Nuova Stagione di Prosa, la proposta raddoppia:
24 spettacoli in cartellone con i grandi volti del teatro

CHIARA FRANCINI, VINICIO CAPOSSELA, MASSIMO LOPEZ E TULLIO SOLENGHI, SIMONE
CRISTICCHI, ALESSANDRO HABER, ANDREA PENNACCHI, OBLIVION, MONICA
GUERRITORE, GIACOMO PORETTI, GABRIELE LAVIA, GEPPI CUCCIARI, FEDERICO BUFFA,
MONI OVADIA, NERI MARCORÈ, CLAUDIO BISIO, NUZZO-DI BIASE, UMBERTO ORSINI E

MOLTI ALTRI DA OTTOBRE 2023 A MAGGIO 2024 A FERRARA
Da oggi 5 giugno parte la campagna abbonamenti,
dal 12 settembre via alla vendita ai singoli biglietti

Sono ben 24 gli spettacoli in cartellone che per la nuova stagione di Prosa del Teatro
Comunale “Claudio Abbado”, tra ottobre 2023 e maggio 2024, porteranno a Ferrara i volti
più noti del teatro, tra i più amati dal pubblico: Chiara Francini, Vinicio Capossela,
Massimo Lopez e Tullio Solenghi, Simone Cristicchi, Alessandro Haber, Andrea
Pennacchi, Oblivion, Monica Guerritore, Giacomo Poretti, Gabriele Lavia, Geppi
Cucciari, Federico Buffa, Moni Ovadia, Neri Marcorè, Claudio Bisio, Nuzzo-Di Biase,
Umberto Orsini e molti altri.

La campagna abbonamenti parte oggi (5 giugno), mentre dal 12 settembre saranno in
vendita i biglietti singoli di tutti gli spettacoli. La stagione di Prosa è realizzata dalla
Fondazione Teatro Comunale di Ferrara con il sostegno del Comune di Ferrara.

La nuova stagione si apre con una tripla dedica a Franca Rame, a 10 anni dalla sua
scomparsa, e a Dario Fo. Tre saranno infatti gli spettacoli dedicati a una delle coppie più
belle e importanti del Novecento italiano. Il 6 ottobre (alle 11) inaugura la stagione Jacopo
Fo con “Com’è essere figlio di Dario Fo e Franca Rame”. Nato per essere un libro, poi
diventato uno spettacolo, raccoglie racconti e ricordi che cercano di rispondere alla

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Ferrara, 5 giugno 2023
Ridotto del Teatro Comunale

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domanda che in assoluto è stata fatta più volte allo scrittore, attore e regista nel corso della
sua vita.

Dal 6 all’8 ottobre Chiara Francini e Alessandro Federico portano in scena “Coppia
aperta, quasi spalancata”, indimenticabile favola tragicomica di Dario Fo e Franca Rame
che racconta cosa vuol dire stare in coppia, e le differenze tra psicologia maschile e
femminile.
Il 7 e 8 ottobre, Ferrara ospita “Mistero Buffo, parti femminili”, sempre scritto dai due grandi artisti
del teatro italiano. In scena un’attrice di grazia e spessore come Lucia Vasini, considerata, a ragione,
una delle eredi naturali della storia teatrale di comicità, narrazione e impegno civile. Per questo
omaggio a Franca Rame, messo in scena la prima volta in occasione dei 50 anni di Misero Buffo nel
2019, Jacopo Fo ha scritto ad hoc i prologhi che presentano il racconto della Nascita di Eva e lo
storico monologo di Maria alla croce.
La tre giorni ferrarese fa parte della rassegna di eventi “Un anno per Franca Rame” promossa
dalla Fondazione Dario Fo e Franca Rame per i 10 anni dalla scomparsa di Franca che ricorre il 29
maggio 2023.

Il 10 ottobre Vinicio Capossela porta al Teatro Abbado “Con i tasti che ci abbiamo”, che,
come anticipa il cantautore, andrà “nell’essenzialità della musica”. Con lui ci sarà una
formazione di musicisti e musiciste, per un repertorio a scaletta libera incentrato sul perno di
tredici canzoni.

Dal 10 al 12 novembre il Teatro Comunale accoglie il debutto di “Dove eravamo rimasti”,
il nuovo, attesissimo show di Tullio Solenghi e Massimo Lopez, scritto in collaborazione
con Giorgio Cappozzo e con la partecipazione della Jazz Company diretta dal M° Gabriele
Comeglio. Prodotto da International Music & Arts. Lo spettacolo sarà ospitato in prima
nazionale proprio a Ferrara. «Questo nostro nuovo spettacolo – spiegano Lopez e
Solenghi – proporrà numeri, sketch, brani musicali, contributi video, con alcuni picchi di
comicità come una lectio magistralis di Sgarbi/Lopez, un affettuoso omaggio
all’avanspettacolo, l’inedito Renato Zero di Solenghi o il confronto Mattarella/Berlusconi,
inseriti nella nostra ormai collaudata dimensione dello Show. La band del maestro Gabriele
Comeglio sarà ancora una volta con noi sul palco, irrinunciabile “spalla” della cornice
musicale. L’intento è quello di stupire ed emozionare ancora una volta quei meravigliosi
“parenti” – ovvero il pubblico, che per loro è come se fosse parte della famiglia – seduti giù in
platea».

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Dall’8 al 10 dicembre Simone Cristicchi è “Franciscus. Il folle che parlava agli uccelli”.
Scritto insieme a Simona Orlando, tra riflessioni, testimonianze personali e canzoni inedite,
Simone Cristicchi indaga e racconta il “Santo di tutti”: il labile confine tra follia e santità, la
ricerca della perfetta letizia, la spiritualità universale, l’utopia necessaria di una nuova
umanità che riesca a vivere in armonia con il creato.

Dal 15 al 17 dicembre Alessandro Haber è protagonista de “La coscienza di Zeno”
romanzo di Italo Svevo ironico e di affascinante complessità e attualità, per la regia di Paolo
Valerio. Il capolavoro della letteratura del Novecento celebra nel 2023 i cent’anni dalla
pubblicazione.

Il 20 dicembre Andrea Pennacchi porta a Ferrara il suo “Pojana”, un demone, piccolo,
non privo di saggezza, che usa la verità per i suoi fini e trova divertenti cose che non lo
sono, e che è dentro ognuno di noi.

Il 27 dicembre è il momento di “TUTTORIAL”, la guida contromano alla contemporaneità
proposto dagli Oblivion che, con il virtuosismo dei loro arrangiamenti e gli effetti sonori più
avveniristici, incantati dal richiamo suadente del Metaverso, si proiettano nello spazio-tempo
con questo nuovo spettacolo: dalle tendenze musicali del momento alle serie TV più
blasonate fino ad arrivare alla satira di costume, alla politica e all’attualità, sarà un viaggio
nelle follie e nelle stranezze legate alla civiltà digitale dove ritrovare a sorpresa anche grandi
miti del passato in un imprevisto ritorno al futuro.

Dal 5 al 7 gennaio Monica Guerritore, che ha anche curato regia e adattamento, propone
“Ginger e Fred”, capolavoro trasognante di Federico Fellini magistralmente interpretato al
cinema da Giulietta Masina e Marcello Mastroianni. A trasporlo sul palcoscenico ci saranno
Monica Guerritore e Claudio Casadio, che restituiranno al pubblico la riflessione dolce e
malinconica di «due fantasmi che vengono dal buio e nel buio se ne vanno…».

Dal 12 al 14 gennaio Giacomo Poretti (di Aldo Giovanni e Giacomo) e Daniela Cristofori
sono in scena con “Funeral Home”. Due anziani, un uomo e una donna, sono seduti nel
salotto di una casa funeraria. Sono lì perché il loro migliore amico se ne è andato. Lui
vorrebbe essere in qualsiasi luogo tranne che in quello e non sopporta l’idea di dover parlare
della morte, mentre lei tratta la cosa come un buon argomento di conversazione.

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Dal 19 al 21 gennaio è tempo de “Il cacciatore di nazisti” con Remo Girone, per la regia
e la drammaturgia di Giorgio Gallione. A cavallo tra un avvincente thriller di spionaggio e
l’indagine storica, rivissuta con umana partecipazione e un tocco di caustico umorismo
ebraico, racconta l’avventurosa vita di Simon Wiesenthal, che dopo essere sopravvissuto a
cinque diversi campi di sterminio dedica il resto della sua esistenza a dare la caccia ai
responsabili dell’Olocausto.

Dal 2 al 4 febbraio arriva “Un curioso accidente” di Carlo Goldoni. Gabriele Lavia torna
al Teatro Abbado con la divertente commedia degli equivoci scritta nel 1760 e rapidamente
diventata una delle più tradotte in lingua straniera. Racconta «un fatto vero, verissimo,
accaduto, non ha molto tempo, in Olanda», avverte lo stesso autore, e «che quantunque
vero, parea inverisimile, e tutta la mia maggiore fatica fu di renderlo più credibile, e meno
romanzesco».

Il 9 e 10 febbraio la regista Andrée Ruth Shammah torna a Ferrara, questa volta con lo
spettacolo “La Maria Brasca” di Giovanni Testori, autore di personaggi femminili
indimenticabili. Con quest’opera Testori grida al mondo la potenza della passione, l’amore
per la vita vissuta fuori da ogni costrizione, convenzione, compromesso. In scena Marina
Rocco, Mariella Valentini, Luca Sandri e Filippo Lai.

Il 20 febbraio va in scena “Orlando Furioso”, scritto e diretto da Roberto Mercadini,
affabulatore, autore, attore, scrittore, divulgatore, “poeta parlante”. L’opera di Ludovico
Ariosto è per Mercadini «un libro torrenziale, labirintico, cangiante, per certi versi, si
potrebbe dire, impossibile da raccontare, ossia impossibile da intrappolare in una narrazione
teatrale. Eppure la sfida mi attraeva in modo irresistibile».

Il 24 e 25 febbraio Geppi Cucciari è “Perfetta”. L’attrice, infatti, si confronta con l’ultimo
monologo teatrale scritto da Mattia Torre, tra i drammaturghi più influenti e attivi nella scena
televisiva e teatrale italiana, recentemente scomparso, nel quale si racconta un mese della
vita di una donna, scandito dalle quattro fasi del ciclo femminile. “Perfetta” è un monologo
nel quale trovano spazio sferzate di comicità e satira di costume, ma anche riflessioni più
amare e profonde, in un delicato tentativo di consapevolezza e di empowerment femminile di
cui sembra esserci un grande bisogno nel nostro tempo.

Il 29 febbraio arriva “La milonga del fùtbol”, intreccio di storie potenti, intrise di
romanticismo e italianità, raccontate dalla voce di Federico Buffa. Da Renato Cesarini,

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funambolo del gol, che scoprì Omar Sivori, talentuoso e irriverente che incantava l’Argentina
degli anni ’50 nel pieno del boom economico, a Diego Armando Maradona, el pibe de oro, il
più grande di sempre.

Dall’1 al 3 marzo è in cartellone un altro grande classico della letteratura, “Cyrano de
Bergerac” di Edmond Rostand con l’adattamento e regia di Arturo Cirillo. Tutto parte da
uno spettacolo visto a Napoli da ragazzino, con le musiche di Modugno. Cirillo riporta in
scena la vicenda di Cyrano, trentacinque anni dopo, «accentuandone – come racconta Cirillo

  • più il lato poetico e visionario e meno quello di uomo di spada ed eroe della retorica, con
    delle rielaborazioni di quelle musiche, ma anche con elaborazioni di altre musiche, da Édith
    Piaf a Fiorenzo Carpi».

Dall’8 al 10 marzo è in scena “Assassinio nella cattedrale” di Thomas Stearns Eliot.
Rappresentato nel 1935, ritrae l’uccisione dell’Arcivescovo Thomas Becket avvenuta dopo
un alterco coi cavalieri reali nella Cattedrale di Canterbury nel 1170, durante il regno di
Enrico II d’Inghilterra. L’autore si basò in gran parte sugli scritti di Edward Grim, un monaco
testimone oculare dell’evento. Regia di Guglielmo Ferro con Moni Ovadia, Marianella
Bargilli e cast in via di definizione.

Dal 15 al 17 marzo arriva “Amore” di Pippo Delbono, un viaggio musicale e lirico
attraverso una geografia esterna – oltre al Portogallo, l’Angola, Capo Verde – e una interna,
quella delle corde dell’anima che vibrano al minimo colpo della vita.

Dal 12 al 14 aprile è in scena “La buona novella” di Fabrizio De André con Neri Marcorè
(drammaturgia e regia di Giorgio Gallione). Il progetto teatrale su La Buona Novella (primo
concept-album dell’autore genovese che dà voce a molti personaggi) unisce prosa e musica,
ed è pensato come una sorta di Sacra Rappresentazione contemporanea che alterna e
intreccia le canzoni del cantautore con i brani narrativi tratti dai Vangeli apocrifi cui lo stesso
autore si è ispirato.

Dal 26 al 28 aprile Claudio Bisio racconta “La mia vita raccontata male” di Francesco
Piccolo. Un po’ romanzo di formazione, un po’ biografia divertita e pensosa, un po’ catalogo
degli inciampi e dell’allegria del vivere, lo spettacolo ci segnala che se è vero che ci
mettiamo una vita intera a diventare noi stessi, quando guardiamo all’indietro la strada è ben
segnalata da una scia di scelte, intuizioni, attimi, folgorazioni e sbagli, spesso tragicomici o
paradossali.

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Il 3 e 4 maggio è un “Delirio a due” con il duo Nuzzo-Di Biase. Piccolo capolavoro del
Teatro dell’Assurdo, irresistibile scherzo teatrale tipico del miglior Ionesco, in questa
commedia domina il paradosso e il grottesco e la perenne, futile, incessante lite tra Lui e Lei,
ridicole marionette umane imprigionate nella ragnatela di un ménage familiare annoiato e
ripetitivo. La cornice comica e beffarda e il funambolismo verbale fanno trasparire una
società che affoga nella tragedia quotidiana e nella sconcertante gratuità dei comportamenti,
e dove il linguaggio, invece di essere strumento di comunicazione, è un ostacolo che
allontana e divide.

Dal 10 al 12 maggio Umberto Orsini torna al Teatro Comunale con “Le memorie di Ivan
Karamazov”. Nella ricchezza d’un linguaggio penetrante quanto immediato e
dell’avvicendarsi degli stati psicologici d’un personaggio “amletico” e imprendibile, Orsini è il
grande protagonista di un inedito viaggio nell’umana coscienza che non teme di affrontare
tabù antichi e moderni (la morte del padre, l’esasperato vitalismo, l’incontro con il diavolo…).
Ivan Karamazov precipita nel suo personale “sottosuolo” dal quale egli compone delle
allucinate eppure lucidissime memorie, quarant’anni dopo le vicende del romanzo di
Dostoevskij.

SPETTACOLI FUORI ABBONAMENTO ED EXTRA

Gli spettacoli Fuori Abbonamento sono: “Com’è essere figlio di Dario Fo e Franca Rame”
con Jacopo Fo e “Dove eravamo rimasti” con Massimo Lopez e Tullio Solenghi.
Gli spettacoli Extra della stagione sono: “Mistero Buffo, parti femminili” con Lucia Vasini,
“Con i tasti che ci abbiamo” con Vinicio Capossela, “Pojana” con Andrea Pennacchi,
“Tuttorial” con Oblivion, “Orlando Furioso” con Roberto Mercadini, “Perfetta” con Geppi
Cucciari, “La milonga del fùtbol” con Federico Buffa, “Delirio a due” con Nuzzo-Di Biase.
Questi spettacoli non rientrano nella campagna abbonamenti.

INCONTRI CON LA COMPAGNIA
Sono previsti gli incontri con la compagnia, alle ore 18 del sabato in cui è programma lo
spettacolo, per i seguenti titoli: “Coppia aperta, quasi spalancata” con Chiara Francini e
Alessandro Federico e “Mistero Buffo, parti femminili” con Lucia Vasini (7 ottobre), “Dove
eravamo rimasti” con Massimo Lopez e Tullio Solenghi (11 novembre), “Franciscus” con
Simone Cristicchi (9 dicembre), “La coscienza di Zeno” di Alessandro Haber (16 dicembre),

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“Ginger e Fred” con Monica Guerritore e Claudio Casadio (6 gennaio), “Funeral Home” con
Giacomo Poretti e Daniela Cristofori (13 gennaio), “Un curioso accidente” con Gabriele Lavia
e Federica Di Martino (3 febbraio), “La Maria Brasca” (10 febbraio), “Perfetta” con Geppi
Cucciari (24 febbraio), “Cyrano De Bergerac con Arturo Cirillo (2 marzo), “Assassinio nella
Cattedrale” con Moni Ovadia e Marianella Bargilli (9 marzo), “Amore” con la Compagnia
Pippo Delbono (16 marzo), “La Buona Novella” con Neri Marcorè (13 aprile), “La mia vita
raccontata male” con Claudio Bisio (27 aprile), “Delirio a due” con Nuzzo e Di Biase (4
maggio) e “Le memorie di Ivan Karamazov” con Umberto Orsini (11 maggio).
CAMPAGNA ABBONAMENTI E VENDITE BIGLIETTI

La campagna abbonamenti, con un turno unico di 14 spettacoli, sarà in vendita dal 5 giugno,
mentre dai prossimi giorni sarà disponibile l’opzione del carnet di 8 spettacoli (per gli ex
abbonati, dal 9 al 17 giugno, per i nuovi dal 20 giugno). Dal 12 settembre, invece, saranno in
vendita i biglietti di tutti gli spettacoli, compresi gli 8 spettacoli inseriti nella “Stagione Extra” e
nella “Stagione fuori abbonamento”.

LA BIGLIETTERIA: ORARI DI APERTURA E RECAPITI

La Biglietteria in Corso Martiri della Libertà 21 è aperta lunedì, martedì, mercoledì, venerdì e
sabato (ore 10-13 e 16-19), giovedì mattina (ore 10-13) e domenica (ore 10-13 e 15-17). Nei
giorni di programmazione è aperta fino all’inizio dello spettacolo.

Per informazioni e vendite: biglietteria@teatrocomunaleferrara.it, 0532.202675.
Biglietti acquistabili anche sul sito del Teatro che su Vivaticket.

Presentazione della Stagione di Prosa 2023/24
Ridotto del Teatro Comunale di Ferrara
Lunedì 5 giugno 2023 ore 12

Sono 24 i titoli che compongono la nuova, ricchissima stagione di prosa del Teatro
Comunale. A presentarla sono l’assessore alla Cultura Marco Gulinelli, il vice presidente
della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara Carlo Bergamasco, il direttore generale Moni
Ovadia e il direttore artistico Marcello Corvino.

Ospiti speciali sono gli attori Massimo Lopez e Tullio Solenghi, che racconteranno il loro
nuovo attesissimo show (che debutta a novembre proprio a Ferrara) e Mattea Fo (presidente
Fondazione Dario Fo e Franca Rame), che presenterà il lavoro dedicato a Franca Rame, a
10 anni dalla scomparsa.
Abbonamenti in vendita a partire da oggi, 5 giugno. Maggiori

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