Non esiste occasione, nella quale sia implicato il più grande artista del Novecento, a cui si
possa rinunciare. La Fondazione palermitana Federico II offre un’ampia selezione delle opere
del genio spagnolo presenti nel Museo a lui dedicato a Munster. La città possiede una
importante collezione di opere grafiche del prolifico e irriverente inventore del Cubismo, che
accelerò l’evoluzione dell’Arte Occidentale. Il piccolo museo, l’unico in Germania ad essergli
stato dedicato, riceve ogni anno oltre un milione di visitatori.
La selezione delle opere esposte punta soprattutto a valorizzare la propensione dell’artista ad
impiegare ogni tecnica incisoria immaginabile. I risultati ottenuti sono stati spesso eccellenti. La
furia creativa era in lui inesauribile, sempre volta a stupire ma anche foriera di innovazioni
involontarie, tipica degli artisti più geniali. Molte sono le esposizioni temporanee a lui dedicate
ogni anno, nelle quali i curatori hanno sicuramente una certezza: la partecipazione popolare
sarà intensa, indipendentemente dalla quantità dei capolavori presenti. Fenomeni simili in Italia
riguardano anche gli Impressionisti, Caravaggio, Van Gogh e pochi altri.
Ricordo che anni fa, trovandomi ad Atlanta per lavoro, scoprii che nel museo cittadino più
importante (High Museum of Art) era in corso una mostra dedicata a Picasso. Mi ci recai,
utilizzando il mio tempo libero, e trovai una selezione di sue opere provenienti dal Moma di N.Y.
L’esposizione era scarna di capolavori, ma indubbiamente interessante. Però, devo ammettere,
allora ne rimasi un poco deluso.
A Palermo (all’interno dello splendido Palazzo Reale) si ha la possibilità di leggere l’attività
incisoria dello spagnolo in modo sufficientemente analitico, anche in relazione alla voluminosa
serie di stampe da esso prodotte. Le 83 opere visionabili comprendono anche alcuni dipinti (tra
cui il Pescatore con berretto del 1946 proveniente dal Museo di Antibes) e ceramiche (forma
complementare artistico-artigianale) amatissime dall’autore. E’ bene sottolineare che in mostra
ci sono solo tre dipinti ad olio. Dunque, è chiaro che è la quantità di opere grafiche a rendere
l’esposizione straordinaria!
Inoltre, nella sezione iniziale, è possibile ammirare una selezione di fotografie di David Douglas
Duncan. Per quasi vent’anni, si dedicò anima e macchina fotografica a scattare migliaia di
istantanee di un uomo (non molto simpatico ai più) ma di cui bisogna riconoscere
universalmente la potenza creativa.
“Il genio di Picasso” – Palazzo Reale di Palermo – aperta sino al 5 maggio 2025