione della madre, in parte per l’incontro adolescenziale con Vittorio un giovane della sua scuola, al quale Sara si attacca disperatamente, fino al matrimonio e alla nascita del figlio.
Vittorio si trasforma nel corso del tempo in un individuo insensibile e violento, anche perché divorato dal dubbio circa i precedenti di Sara, che non risulta vergine al loro primo approccio sessuale. Vittorio esercita costantemente questa violenza nei confronti di Sara in tutte le occasioni, finanche di fronte al figlio, in una di queste furibonde scenate le percosse causano a Sara la perdita del loro secondo bambino..
Ma il grande disagio di Sara, costituisce anche il deterrente che la guida a riprendere in mano le redini della propria vita, a vincere la rassegnazione della sua condizione.
L’inizio di una terapia psicoanalitica, un inaspettato successo nella sua attività lavorativa, e l’incontro con un uomo completamente all’opposto del marito, un restauratore colto e sensibile, Angelo, convincono Sara delle sue possibilità e della non ineluttabilità della sua condizione.
Sarà l’ennesimo episodio di violenza da parte di Vittorio, con tanto di crudele sevizia sessua a determinare la catarsi definitiva.
Dopo essere stata selvaggiamente picchiata e violentata ripetutamente da Vittorio completamente ubriaco, con il figlio in un’altra stanza terrorizzato, Sara trova la forza di fuggire e torna da Angelo.
Ma Angelo si dimostra titubante ad assumersi la responsabilità di un rapporto stabile e delle problematiche di Sara.
Lei improvvisamente cosciente, gli volta le spalle e si reca nella casa dell’infanzia, dove è rimasta soltanto la madre morente di cancro. Il padre è scomparso da tempo.
E lì, nella casa della sua infanzia, tra gli oggetti familiari e quelli della sua “cameretta”, il passato torna violentemente a galla. E nello specchio della sua camera, Sara rivive quello che è accaduto tanti anni prima.
Dopo un drammatico colloquio con la madre, e aver tagliato anche quest’ultimo lacciuolo, Sara finalmente intraprende il nuovo cammino della sua vita.
Cordialmente,
Francesco Fusco
Ufficio stampa