I CONCERTI NEL PARCO
ESTATE 2023
Parco di Casa Del Jazz
6 agosto – ore 21.00
Grande chiusura domenica 6 agosto per I Concerti nel Parco con “Dancefloor” il mondo in pista, con l’ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO, una festa multi-etnica dedicata al ballo, al ritmo e alla musica che supera i generi, gli stili e le nazioni
“Dancefloor”
il mondo in pista
ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO
Houcine Ataa, voce
Emanuele Bultrini, chitarre
Peppe D’Argenzio, sax tenore e soprano
Ernesto Lopez Maturell, batteria
Roman Villanueva, tromba
Carlos Paz Duque, voce, flauti andini
Pino Pecorelli, basso elettrico
Pap Samb, voce, percussioni
Raul Scebba, percussioni
Marcello Tirelli, pianoforte e tastiere
Ziad Trabelsi, voce, oud
Angelo Longo, sound designer
Daniele Davino, light designer
Grande chiusura per I Concerti nel Parco, all’insegna del ritmo e della festa, domenica 6 agosto con “Dancefloor” il mondo in pista, con l’ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO, uno show dedicato al ballo, al ritmo e alla musica che supera i generi, gli stili e le nazioni, per raccontare la storia di un’utopia diventata realtà, quella dell’Orchestra di Piazza Vittorio, l’ensemble multietnico unico nel panorama mondiale, fondato nel 2002, con l’idea di creare un’orchestra stabile di musicisti provenienti da diversi paesi e culture.
Un progetto che ha ridefinito il concetto stesso di World Music, ispirando decine di esperienze analoghe in Italia e nel mondo, e facendo dell’orchestra il segno tangibile di una scommessa possibile: tenere insieme continenti diversi, con le loro culture, i loro suoni e la loro storia.
“Dancefloor” passerà in rassegna questo entusiasmante percorso, partendo dalla musica tradizionale, mischiandola e intingendola con rock, pop, reggae, e classica, e toccando generi e sonorità per lo più sconosciute al grande pubblico che OPV ha portato in giro per il mondo.
Il nuovo show sarà un ritorno alle origini dell’Orchestra in cui la musica, il ritmo e il ballo saranno di nuovo gli unici protagonisti. Dai paesaggi sonori dell’album “Isola di legno”, ibrido che accosta il folk al jazz, le tablas agli archi, i tamburi ai fiati, alle composizioni originali in primissima esecuzione – che faranno parte del nuovo disco in prossima uscita – come da tradizione dell’OPV, la scaletta della serata sarà un viaggio tra Paesi, culture e linguaggi.
Ci saranno le atmosfere sensuali della cumbia boliviana, con le donne che ballano alzando e muovendo a tempo i lembi della gonna; le danze berbere con i foulard dalle frange corte e coloratissime, la sacralità e ripetitività del gesto nel canto Sufi, i passi cadenzati e ritmici della musica delle Ande. Ma si ascolteranno anche certe atmosfere caratteristiche degli anni Sessanta Italiani, l’impegno politico dell’Afro Beat e la scanzonata allegria del reggae arabo, in realtà inesistente come genere a sé.
E ciò perché come sempre l’OPV non riproduce stili ma li reinterpreta creando un modo di fare musica che la rende riconoscibile e unica.
Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Estate Romana 2023-2024” curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE