1 LUGLIO – COMPAGNIA ATACAMA PRESENTA
START DANCING
JAR PROJECT (Compagnia Uscite di emergenza)Indagare lo spazio e il tempo in un ambiente condiviso dove il gioco mette in relazione le diverse energie che compongono una comunità. Una descrizione, attraverso due corpi extra-quotidiani in ascolto reciproco, di un movimento si fa mezzo per la ricerca di strutture continue pur restando ancorato in una situazione specifica. Attraversando diversi concetti e sensazioni in una prova di abilità, i danzatori, si compiono verso un percorso di cooperazione come unica risoluzione al gioco. Tutto quello che succede diventa parte di una performance dove è impossibile separare i performer dal pubblico.
INGRADITUDINE (Vizio delle anime anguste) – Compagnia Motus. Essere grati per quello che si è ricevuto pare cosa facile, sentimento naturale e quasi scontato: non è così. L’assenza di riconoscenza può anche degenerare e spingere chi è stato beneficiato a provare sentimenti negativi verso il benefattore, non solo, ad entrare in una spirale di vero e proprio odio. Questo fenomeno viene definito dagli psicologi come “sindrome rancorosa del beneficato”, paragonabile ad una autentica malattia che affligge chi ha ricevuto un beneficio, poiché si trova in un evidente “debito di riconoscenza” nei confronti del suo benefattore. L’ingratitudine è un male antico, quasi genetico, e nessuno se ne può dichiarare immune. Sentimento attualissimo, con tutte le ferite che apre, in un tempo nel quale tutti abbiamo fretta e facciamo fatica a ricordare, anche quando farlo sarebbe un nostro sacrosanto dovere. Specialmente dopo una crisi globale.
3 LUGLIO – UAO SPETTACOLI PRESENTA
FUORI IN 60 MINUTI
Di M. D’Angelo, M. Plini e M. Elia
Regia Poi Ve lo Dico
Con M. D’Angelo, M. Plini
Quante cose possono succedere in soli 60 minuti? In un mondo frenetico dove tutto va di corsa 60 minuti è il nuovo tempo di riferimento. In una sola ora si possono capovolgere le sorti del mondo. In un’ora ci si può innamorare, fidanzare e, perché no, ci si può anche lasciare. 60 minuti è il tempo perfetto per una puntata di una qualsiasi serie tv. E 60 minuti è proprio il tempo che avranno a disposizione i Poi ve lo dico per lanciarsi in questa nuova avventura. Ma saranno abbastanza per raccontarsi in pieno nonostante i personaggi, le situazioni assurde e i vari disturbatori che si susseguiranno sulla scena? Non ci resta che scoprirlo, cronometro alla mano … sempre che l’arbitro non dia recupero.
4 LUGLIO
DRIVING
Di Alessio Pinto Con Fabio Mascaro Musiche dal vivo Alessio Pinto
Driving (guidando) è un viaggio. È il nostro viaggio, il viaggio di un uomo, di chi sa che, a volte, la parte migliore del viaggio è il viaggio stesso, che ci porta a riflettere su chi siamo, quali scelte facciamo e verso quali orizzonti ci proiettiamo. Guidando, soli, al riparo da tutti, all’interno del proprio abitacolo, accompagnati dalle nostre canzoni che sono come benzina sulla scintilla del nostro pensiero. Franco è in viaggio, da Milano a Roma, per raggiungere il padre ricoverato in ospedale. Ed in questo viaggio ripercorrerà quello che è stato e quello che potrà o potrebbe essere la propria vita. Il rapporto con il padre, la famiglia, la sua compagna, gli amici e le passioni saranno il “motore” di questo monologo on the road. I sentimenti sono in fondo la sola libertà ma siamo spesso incapaci di viverli pienamente.
7 LUGLIO ORE 21.30
QUA SIAMO
Di e Con Marina Vitolo e Flavia Di Domenico
Regia Francesca La Scala
Aiuto regia e voce off: Alessandra Sani, Direttrice di palco: Silvia Capradossi, Audio: Francesco de Laurentiis
Foto di scena: Roberta Consoli, Grafica: Maria Paola Canepa
Due donne, due attrici, due rivali si ritrovano sole all’interno di un teatro in disuso. Entrambe hanno avuto la stessa idea, farsi ritrovare da un noto programma televisivo che cerca persone scomparse, per poter avere la tanto agognata fama mai ottenuta durante la loro carriera. Essere obbligate a convivere, seppur per breve tempo, riaccenderà l’antica rivalità ma porterà alla luce anche le reciproche debolezze. Tra battute divertenti e momenti più intimisti scopriranno di non essere poi così distanti, ma il destino non è mai come ce lo aspettiamo e per le due donne ha in serbo un finale imprevedibile.
7 LUGLIO ORE 21.00
SCIABOLETTA
Scritto Diretto e Interpretato da Alessandro Blasioli
luci Marco Andreoli, scenografia Fabrizio Bellacosa, foto Manuela Giusto, grafica Antonella Minacore
9 Settembre ’43, 5.30 del mattino: una colonna di 40 auto nere sta valicando gli Appennini lungo Via Tiburtina, direzione Abruzzo. Inizia così la fuga di Re Vittorio Emanuele Ferdinando Maria Gennaro di Savoia, a seguito della dichiarazione d’Armistizio proclamata dal Generale americano Eisenhower. Districandosi nella notte fra i selvaggi paesaggi abruzzesi, Re Vittorio Emanuele III troverà non pochi problemi lungo la via per la salvezza: i presìdi tedeschi, le bande di paese e l’ombra di Mussolini, che oscura la figura sovrana al punto da farla andare in escandescenza. La storia è nota: il vecchio Re 74enne fugge verso la salvezza. Avrebbe potuto un comportamento più reale da parte dell’anziano Sovrano evitare la disfatta? Blasioli con ironia, un linguaggio derivato dalla Commedia dell’Arte ed una scenografia scarna, riporta in vita il Monarca rimuginante, per ricordare le pagine più nere della storia d’Italia.
8 LUGLIO
LA BAMBINA DI CARTA
Di Flavio Marigliani
Compagnia MAG – Movimento Artistico Giovanile
Con Valeria Nardella, Roberto Santi, Fabio Vasco
Roma, 2018. À’isha al-Wadai è nata in Yemen, dove ha vissuto fino al compimento dei suoi dodici anni. Oggi, a trent’anni, è una donna emancipata, sicura di sé: ha una brillante carriera, è una scrittrice e giornalista affermata, ma c’è qualcosa nel suo passato che la differenzia dalle sue coetanee. À’isha è stata una sposa bambina: venduta dalla sua famiglia ad un uomo molto più grande di lei, per ragioni economiche. Una bambina che ha conosciuto troppo presto il rigido ruolo di moglie che la società le imponeva: la sua posizione subalterna, la sua “inferiorità” nei confronti dell’uomo; una bambina che, però, è riuscita a salvarsi. Sottratta dalle mani del suo sposo/padrone, e, grazie all’interessamento e al lavoro delle società umanitarie, ha trovato in Italia la sua seconda possibilità. À’isha ha deciso di raccontare la sua storia: ha deciso di pubblicare un libro, una autobiografia che dia voce alle spose bambine e possa essere di esempio per le altre vittime di una prassi matrimoniale alla quale è sottoposto, ancora oggi, un gran numero di yemenite. Uscire allo scoperto, però, non è così facile. Inevitabile lo scontro con l’ipocrisia e il pregiudizio della società occidentale, rappresentata in scena dalla figura di un giornalista, che vuole vedere in lei la vittima di un sistema religioso e di una cultura considerata, a torto, arretrata e pericolosa. Ma À’isha deve anche fare i conti con i fantasmi del passato, con il ricordo del marito e del periodo trascorso con lui, con due mondi, quello Medio-Orientale e quello Occidentale, che fanno del corpo delle donne, e nel caso specifico delle bambine, il campo di battaglia delle proprie ideologie.
9 LUGLIO
QUESTI FANTASMI
Di Eduardo De Filippo
Regia Mario Antinolfi
Compagnia Attori e Company
Con Mario Antinolfi, Carla Schiavone, Filippo Valastro, Nicola Paduano, Riccardo Feola, Ernesta Sciarrillo, Raffaele Coppola, Silvia Marazzi, Carolina Scardella, Massimo Tozzi, Andrea Fulgenzi, Fernando Gatta,
Ass. te alla Regia Priscilla Baldini, Musiche a cura di Roberto Antinolfi, Impianto scenico di Eleonora Scarponi -Hector Arocha, Costumista Antonietta Corrado, Ufficio Stampa Rocchina Ceglia, Foto di scena Valerio Faccini, Scene, scenotecnica Costumi di Attori e Company Lab, Tecnico Audio-Luci Francesco Barbera, Macchinista Fernando Ugarte
Come tutti sanno, nelle opere di Eduardo troviamo caratteristiche diverse, sia un lato tragico che uno comico. Più che mai, in questa commedia, questi due lati vanno di pari passo, fino ad incrociarsi. A volte ci sono dei momenti talmente tragici che sfociano nel paradosso, nel comico… in perfetto connubio tra loro. Si tratta di una commedia a volte amara, triste ma che, al tempo stesso, presenta numerose scene che strappano più di una risata. Insomma una commedia dove lo spettatore non si annoia mai, è sempre preda di emozioni, diverse e discordanti tra loro. Scritta nel 1945 è più che mai moderna e rappresenta in maniera assurda e veritiera la nostra attuale società, insomma una tragedia moderna e come dichiara lo stesso Eduardo – “……che deflagra ancora una volta del potere degradante della miseria, della capitolazione di sentimenti e valori morali e di un mondo che procede irreparabilmente sulla strada dell’ipocrisia, della materialità, dell’accumulo.”
10 LUGLIO
DONNE IN AMORE
Di Marco Belocchi
Compagnia Associazione Culturale Genta Rosselli
Con Maria Teresa Pintus, Valentina Maselli e Tania Lettieri. Musiche originali: Fabio Bianchini, Costumi ed elementi scenici: Maria Letizia Avato, Disegno luci: Giorgio Rossi
Ovvero L’Attrice, la Santa, la Puttana. Tre monologhi per tre attrici, diversi per temperie e stile, che tra il giocoso e l’apocalittico, indagano sullo stato dell’arte scenica, della religione, della corporeità, ma soprattutto sull’amore che le donne donano alle loro passioni, artistiche, spirituali, fisiche. I tre monologhi accomunati sotto quest’unico titolo, nascono da momenti e ispirazioni diverse, ma tutti indagano dei lati del femminile che nella nostra cultura rappresentano in qualche modo degli archetipi. Il primo, l’attrice, esplora il mondo del teatro attraverso le parole di una delle figure più rappresentative della scena italiana, Eleonora Duse, ma non solo lei, grandissima interprete che tra otto e novecento rivoluzionò la recitazione in Italia. Con l’esplorazione del suo copioso epistolario ci addentriamo nella psiche dell’attrice per arrivare a fare un ritratto dell’attrice tout court: la ricerca del personaggio e del proprio stato interiore, il momento delle prove, la messa in scena, in un unico atto d’amore immenso verso l’arte teatrale. Nel secondo un’anonima suora, in un mondo ormai alle soglie del disfacimento, (oggi quanto mai vicino!) reclama il contatto col suo Dio che però inesorabilmente tace. Anche questo un atto d’amore, mistico, spirituale, fino al punto da spingere la spiritualità a farsi desiderio, dapprima mentale e quindi fisico. Ma Dio continua a tacere, lasciandola sola, in preda alle sue angosce e alle sue domande. Il terzo, in un’atmosfera giocosamente aretiniana, (su cui la pièce si fonda), l’amore è finalmente corporeo, in un’esplosione dei sensi e in un’esuberanza fisica e verbale in cui una cortigiana racconta la sua iniziazione, senza risparmiare doppi sensi, lazzi burleschi ed esplicite ammissioni. Un monologo rutilante e divertente che chiude il trittico in un finale allegro e spensierato.
11 LUGLIO ore 21.30
THE TIME IS OUT OF JOINT
Di Giuliana Maglia
Compagnia ECHOES
Con Nives Arena, Tiziana Cardella, Laura Di Biagio, Matteo Gentiluomo, Giuliana Maglia, Federica Pinna
The time is out of joint, il tempo è scaduto. Scorre inesorabile questo tempo, e ci ritroviamo dall’averne tanto da non sapere come riempirlo al non averne abbastanza ed arrivare con l’acqua alla gola, schiacciati dal pensiero di avere una “data di scadenza” come esseri umani, che non coincide con la nostra morte ma con la fine delle possibilità che il nostro tempo (inteso come momento storico) ci mette a disposizione una volta superata. Questa data di scadenza non è per tutti uguale, non corrisponde ad un’età precisa: può arrivare a 20 anni come a 40, come a 100, a seconda dell’evento, dell’aspirazione, del compito, del sogno, del contesto con cui ci confrontiamo E così ci ritroviamo a vivere in un tempo “fuori dai cardini”, pensando di doverci affannare per fare più cose possibili proiettandoci sempre al futuro, mettendo il futuro come baricentro. In questo modo ci sentiamo sempre scaduti, perché non siamo sincronizzati con il momento presente. Spesso ci confrontiamo con gli altri sentendoci sempre indietro, pensando di non avere più abbastanza tempo: viviamo così come degli zavorrati che non riescono più a muovere un passo o come dei runners sempre all’inseguimento di qualcosa che non arriva mai. Avremo mai la lucidità di “distruggere l’orologio”, vivere il tempo come un nostro amico e non come un nemico e centrarci sul “qui e ora”, vivendo ogni momento come se fosse l’ultimo apprezzando il valore di ogni singolo giorno? Solo in questo modo il tempo non sarà mai scaduto perché ogni singolo istante sarà vissuto in pienezza, saremo finalmente sincronizzati con il momento presente.
11 LUGLIO ORE 21.00
IL FANTASMA DELLA GARBATELLA
Di Gabriele Mazzucco
Compagnia Barnum
Con Andrea Alesio, Paola Raciti, Simone Gallo, Federico Nelli e Alina Person
Spettacolo comico, contemporaneo, vivo e vero come lo storico quartiere di Roma in cui è ambientato: la Garbatella. Lallo è un ragazzo con una cugina stralunata, Angelina, un amico del cuore malandrino, Orazio, un fratello gemello stalinista e dal forte accento abruzzese, una fidanzata bella, innamorata ma non proprio fedele, Matilde. Nulla di particolarmente strano se non fosse che Lallo è morto, tre anni prima, in circostanze misteriose. In realtà Lallo è tornato in vita su ordine preciso di Dio, accompagnato dall’Arcangelo Raffaele, per valutare se il genere umano è finalmente pronto a un ritorno sulla Terra del Messia, Gesù, oppure per constatare se a distanza di più di duemila anni l’uomo sia rimasto sempre lo stesso. Scelta come campione, questa piccola combriccola della Garbatella sarà protagonista di improbabili gag, incomprensioni, misteri e tante, tante risate. Scritto al fine di intrattenere con continui cambi di situazione il pubblico, Il Fantasma della Garbatella è una storia che può contare su dei personaggi molto vicini a noi: «Umani, dolcemente buffi e assurdi – dice il regista – costretti a fare i conti con una serie di difficoltà a molti di noi ben note, suocere perfide, politicanti in malafede, bollette da pagare, turni di lavoro massacranti e soprattutto… l’imponderabile ira di Dio». Amorevole spaccato di una romanità popolare in estinzione, Il Fantasma della Garbatella racconta piccoli aneddoti tramandati all’interno del quartiere, veri o verosimili, nascosti dentro una storia che ha l’ambizioso obiettivo di far riflettere ridendo, sulla reale capacità di perdono degli uomini e delle donne di oggi.
12 LUGLIO
402
Di Elettra Zeppi e Francesco Imundi
Regia Federico Vigorito
Compagnia Il Teatro Di Alice
Con Elettra Zeppi e Giancarlo Porcari
Un noto (indagato) Senatore della Repubblica alloggia in un hotel nel centro di Roma, mentre in aula è in corso la votazione sull’autorizzazione a procedere nei suoi confronti. Quella stessa notte piomba nella sua stanza Anna, una cameriera ai piani in fuga da un suo superiore che la molesta in cambio della conservazione del suo lavoro. Due individui in antitesi e un’unica stanza dalla quale uscire sembra impossibile. Il confronto tra Anna e il Senatore è un susseguirsi graduale, frenetico di colpi di scena e confessioni. Sullo sfondo ci sono il muro della differenza sociale e di genere e una pesante accusa di illeciti ambientali, fardello di una storia viva e incredibilmente originale. Novanta minuti col fiato sospeso che passano in un attimo. O, forse, neanche in una vita.
13 LUGLIO
ROSALYN
Di Edoardo Erba
Regia Alessia Oteri
Compagnia Metis Teatro
Con Francesca Consiglio e Alessia Oteri
Esther è una scrittrice di successo. Rosalyn una semplice donna delle pulizie. Due donne completamente diverse l’una dall’altra. Dopo il loro incontro fortuito che scatena una situazione imprevedibile e pericolosa il destino delle due donne si intreccia inesorabilmente. Chi è veramente Rosalyn? Cosa nasconde il suo passato? Un thriller psicologico, un giallo a tratti noir, drammatico, comico e grottesco, capace di disorientare continuamente lo spettatore e condurlo in quelle zone d’ombra in cui senza eccezioni si mescolano talvolta contraddizioni e ambivalenze.
14 LUGLIO
TUTTI SULLA GIOSTRA
Di Tonino Tosto
Compagnia Gruppo Teatro Essere
Con Susy Sergiacomo, Eleonora Tosto e Danilo Blaiotta
Gabriella Ferri vive, nella sua casa di Corchiano, la solitudine, i pensieri e le angosce che la attanagliano. Reagisce e combatte, immaginando e “organizzando” – nei suoi momenti da sognatrice visionaria – una grande festa nella sua casa/circo/giostra. Gabriella con i suoi ospiti parla, ricorda, fa progetti e li intrattiene cantando i brani che le vengono richiesti. A uno degli amici immaginari confessa: “…Ma lo sai che me succede urtimamente? Che canto e nun riconosco più la voce mia… e come se quarcun’artro cantasse ar posto mio… un’altra – che poi sarei sempre io – ma più giovane… quanno ero n’alice… tre quattro mijoni de anni fa”. Questa voce giovanile, questo doppio di Gabriella, canterà, accompagnata dal vivo da un polistrumentista, parte delle canzoni del suo repertorio e di quello di alcuni degli “ospiti”.
Lo spettacolo – liberamente ispirato alla vita della grande artista – vuole essere un omaggio al mondo sonoro che la Ferri ci ha lasciato e a tutti quegli artisti che in vario modo la hanno amata, conosciuta, frequentata, contaminata e ispirata. Gabriella ci porta per mano con lo spirito e il sentire romano che la contraddistingue. La Ferri è come Roma: crocevia di culture, impasto di colori, incrocio di suoni, esplosione di sentimenti, passioni, dolori, risate e…”sgrullate de spalle”. Una voce che non smetterà mai di farci salire a cantare Tutti sulla giostra!
15 LUGLIO
LA SUPPLENTE
Di Giuseppe Manfridi
Regia Claudio Boccaccini
Compagnia Ass. Cult. Pex
Con Silvia Brogi
Un´ora di spettacolo che corrisponde a un´ora di supplenza. Durante quest´ora il pubblico è investito di un ruolo preciso, al pari di colei da cui è fronteggiato. Gli spettatori, infatti, comprenderanno ben presto di costituire la scolaresca per la quale una donna, ingombra di insondabili segreti, è stata chiamata a improvvisare una lezione sui poeti risorgimentali. Nulla di più scolastico, nulla di più ginnasiale. Sarà un caso, ma l´argomento non coglie impreparata Stella, la supplente, che parlando d´altro, in realtà sembra parlare di sé. Il suo eloquio fa intuire una psiche sottoposta a profonde sofferenze tenute ostinatamente celate, mentre un contrappunto enigmatico scandisce il tempo della sua presenza nell´aula: schegge di frasi si intromettono a commentare quell´ora come se a pronunciarle fossero gli alunni stessi chiamati, successivamente, a deporre come testimoni di chissà quale drammatico avvenimento. Il che matura un clima da suspense, e strane tinte da racconto nero si spargono per la scena. A tratti si potrà sorridere, ma mai abbassando la guardia di un´attenzione crescente imperniata su due domande vieppiù pungenti: chi è quella donna? E cosa mai è stata in grado di fare a termine della sua inquietante lezione?
16 LUGLIO ore 21.00
LA TRINACRIA È FEMMINA
Concerto Reading di Ilenia Costanza
Compagnia I VETRI BLU & CENTRO STUDI LA PARABOLA
Con Ilenia Costanza, Lorenza Vetro e Monica Tenev
Lorena Vetro – Cantastorie – voce e chitarre Ilenia Costanza – Cuntastorie – voce narrante e percussioni Monica Tenev – Flauto traverso, ottavino e bandoneon
Luci Gloria Mancuso Fonica Danilo Caramanno Scene Enzo Piscopo Trucco Ida Montanari – MAKE UP SCHOOL
Partita nel 2013 dalla Città del Gusto del Gambero Rosso, in cui Ilenia Costanza e Lorena Vetro raccontavano la loro terra preparando cazzilli e caponata, nel 2016 “La Trinacria è Femmina”, con un’orchestra tutta al femminile, debutta nella straordinaria cornice della Valle dei Templi di Agrigento, davanti al Tempio di Giunone, per proseguire in varie regioni, presentando anche il CD Live contenente i brani più significativi dello spettacolo. “Considerateci le Gorgoni che danno senso alla Trinacria: Medusa, che rappresenta la perversione intellettuale; Steno, la perversione morale; ed Euriale, la perversione sessuale. Ma lasciamo a voi la distribuzione dei ruoli!” Un divertente e poetico concerto reading che racconta la Sicilia partendo dal lessico femminile delle parole che la caratterizzano…“Siccità è femmina…- dice la Costanza – Santa Rosalia e Sant’Agata sono femmine. Imprenditoria è femmina… selvaggia e disonorata però. L’emigrazione è femmina; la mafia lo è; la maschera di Pirandello e la roba di Verga. Ma anche la vigna, la mandorla e l’arancia. E il pistacchio. Sì, perché da noi il pistacchio si chiama ‘a fastuca! E diventa femmina… come la bellezza!”.
16 LUGLIO ORE 21.30
QUADRI 2022
Di Ricky Bonavita
Compagnia Compagnia Excursus/Pindoc
Musiche originali Francesco Ziello, Scene e Costumi Daniele Amenta e Yari Molinari, Assistente alla Coreografia Valerio De Vita, Disegno Luci Danila Blasi
In questo tempo ancora complesso sul piano del nostro vivere quotidiano, nonché su quello creativo e programmatico, si va ad iscrivere un nuovo progetto coreografico della Compagnia Excursus/ PinDoc a firma di Ricky Bonavita, che vede al suo interno nuovi stimoli e spunti creativi. Si tratta di un programma contenitore con nuovi allestimenti di sezioni coreografiche appartenenti al repertorio più recente della compagnia, accompagnati da brani di nuova creazione, con possibilità di allestimento e fruizione diversa a seconda dei luoghi performativi scelti. Tornano le tematiche emozionali e il lavoro sempre caro a Bonavita sulla caratterizzazione dei diversi personaggi, nonché sulle relazioni che fra di essi intercorrono in scena, ma con anche nuovi punti di vista, nuove possibilità creative e compositive, modalità di contatto a distanza, per azioni non narrative, sempre considerando però un forte tessuto drammaturgico e al tempo stesso una regia che possa diversamente concepire la serata a seconda della composizione del programma. Una forte connessione e condivisione su contenuti comuni, ma in qualche modo più solistica come concezione coreutica e partitura coreografica. Una nuova possibile indagine di ricerca sul corpo che lo vedrà come strumento per riprendere in mano la danza e l’arte scenica, asservendolo a nuove azioni drammaturgiche, nuove modalità espressive.
17 LUGLIO – COMPAGNIA ATACAMA PRESENTA
START DANCING
LA DANZA DELLA REALTA’ (Compagnia Atacama) Il progetto coreografico La Danza della Realtà prosegue la ricerca ispirata all’universo di Alejandro Jodorowski che come primo step aveva dato vita allo spettacolo Galleggio, Annego, Galleggio. La ricerca parte dalla lettura di “Cabaret Mistico” e delle brevi storie che le diverse culture e tradizioni filosofiche ci hanno lasciato – Sufi Buddhiste, Alchemiche, Koan, Haiku, Zen, Tibetane, che Jodorowsky riporta nel libro. Queste storie ci accompagnano attraverso le contraddizioni, le debolezze dell’essere umano e l’impronta dell’autore, che facciamo nostra, ci porta a sorriderne poiché “Il sapere e il riso si confondono” afferma Ludwig Wittgenstein.
PUZZLE (Res Extensa Dance Company) Un labirinto di voci, narrazioni in danza che si incontrano, incastrano, scontrano, accompagnano. Ogni volta raccontano una relazione nuova, una storia particolare, ogni commistione crea un’alchimia nuova, una storia speciale e unica. Cogliendo ispirazione dai lavori di Calvino, Puzzle è come l’incontro al Castello dei Destini Incrociati, come la condivisione nella Taverna: una serie di racconti specifici e personali, che traggono spunto dallo stesso numero finito di elementi, per moltiplicarsi in infinite storie nuove e differenti. A ognuno, la propria voce; a ogni spettatore la propria interpretazione. Italo Calvino ci regala uno spunto infinito, un rebus, un enigma che sfida ogni lettore a un esercizio di consapevolezza attivo e propositivo. Puzzle accoglie la sfida e riporta le domande al corpo, al movimento, all’incastro con l’altro.
18 LUGLIO ore 21.30
DIREZIONE LAURENTINA
Di Veronica Liberale
Regia Pietro de Silva
Compagnia Sorrisi d’autore
Con Fatima Ali, Daniele Antonini, Antonia di Francesco, Simone Giacinti, Veronica Liberale, Francesca Pausilli
In una serata d’inizio autunno una guardia giurata, un giovane venditore ambulante afghano, un’elegante signora borghese,una ragazza incinta e sua madre si ritrovano sulla banchina della metropolitana di Roma. La giovane futura mamma ha un leggero malore, niente di serio, ma gli altri per soccorrerla perdono l’ultimo treno e nel momento in cui risalgono in superficie per uscire scoprono di essere rimasti chiusi dentro. La chiusura della metro coincide con l’arrivo di un brutto nubifragio, i telefonini non hanno copertura di rete e alle linee di emergenza nessuno risponde. A tutto questo si aggiunge anche la notizia che il giorno dopo è stato indetto uno sciopero dei mezzi di 24 ore. I malcapitati si vedono così costretti a passare la notte e il giorno seguente sotto la metro ma il destino ha in serbo per loro delle altre sorprese. I cinque personaggi rappresentano un campione di mondo, il mondo sotterraneo della metropolitana di Roma, dove ogni giorno milioni di persone si sfiorano senza mai incontrarsi, ognuno con le proprie differenze e diffidenze, ognuno nella propria direzione come dei robot attratti dalla calamita dell’urgenza quotidiana. È un viaggio metaforico che porterà i protagonisti a una sorta di riscatto con l’ingresso di un sesto personaggio , nascosto nell’ombra e con un colpo di scena finale! Direzione Laurentina è una favola metropolitana, divertente e amara sulle moltitudini di storie e solitudini che popolano i mezzi pubblici, su una solidarietà apparentemente sopita che come i suoi protagonisti, aspetta il momento di tornare alla luce.
18 LUGLIO ore 21.00
APPARIS SCOMPARIS
Di Andrea Paris
Con Andrea Paris + pubblico
Andrea paris in uno show di magia e comicità coinvolgendo il pubblico e chiamando alcune persone sul palco ad interagire con lui. Prestidigitazione e mentalismo si susseguono in un’escalation di ritmo e comicità’ investendo il pubblico con un tram fatto di meraviglia e dando vita ad un magic comedy show dove il pubblico è il vero protagonista. Palline, corde, carte, coltelli, pensieri, colori, numeri ed un pizzico di sana follia unita ad un forte senso dell’ironia sono la ricetta dello show, dove gli adulti riscoprono l’essere bambini ed i bambini accompagnano gli adulti nel mondo straordinario che solo la magia sa creare …
19 LUGLIO
GIRA CHE TI RIGIRA
Di Donatella Brocco, Elia Paniccia e Valentino Spadoni
Regia Donatella Brocco
Compagnia Spadoni&Paniccia
Con Spadoni&Paniccia (Valentino Spadoni ed Elia Paniccia)
Quanto c’è di casuale nelle nostre vite? Siamo artefici delle nostre scelte o è la fortuna a decidere per noi? Ecco il quesito posto da Gira che ti rigira, uno spettacolo originale e coinvolgente. Con pochi oggetti in scena, per lasciare spazio alla comunicazione dei corpi e della fantasia, gli attori condividono con il pubblico la condizione di imprevedibilità delle sequenze, dei ruoli e delle atmosfere in un crescendo di sorpresa che sottostà alle leggi del caso e che si trasforma anche in una prova di virtù Gira che ti rigira è un gioco che somiglia al lancio della monetina, all’estrazione dei biglietti della riffa o al responso dell’oracolo. È quel gioco dell’ignoto che si dispone, seppure noi ci si è preparati, ad alterare le nostre esistenze.
20 LUGLIO
M.E.S.
Di Emiliano De Martino
Compagnia EDM Produzione e Distribuzione
Con Nico Alex Scagliola, Lucrezia Calzoni, Giovanni Scalingi, Roberta Pinto
Testo e Regia: Emiliano De Martino Aiuto Regia: Gianluca Lombardi
Produzione esecutiva e Ufficio Stampa: Valentina Proietto Scipioni Comunicazione e promozione: Free Wings Agenzia di Comunicazione Media Partner: Palcoscenici del Mondo – Blog di Musica, Arte, Cultura e Spettacolo Grafica: Palmira Maria Pugliese
Due coppie, due mondi tanto diversi quanto simili, quattro persone che vivono la propria vita come la credono e sentono giusta, ma la realtà che li circonda e la struttura più profonda del loro essere li porterà ad affrontare aperture e chiusure inaspettate e non previste. Esigenze, desideri, pulsioni e fantasie, sono gli elementi che accomunano tutte le coppie del mondo e la differenza tra le nostre due coppie che vengono raccontate e disegnate come due punte di due iceberg enormi, non sta nel provare o desiderare di avere questi caratteristici elementi, ma si differiscono tra loro solo e unicamente nella quantità e qualità di dialogo all’interno della coppia stessa.
21 LUGLIO
LE RELAZIONI PERICOLOSE
Di da Pierre Ambroise-François Choderlos de Laclos
Regia Francesco Branchetti
Compagnia Ass. Cult. FOXTROT GOLF
Con Corinne Clery, Francesco Branchetti, Isabella Giannone
Traduzione e adattamento di David Conati Musiche originali Pino Cangialosi
Nella presente riduzione la vicenda viene narrata attraverso le lettere di quattro personaggi: La Presidentessa Madame de Tourvel, Cecile Volanges, la Marchesa di Merteuil e il Visconte di Valmont, gli ultimi due, amanti libertini appartenenti alla nobiltà francese del XVIII secolo, giocano con i sentimenti, con il sesso, per sperimentare dolore e piacere, fino ad arrivare all’autodistruzione. Intrighi, gelosie, passione, eros, si mescolano in una continua sfida per affermarsi nel quale il burattinaio consapevolmente o inconsapevolmente, seguendo la sia della passione, diventa a sua volta burattino. Ma chi è il burattinaio?
22 LUGLIO
LA FOTO DEL CARABINIERE
Scritto, diretto e interpretato da Claudio Boccaccini
La storia di Salvo D’Acquisto e di mio padre. Nell’estate del 1960 Claudio Boccaccini, all’epoca bambino, scopre che il papà Tarquinio conservava gelosamente, e ai suoi occhi misteriosamente, la foto di un giovane in uniforme nella sua patente di guida. Il piccolo ne chiede al padre la ragione e, dopo molte insistenze, riesce a farsi raccontare la storia del giovane carabiniere, Salvo D’Acquisto, della loro amicizia e del suo eroico sacrificio che, nel 1943, salvò la vita di Tarquinio e di altri 21 uomini innocenti. La struttura narrativa ripercorre gli anni di un’Italia ingenua e spensierata, fruga tra i ricordi di una tipica famiglia romana, quella dell’autore, e attraverso una serie di istantanee di “come eravamo” compone un quadro ricco di emozioni, di nostalgia e di aneddoti esilaranti. La forza evocativa del testo è quella dirompente di una storia “vera” lasciata in eredità da un padre e trasformata dal figlio in uno spettacolo teatrale nel quale si ride e ci si commuove con la stessa intensità.
24 LUGLIO
MARE, DEMONIO, ULTIMO SANTO
Di Olimpia Alvino
Compagnia Gatta Nera Teatro
Con Marco Pratesi, Umberto Bianchi, Gianluca Cecconello, Rebecca Latina, Antonia Garardo, Olimpia Alvino
La vita di Hervè Joncourt è la vita di un uomo normale, non banale, ma non straordinaria, non brutta, ma non appassionata. È d’altronde uno di quegli uomini che amano assistere alla propria vita, ritenendo impropria qualsiasi ambizione a viverla. Ma cosa succede quando una vita così, inaspettatamente scopre il mondo oltre i confini del mondo? Come la goccia in un lago, magico e lontano, così un viaggio nella sua tranquilla esistenza la increspa fino a sconvolgerla. Quattro volte dalla Francia al Giappone per un solo viaggio dentro di sé, alla scoperta di quella strana sospensione dell’animo che può dare l’inatteso, come gli occhi occidentali di una donna orientale, come l’acqua tra le foglie, come un guanto, come uno stormo d’uccelli all’improvviso, come un bambino, come il sole e un treno che corre via, come un piccolo fiore blu, come quando impalpabile ti sfiora la seta.
25 LUGLIO ore 21.30
ALLEGRO NON TROPPO
Di Riccardo Pechini e Mariano Lamberti
Regia Mariano Lamberti
Compagnia Allegronontroppo
Con Lorenzo Balducci
Allegro, non troppo è un progetto di stand up comedy che si inserisce nella tradizione di grandi performer del passato come Lenny Bruce. Con l’ausilio di video, Lorenzo Balducci accompagna il pubblico alla scoperta di vizi e virtù della comunità LGBT, non tralasciando momenti intimi ispirati ad elementi strettamente biografici (il suo difficile coming out) e pause di riflessione più serie sul problema.
25 LUGLIO ore 21.00
L’AMMAZZO COL GAS
Di Roberto D’Alessandro e AA.VV.
Regia Roberto D’Alessandro
Compagnia Capomastro
Con Mattia Cirelli, Angela D’Onofrio, Simone Giulietti, Livia Massimi
Una Commedia con quattro attori e decine di personaggi. Lo spettacolo si snoda attraverso una serie di scene, che esaminano in chiave rigorosamente comica svariate casistiche delle tipologie di mogli o mariti. I coniugi vanno sopportati o…soppressi? L’insofferenza verso il coniuge, nello spettacolo scritto e diretto da Roberto D’Alessandro, è al centro della commedia e viene proposta naturalmente in chiave scherzoso e giocoso. Un modo per ridere di noi, ma anche per riflettere, per rivedersi e, perché no, per migliorarsi. Così vediamo il marito che si crede vittima della gelosia della moglie o la moglie gassofoba, il marito rompiscatole e tante altre tipologie di coniugi, in cui potersi anche riconoscere. Una galleria di personaggi per uno spettacolo dal ritmo sfrenato e dal finale sconvolgente….farla franca è possibile basta semplicemente assecondare i nostri consigli nella speranza che nessuno li segua sul serio!!!
26, 27 E 28 LUGLIO
STAND UP CONTEST
Gara nazionale ad eliminazione diretta di stand up comedian
29 LUGLIO ore 21.00
GABRIELLE & LOUISE
Di Paolo Fosso
Con Giorgia Ferrara e Federica Valloni
Due donne dai caratteri e dalle evoluzioni opposte, colte nei momenti di confidenza privata resa in pubblico nel modo che la loro epoca offre. La libertà delle donne, il loro ruolo nella vita culturale, l’amore, il potere, gli uomini, la scissione fra raziocinio e passione, poesia e filosofia. Ma niente è quello che sembra, neanche la loro epoca; e l’unico punto di contatto tra le due protagoniste, sembra essere.. Voltaire
29 LUGLIO ore 21.30
MADE IN ITALY – I SOLITI IGNOTI
Di Michela Barasciutti
Compagnia TOCNADANZA
Con Sara Cavalieri, Roberta De Rosa, Marco Mantovani, Giulio Petrucci, Francesca Linnea Ugolini
Ricerca ed elaborazione musicale Stefano Costantini, Assistente alle coreografie Giulio Petrucci
Luci, scene e costumi Michela Barasciutti, Realizzazione costumi Lorenza Savoini, Realizzazione luci Costantino Pederoda
Un viaggio in “questa” Italia attraverso le canzoni e le musiche di casa nostra. Dal Quartetto Cetra a Battiato, passando per molte altre canzoni popolari e colte fino a Puccini e De André, il tutto con la cornice di una selezione di dialoghi tratti dal Film “I soliti ignoti” di Mario Monicelli. Uno sguardo sull’Italia e su noi italiani, sui nostri difetti e sui nostri pregi, con affettuosa auto-ironia, così come diceva di noi Winston Churchill: Gli Italiani perdono le guerre come se fossero partite di calcio e le partite di calcio come se fossero guerre. Aggiungeva Mario Tobino: L’Italia è bella, è fatta di uomini bizzarri e di eroi. Un popolo strano, descritto così da Ennio Flaiano: Questo popolo di santi, di poeti, di navigatori, di nipoti, di cognati… Concludiamo questa piccola rassegna di citazioni con l’indimenticato Enzo Biagi: Cara Italia, perché giusto o sbagliato che sia questo è il mio paese con le sue grandi qualità ed i suoi grandi difetti. È un percorso leggero ma profondo, ironico, intimo, amaro, solidale, forte perché consapevole, per assaporare sensazioni già vissute e riscoprire qualcosa che già ci appartiene ma che forse vediamo per la prima volta. E affettuoso e delicato vuole essere l’omaggio a Mario Monicelli per la sua opera cinematografica.
30 e 31 LUGLIO
USCITA D’EMERGENZA
Di Manlio Santanelli
Regia Claudio Boccaccini
Compagnia Ass. Cult. Pex
Con Felice Della Corte e Roberto D’Alessandro
Uno dei più famosi e acclamati capolavori della drammaturgia contemporanea, dove comicità e dramma si mescolano continuamente. L’esistenza li ha messi a dura prova, ed ha lasciato loro soltanto l’amaro sapore della memoria. Pacebbene e Cirillo, rispettivamente ex-sagrestano ed ex-suggeritore. Come dire: marginali ai margini di ogni emarginazione, rischiano di perdere qualunque identità. Non sono in grado di esprimere altra volontà se non quella di spostarsi – intersecandosi e delimitandosi, sorreggendosi e calpestandosi – su e giù per la lesionatissima unica stanza che costituisce il loro covo. Senza altra libertà se non quella di evocare (annodandosi reciprocamente nei vischiosi fantasmi della religione, del corpo – opaco e irrequieto – dell’infanzia, del sogno) un passato frusto ed ambiguo, fra minacce, reciproci sospetti, equivoci e travestimenti. Incapaci di sopportarsi impossibilitati a separarsi. Li domina il bradisismo; un terremoto che non è solo minaccia continua di sprofondare, ma piuttosto certezza di un perenne vacillare. Fuori: lo scenario desolato di una città abbandonata. Bisognerebbe andarsene, scappare da lì ma tutte le vie di fuga sono ostruite e non esiste più nessuna ‘uscita d’emergenza ‘.
Gli spettacoli si svolgeranno negli spazi interni ed esterni del teatro.
Si consiglia di arrivare almeno 30 minuti prima dello spettacolo.
Biglietti:
Intero 16,00
Ridotto 13,00
biglietteria – 06 5943554 – info@teatromarconi.it
ACQUISTA ONLINE SU www.bigliettoveloce.it oppure sull’app del Teatro Marconi
Elisa Fantinel
Ufficio Stampa Teatro Marconi
3358160566
1 LUGLIO – COMPAGNIA ATACAMA PRESENTASTART DANCING
JAR PROJECT (Compagnia Usite di emergenza)Indagare lo spazio e il tempo in un ambiente condiviso dove il gioco mette in relazione le diverse energie che compongono una comunità. Una descrizione, attraverso due corpi extra-quotidiani in ascolto reciproco, di un movimento si fa mezzo per la ricerca di strutture continue pur restando ancorato in una situazione specifica. Attraversando diversi concetti e sensazioni in una prova di abilità, i danzatori, si compiono verso un percorso di cooperazione come unica risoluzione al gioco. Tutto quello che succede diventa parte di una performance dove è impossibile separare i performer dal pubblico.
INGRADITUDINE (Vizio delle anime anguste) – Compagnia Motus. Essere grati per quello che si è ricevuto pare cosa facile, sentimento naturale e quasi scontato: non è così. L’assenza di riconoscenza può anche degenerare e spingere chi è stato beneficiato a provare sentimenti negativi verso il benefattore, non solo, ad entrare in una spirale di vero e proprio odio. Questo fenomeno viene definito dagli psicologi come “sindrome rancorosa del beneficato”, paragonabile ad una autentica malattia che affligge chi ha ricevuto un beneficio, poiché si trova in un evidente “debito di riconoscenza” nei confronti del suo benefattore. L’ingratitudine è un male antico, quasi genetico, e nessuno se ne può dichiarare immune. Sentimento attualissimo, con tutte le ferite che apre, in un tempo nel quale tutti abbiamo fretta e facciamo fatica a ricordare, anche quando farlo sarebbe un nostro sacrosanto dovere. Specialmente dopo una crisi globale.
3 LUGLIO – UAO SPETTACOLI PRESENTA
FUORI IN 60 MINUTI
Di M. D’Angelo, M. Plini e M. Elia
Regia Poi Ve lo Dico
Con M. D’Angelo, M. Plini
Quante cose possono succedere in soli 60 minuti? In un mondo frenetico dove tutto va di corsa 60 minuti è il nuovo tempo di riferimento. In una sola ora si possono capovolgere le sorti del mondo. In un’ora ci si può innamorare, fidanzare e, perché no, ci si può anche lasciare. 60 minuti è il tempo perfetto per una puntata di una qualsiasi serie tv. E 60 minuti è proprio il tempo che avranno a disposizione i Poi ve lo dico per lanciarsi in questa nuova avventura. Ma saranno abbastanza per raccontarsi in pieno nonostante i personaggi, le situazioni assurde e i vari disturbatori che si susseguiranno sulla scena? Non ci resta che scoprirlo, cronometro alla mano … sempre che l’arbitro non dia recupero.
4 LUGLIO
DRIVING
Di Alessio Pinto Con Fabio Mascaro Musiche dal vivo Alessio Pinto
Driving (guidando) è un viaggio. È il nostro viaggio, il viaggio di un uomo, di chi sa che, a volte, la parte migliore del viaggio è il viaggio stesso, che ci porta a riflettere su chi siamo, quali scelte facciamo e verso quali orizzonti ci proiettiamo. Guidando, soli, al riparo da tutti, all’interno del proprio abitacolo, accompagnati dalle nostre canzoni che sono come benzina sulla scintilla del nostro pensiero. Franco è in viaggio, da Milano a Roma, per raggiungere il padre ricoverato in ospedale. Ed in questo viaggio ripercorrerà quello che è stato e quello che potrà o potrebbe essere la propria vita. Il rapporto con il padre, la famiglia, la sua compagna, gli amici e le passioni saranno il “motore” di questo monologo on the road. I sentimenti sono in fondo la sola libertà ma siamo spesso incapaci di viverli pienamente.
7 LUGLIO ORE 21.30
QUA SIAMO
Di e Con Marina Vitolo e Flavia Di Domenico
Regia Francesca La Scala
Aiuto regia e voce off: Alessandra Sani, Direttrice di palco: Silvia Capradossi, Audio: Francesco de Laurentiis
Foto di scena: Roberta Consoli, Grafica: Maria Paola Canepa
Due donne, due attrici, due rivali si ritrovano sole all’interno di un teatro in disuso. Entrambe hanno avuto la stessa idea, farsi ritrovare da un noto programma televisivo che cerca persone scomparse, per poter avere la tanto agognata fama mai ottenuta durante la loro carriera. Essere obbligate a convivere, seppur per breve tempo, riaccenderà l’antica rivalità ma porterà alla luce anche le reciproche debolezze. Tra battute divertenti e momenti più intimisti scopriranno di non essere poi così distanti, ma il destino non è mai come ce lo aspettiamo e per le due donne ha in serbo un finale imprevedibile.
7 LUGLIO ORE 21.00
SCIABOLETTA
Scritto Diretto e Interpretato da Alessandro Blasioli
luci Marco Andreoli, scenografia Fabrizio Bellacosa, foto Manuela Giusto, grafica Antonella Minacore
9 Settembre ’43, 5.30 del mattino: una colonna di 40 auto nere sta valicando gli Appennini lungo Via Tiburtina, direzione Abruzzo. Inizia così la fuga di Re Vittorio Emanuele Ferdinando Maria Gennaro di Savoia, a seguito della dichiarazione d’Armistizio proclamata dal Generale americano Eisenhower. Districandosi nella notte fra i selvaggi paesaggi abruzzesi, Re Vittorio Emanuele III troverà non pochi problemi lungo la via per la salvezza: i presìdi tedeschi, le bande di paese e l’ombra di Mussolini, che oscura la figura sovrana al punto da farla andare in escandescenza. La storia è nota: il vecchio Re 74enne fugge verso la salvezza. Avrebbe potuto un comportamento più reale da parte dell’anziano Sovrano evitare la disfatta? Blasioli con ironia, un linguaggio derivato dalla Commedia dell’Arte ed una scenografia scarna, riporta in vita il Monarca rimuginante, per ricordare le pagine più nere della storia d’Italia.
8 LUGLIO
LA BAMBINA DI CARTA
Di Flavio Marigliani
Compagnia MAG – Movimento Artistico Giovanile
Con Valeria Nardella, Roberto Santi, Fabio Vasco
Roma, 2018. À’isha al-Wadai è nata in Yemen, dove ha vissuto fino al compimento dei suoi dodici anni. Oggi, a trent’anni, è una donna emancipata, sicura di sé: ha una brillante carriera, è una scrittrice e giornalista affermata, ma c’è qualcosa nel suo passato che la differenzia dalle sue coetanee. À’isha è stata una sposa bambina: venduta dalla sua famiglia ad un uomo molto più grande di lei, per ragioni economiche. Una bambina che ha conosciuto troppo presto il rigido ruolo di moglie che la società le imponeva: la sua posizione subalterna, la sua “inferiorità” nei confronti dell’uomo; una bambina che, però, è riuscita a salvarsi. Sottratta dalle mani del suo sposo/padrone, e, grazie all’interessamento e al lavoro delle società umanitarie, ha trovato in Italia la sua seconda possibilità. À’isha ha deciso di raccontare la sua storia: ha deciso di pubblicare un libro, una autobiografia che dia voce alle spose bambine e possa essere di esempio per le altre vittime di una prassi matrimoniale alla quale è sottoposto, ancora oggi, un gran numero di yemenite. Uscire allo scoperto, però, non è così facile. Inevitabile lo scontro con l’ipocrisia e il pregiudizio della società occidentale, rappresentata in scena dalla figura di un giornalista, che vuole vedere in lei la vittima di un sistema religioso e di una cultura considerata, a torto, arretrata e pericolosa. Ma À’isha deve anche fare i conti con i fantasmi del passato, con il ricordo del marito e del periodo trascorso con lui, con due mondi, quello Medio-Orientale e quello Occidentale, che fanno del corpo delle donne, e nel caso specifico delle bambine, il campo di battaglia delle proprie ideologie.
9 LUGLIO
QUESTI FANTASMI
Di Eduardo De Filippo
Regia Mario Antinolfi
Compagnia Attori e Company
Con Mario Antinolfi, Carla Schiavone, Filippo Valastro, Nicola Paduano, Riccardo Feola, Ernesta Sciarrillo, Raffaele Coppola, Silvia Marazzi, Carolina Scardella, Massimo Tozzi, Andrea Fulgenzi, Fernando Gatta,
Ass. te alla Regia Priscilla Baldini, Musiche a cura di Roberto Antinolfi, Impianto scenico di Eleonora Scarponi -Hector Arocha, Costumista Antonietta Corrado, Ufficio Stampa Rocchina Ceglia, Foto di scena Valerio Faccini, Scene, scenotecnica Costumi di Attori e Company Lab, Tecnico Audio-Luci Francesco Barbera, Macchinista Fernando Ugarte
Come tutti sanno, nelle opere di Eduardo troviamo caratteristiche diverse, sia un lato tragico che uno comico. Più che mai, in questa commedia, questi due lati vanno di pari passo, fino ad incrociarsi. A volte ci sono dei momenti talmente tragici che sfociano nel paradosso, nel comico… in perfetto connubio tra loro. Si tratta di una commedia a volte amara, triste ma che, al tempo stesso, presenta numerose scene che strappano più di una risata. Insomma una commedia dove lo spettatore non si annoia mai, è sempre preda di emozioni, diverse e discordanti tra loro. Scritta nel 1945 è più che mai moderna e rappresenta in maniera assurda e veritiera la nostra attuale società, insomma una tragedia moderna e come dichiara lo stesso Eduardo – “……che deflagra ancora una volta del potere degradante della miseria, della capitolazione di sentimenti e valori morali e di un mondo che procede irreparabilmente sulla strada dell’ipocrisia, della materialità, dell’accumulo.”
10 LUGLIO
DONNE IN AMORE
Di Marco Belocchi
Compagnia Associazione Culturale Genta Rosselli
Con Maria Teresa Pintus, Valentina Maselli e Tania Lettieri. Musiche originali: Fabio Bianchini, Costumi ed elementi scenici: Maria Letizia Avato, Disegno luci: Giorgio Rossi
Ovvero L’Attrice, la Santa, la Puttana. Tre monologhi per tre attrici, diversi per temperie e stile, che tra il giocoso e l’apocalittico, indagano sullo stato dell’arte scenica, della religione, della corporeità, ma soprattutto sull’amore che le donne donano alle loro passioni, artistiche, spirituali, fisiche. I tre monologhi accomunati sotto quest’unico titolo, nascono da momenti e ispirazioni diverse, ma tutti indagano dei lati del femminile che nella nostra cultura rappresentano in qualche modo degli archetipi. Il primo, l’attrice, esplora il mondo del teatro attraverso le parole di una delle figure più rappresentative della scena italiana, Eleonora Duse, ma non solo lei, grandissima interprete che tra otto e novecento rivoluzionò la recitazione in Italia. Con l’esplorazione del suo copioso epistolario ci addentriamo nella psiche dell’attrice per arrivare a fare un ritratto dell’attrice tout court: la ricerca del personaggio e del proprio stato interiore, il momento delle prove, la messa in scena, in un unico atto d’amore immenso verso l’arte teatrale. Nel secondo un’anonima suora, in un mondo ormai alle soglie del disfacimento, (oggi quanto mai vicino!) reclama il contatto col suo Dio che però inesorabilmente tace. Anche questo un atto d’amore, mistico, spirituale, fino al punto da spingere la spiritualità a farsi desiderio, dapprima mentale e quindi fisico. Ma Dio continua a tacere, lasciandola sola, in preda alle sue angosce e alle sue domande. Il terzo, in un’atmosfera giocosamente aretiniana, (su cui la pièce si fonda), l’amore è finalmente corporeo, in un’esplosione dei sensi e in un’esuberanza fisica e verbale in cui una cortigiana racconta la sua iniziazione, senza risparmiare doppi sensi, lazzi burleschi ed esplicite ammissioni. Un monologo rutilante e divertente che chiude il trittico in un finale allegro e spensierato.
11 LUGLIO ore 21.30
THE TIME IS OUT OF JOINT
Di Giuliana Maglia
Compagnia ECHOES
Con Nives Arena, Tiziana Cardella, Laura Di Biagio, Matteo Gentiluomo, Giuliana Maglia, Federica Pinna
The time is out of joint, il tempo è scaduto. Scorre inesorabile questo tempo, e ci ritroviamo dall’averne tanto da non sapere come riempirlo al non averne abbastanza ed arrivare con l’acqua alla gola, schiacciati dal pensiero di avere una “data di scadenza” come esseri umani, che non coincide con la nostra morte ma con la fine delle possibilità che il nostro tempo (inteso come momento storico) ci mette a disposizione una volta superata. Questa data di scadenza non è per tutti uguale, non corrisponde ad un’età precisa: può arrivare a 20 anni come a 40, come a 100, a seconda dell’evento, dell’aspirazione, del compito, del sogno, del contesto con cui ci confrontiamo E così ci ritroviamo a vivere in un tempo “fuori dai cardini”, pensando di doverci affannare per fare più cose possibili proiettandoci sempre al futuro, mettendo il futuro come baricentro. In questo modo ci sentiamo sempre scaduti, perché non siamo sincronizzati con il momento presente. Spesso ci confrontiamo con gli altri sentendoci sempre indietro, pensando di non avere più abbastanza tempo: viviamo così come degli zavorrati che non riescono più a muovere un passo o come dei runners sempre all’inseguimento di qualcosa che non arriva mai. Avremo mai la lucidità di “distruggere l’orologio”, vivere il tempo come un nostro amico e non come un nemico e centrarci sul “qui e ora”, vivendo ogni momento come se fosse l’ultimo apprezzando il valore di ogni singolo giorno? Solo in questo modo il tempo non sarà mai scaduto perché ogni singolo istante sarà vissuto in pienezza, saremo finalmente sincronizzati con il momento presente.
11 LUGLIO ORE 21.00
IL FANTASMA DELLA GARBATELLA
Di Gabriele Mazzucco
Compagnia Barnum
Con Andrea Alesio, Paola Raciti, Simone Gallo, Federico Nelli e Alina Person
Spettacolo comico, contemporaneo, vivo e vero come lo storico quartiere di Roma in cui è ambientato: la Garbatella. Lallo è un ragazzo con una cugina stralunata, Angelina, un amico del cuore malandrino, Orazio, un fratello gemello stalinista e dal forte accento abruzzese, una fidanzata bella, innamorata ma non proprio fedele, Matilde. Nulla di particolarmente strano se non fosse che Lallo è morto, tre anni prima, in circostanze misteriose. In realtà Lallo è tornato in vita su ordine preciso di Dio, accompagnato dall’Arcangelo Raffaele, per valutare se il genere umano è finalmente pronto a un ritorno sulla Terra del Messia, Gesù, oppure per constatare se a distanza di più di duemila anni l’uomo sia rimasto sempre lo stesso. Scelta come campione, questa piccola combriccola della Garbatella sarà protagonista di improbabili gag, incomprensioni, misteri e tante, tante risate. Scritto al fine di intrattenere con continui cambi di situazione il pubblico, Il Fantasma della Garbatella è una storia che può contare su dei personaggi molto vicini a noi: «Umani, dolcemente buffi e assurdi – dice il regista – costretti a fare i conti con una serie di difficoltà a molti di noi ben note, suocere perfide, politicanti in malafede, bollette da pagare, turni di lavoro massacranti e soprattutto… l’imponderabile ira di Dio». Amorevole spaccato di una romanità popolare in estinzione, Il Fantasma della Garbatella racconta piccoli aneddoti tramandati all’interno del quartiere, veri o verosimili, nascosti dentro una storia che ha l’ambizioso obiettivo di far riflettere ridendo, sulla reale capacità di perdono degli uomini e delle donne di oggi.
12 LUGLIO
402
Di Elettra Zeppi e Francesco Imundi
Regia Federico Vigorito
Compagnia Il Teatro Di Alice
Con Elettra Zeppi e Giancarlo Porcari
Un noto (indagato) Senatore della Repubblica alloggia in un hotel nel centro di Roma, mentre in aula è in corso la votazione sull’autorizzazione a procedere nei suoi confronti. Quella stessa notte piomba nella sua stanza Anna, una cameriera ai piani in fuga da un suo superiore che la molesta in cambio della conservazione del suo lavoro. Due individui in antitesi e un’unica stanza dalla quale uscire sembra impossibile. Il confronto tra Anna e il Senatore è un susseguirsi graduale, frenetico di colpi di scena e confessioni. Sullo sfondo ci sono il muro della differenza sociale e di genere e una pesante accusa di illeciti ambientali, fardello di una storia viva e incredibilmente originale. Novanta minuti col fiato sospeso che passano in un attimo. O, forse, neanche in una vita.
13 LUGLIO
ROSALYN
Di Edoardo Erba
Regia Alessia Oteri
Compagnia Metis Teatro
Con Francesca Consiglio e Alessia Oteri
Esther è una scrittrice di successo. Rosalyn una semplice donna delle pulizie. Due donne completamente diverse l’una dall’altra. Dopo il loro incontro fortuito che scatena una situazione imprevedibile e pericolosa il destino delle due donne si intreccia inesorabilmente. Chi è veramente Rosalyn? Cosa nasconde il suo passato? Un thriller psicologico, un giallo a tratti noir, drammatico, comico e grottesco, capace di disorientare continuamente lo spettatore e condurlo in quelle zone d’ombra in cui senza eccezioni si mescolano talvolta contraddizioni e ambivalenze.
14 LUGLIO
TUTTI SULLA GIOSTRA
Di Tonino Tosto
Compagnia Gruppo Teatro Essere
Con Susy Sergiacomo, Eleonora Tosto e Danilo Blaiotta
Gabriella Ferri vive, nella sua casa di Corchiano, la solitudine, i pensieri e le angosce che la attanagliano. Reagisce e combatte, immaginando e “organizzando” – nei suoi momenti da sognatrice visionaria – una grande festa nella sua casa/circo/giostra. Gabriella con i suoi ospiti parla, ricorda, fa progetti e li intrattiene cantando i brani che le vengono richiesti. A uno degli amici immaginari confessa: “…Ma lo sai che me succede urtimamente? Che canto e nun riconosco più la voce mia… e come se quarcun’artro cantasse ar posto mio… un’altra – che poi sarei sempre io – ma più giovane… quanno ero n’alice… tre quattro mijoni de anni fa”. Questa voce giovanile, questo doppio di Gabriella, canterà, accompagnata dal vivo da un polistrumentista, parte delle canzoni del suo repertorio e di quello di alcuni degli “ospiti”.
Lo spettacolo – liberamente ispirato alla vita della grande artista – vuole essere un omaggio al mondo sonoro che la Ferri ci ha lasciato e a tutti quegli artisti che in vario modo la hanno amata, conosciuta, frequentata, contaminata e ispirata. Gabriella ci porta per mano con lo spirito e il sentire romano che la contraddistingue. La Ferri è come Roma: crocevia di culture, impasto di colori, incrocio di suoni, esplosione di sentimenti, passioni, dolori, risate e…”sgrullate de spalle”. Una voce che non smetterà mai di farci salire a cantare Tutti sulla giostra!
15 LUGLIO
LA SUPPLENTE
Di Giuseppe Manfridi
Regia Claudio Boccaccini
Compagnia Ass. Cult. Pex
Con Silvia Brogi
Un´ora di spettacolo che corrisponde a un´ora di supplenza. Durante quest´ora il pubblico è investito di un ruolo preciso, al pari di colei da cui è fronteggiato. Gli spettatori, infatti, comprenderanno ben presto di costituire la scolaresca per la quale una donna, ingombra di insondabili segreti, è stata chiamata a improvvisare una lezione sui poeti risorgimentali. Nulla di più scolastico, nulla di più ginnasiale. Sarà un caso, ma l´argomento non coglie impreparata Stella, la supplente, che parlando d´altro, in realtà sembra parlare di sé. Il suo eloquio fa intuire una psiche sottoposta a profonde sofferenze tenute ostinatamente celate, mentre un contrappunto enigmatico scandisce il tempo della sua presenza nell´aula: schegge di frasi si intromettono a commentare quell´ora come se a pronunciarle fossero gli alunni stessi chiamati, successivamente, a deporre come testimoni di chissà quale drammatico avvenimento. Il che matura un clima da suspense, e strane tinte da racconto nero si spargono per la scena. A tratti si potrà sorridere, ma mai abbassando la guardia di un´attenzione crescente imperniata su due domande vieppiù pungenti: chi è quella donna? E cosa mai è stata in grado di fare a termine della sua inquietante lezione?
16 LUGLIO ore 21.00
LA TRINACRIA È FEMMINA
Concerto Reading di Ilenia Costanza
Compagnia I VETRI BLU & CENTRO STUDI LA PARABOLA
Con Ilenia Costanza, Lorenza Vetro e Monica Tenev
Lorena Vetro – Cantastorie – voce e chitarre Ilenia Costanza – Cuntastorie – voce narrante e percussioni Monica Tenev – Flauto traverso, ottavino e bandoneon
Luci Gloria Mancuso Fonica Danilo Caramanno Scene Enzo Piscopo Trucco Ida Montanari – MAKE UP SCHOOL
Partita nel 2013 dalla Città del Gusto del Gambero Rosso, in cui Ilenia Costanza e Lorena Vetro raccontavano la loro terra preparando cazzilli e caponata, nel 2016 “La Trinacria è Femmina”, con un’orchestra tutta al femminile, debutta nella straordinaria cornice della Valle dei Templi di Agrigento, davanti al Tempio di Giunone, per proseguire in varie regioni, presentando anche il CD Live contenente i brani più significativi dello spettacolo. “Considerateci le Gorgoni che danno senso alla Trinacria: Medusa, che rappresenta la perversione intellettuale; Steno, la perversione morale; ed Euriale, la perversione sessuale. Ma lasciamo a voi la distribuzione dei ruoli!” Un divertente e poetico concerto reading che racconta la Sicilia partendo dal lessico femminile delle parole che la caratterizzano…“Siccità è femmina…- dice la Costanza – Santa Rosalia e Sant’Agata sono femmine. Imprenditoria è femmina… selvaggia e disonorata però. L’emigrazione è femmina; la mafia lo è; la maschera di Pirandello e la roba di Verga. Ma anche la vigna, la mandorla e l’arancia. E il pistacchio. Sì, perché da noi il pistacchio si chiama ‘a fastuca! E diventa femmina… come la bellezza!”.
16 LUGLIO ORE 21.30
QUADRI 2022
Di Ricky Bonavita
Compagnia Compagnia Excursus/Pindoc
Musiche originali Francesco Ziello, Scene e Costumi Daniele Amenta e Yari Molinari, Assistente alla Coreografia Valerio De Vita, Disegno Luci Danila Blasi
In questo tempo ancora complesso sul piano del nostro vivere quotidiano, nonché su quello creativo e programmatico, si va ad iscrivere un nuovo progetto coreografico della Compagnia Excursus/ PinDoc a firma di Ricky Bonavita, che vede al suo interno nuovi stimoli e spunti creativi. Si tratta di un programma contenitore con nuovi allestimenti di sezioni coreografiche appartenenti al repertorio più recente della compagnia, accompagnati da brani di nuova creazione, con possibilità di allestimento e fruizione diversa a seconda dei luoghi performativi scelti. Tornano le tematiche emozionali e il lavoro sempre caro a Bonavita sulla caratterizzazione dei diversi personaggi, nonché sulle relazioni che fra di essi intercorrono in scena, ma con anche nuovi punti di vista, nuove possibilità creative e compositive, modalità di contatto a distanza, per azioni non narrative, sempre considerando però un forte tessuto drammaturgico e al tempo stesso una regia che possa diversamente concepire la serata a seconda della composizione del programma. Una forte connessione e condivisione su contenuti comuni, ma in qualche modo più solistica come concezione coreutica e partitura coreografica. Una nuova possibile indagine di ricerca sul corpo che lo vedrà come strumento per riprendere in mano la danza e l’arte scenica, asservendolo a nuove azioni drammaturgiche, nuove modalità espressive.
17 LUGLIO – COMPAGNIA ATACAMA PRESENTA
START DANCING
LA DANZA DELLA REALTA’ (Compagnia Atacama) Il progetto coreografico La Danza della Realtà prosegue la ricerca ispirata all’universo di Alejandro Jodorowski che come primo step aveva dato vita allo spettacolo Galleggio, Annego, Galleggio. La ricerca parte dalla lettura di “Cabaret Mistico” e delle brevi storie che le diverse culture e tradizioni filosofiche ci hanno lasciato – Sufi Buddhiste, Alchemiche, Koan, Haiku, Zen, Tibetane, che Jodorowsky riporta nel libro. Queste storie ci accompagnano attraverso le contraddizioni, le debolezze dell’essere umano e l’impronta dell’autore, che facciamo nostra, ci porta a sorriderne poiché “Il sapere e il riso si confondono” afferma Ludwig Wittgenstein.
PUZZLE (Res Extensa Dance Company) Un labirinto di voci, narrazioni in danza che si incontrano, incastrano, scontrano, accompagnano. Ogni volta raccontano una relazione nuova, una storia particolare, ogni commistione crea un’alchimia nuova, una storia speciale e unica. Cogliendo ispirazione dai lavori di Calvino, Puzzle è come l’incontro al Castello dei Destini Incrociati, come la condivisione nella Taverna: una serie di racconti specifici e personali, che traggono spunto dallo stesso numero finito di elementi, per moltiplicarsi in infinite storie nuove e differenti. A ognuno, la propria voce; a ogni spettatore la propria interpretazione. Italo Calvino ci regala uno spunto infinito, un rebus, un enigma che sfida ogni lettore a un esercizio di consapevolezza attivo e propositivo. Puzzle accoglie la sfida e riporta le domande al corpo, al movimento, all’incastro con l’altro.
18 LUGLIO ore 21.30
DIREZIONE LAURENTINA
Di Veronica Liberale
Regia Pietro de Silva
Compagnia Sorrisi d’autore
Con Fatima Ali, Daniele Antonini, Antonia di Francesco, Simone Giacinti, Veronica Liberale, Francesca Pausilli
In una serata d’inizio autunno una guardia giurata, un giovane venditore ambulante afghano, un’elegante signora borghese,una ragazza incinta e sua madre si ritrovano sulla banchina della metropolitana di Roma. La giovane futura mamma ha un leggero malore, niente di serio, ma gli altri per soccorrerla perdono l’ultimo treno e nel momento in cui risalgono in superficie per uscire scoprono di essere rimasti chiusi dentro. La chiusura della metro coincide con l’arrivo di un brutto nubifragio, i telefonini non hanno copertura di rete e alle linee di emergenza nessuno risponde. A tutto questo si aggiunge anche la notizia che il giorno dopo è stato indetto uno sciopero dei mezzi di 24 ore. I malcapitati si vedono così costretti a passare la notte e il giorno seguente sotto la metro ma il destino ha in serbo per loro delle altre sorprese. I cinque personaggi rappresentano un campione di mondo, il mondo sotterraneo della metropolitana di Roma, dove ogni giorno milioni di persone si sfiorano senza mai incontrarsi, ognuno con le proprie differenze e diffidenze, ognuno nella propria direzione come dei robot attratti dalla calamita dell’urgenza quotidiana. È un viaggio metaforico che porterà i protagonisti a una sorta di riscatto con l’ingresso di un sesto personaggio , nascosto nell’ombra e con un colpo di scena finale! Direzione Laurentina è una favola metropolitana, divertente e amara sulle moltitudini di storie e solitudini che popolano i mezzi pubblici, su una solidarietà apparentemente sopita che come i suoi protagonisti, aspetta il momento di tornare alla luce.
18 LUGLIO ore 21.00
APPARIS SCOMPARIS
Di Andrea Paris
Con Andrea Paris + pubblico
Andrea paris in uno show di magia e comicità coinvolgendo il pubblico e chiamando alcune persone sul palco ad interagire con lui. Prestidigitazione e mentalismo si susseguono in un’escalation di ritmo e comicità’ investendo il pubblico con un tram fatto di meraviglia e dando vita ad un magic comedy show dove il pubblico è il vero protagonista. Palline, corde, carte, coltelli, pensieri, colori, numeri ed un pizzico di sana follia unita ad un forte senso dell’ironia sono la ricetta dello show, dove gli adulti riscoprono l’essere bambini ed i bambini accompagnano gli adulti nel mondo straordinario che solo la magia sa creare …
19 LUGLIO
GIRA CHE TI RIGIRA
Di Donatella Brocco, Elia Paniccia e Valentino Spadoni
Regia Donatella Brocco
Compagnia Spadoni&Paniccia
Con Spadoni&Paniccia (Valentino Spadoni ed Elia Paniccia)
Quanto c’è di casuale nelle nostre vite? Siamo artefici delle nostre scelte o è la fortuna a decidere per noi? Ecco il quesito posto da Gira che ti rigira, uno spettacolo originale e coinvolgente. Con pochi oggetti in scena, per lasciare spazio alla comunicazione dei corpi e della fantasia, gli attori condividono con il pubblico la condizione di imprevedibilità delle sequenze, dei ruoli e delle atmosfere in un crescendo di sorpresa che sottostà alle leggi del caso e che si trasforma anche in una prova di virtù Gira che ti rigira è un gioco che somiglia al lancio della monetina, all’estrazione dei biglietti della riffa o al responso dell’oracolo. È quel gioco dell’ignoto che si dispone, seppure noi ci si è preparati, ad alterare le nostre esistenze.
20 LUGLIO
M.E.S.
Di Emiliano De Martino
Compagnia EDM Produzione e Distribuzione
Con Nico Alex Scagliola, Lucrezia Calzoni, Giovanni Scalingi, Roberta Pinto
Testo e Regia: Emiliano De Martino Aiuto Regia: Gianluca Lombardi
Produzione esecutiva e Ufficio Stampa: Valentina Proietto Scipioni Comunicazione e promozione: Free Wings Agenzia di Comunicazione Media Partner: Palcoscenici del Mondo – Blog di Musica, Arte, Cultura e Spettacolo Grafica: Palmira Maria Pugliese
Due coppie, due mondi tanto diversi quanto simili, quattro persone che vivono la propria vita come la credono e sentono giusta, ma la realtà che li circonda e la struttura più profonda del loro essere li porterà ad affrontare aperture e chiusure inaspettate e non previste. Esigenze, desideri, pulsioni e fantasie, sono gli elementi che accomunano tutte le coppie del mondo e la differenza tra le nostre due coppie che vengono raccontate e disegnate come due punte di due iceberg enormi, non sta nel provare o desiderare di avere questi caratteristici elementi, ma si differiscono tra loro solo e unicamente nella quantità e qualità di dialogo all’interno della coppia stessa.
21 LUGLIO
LE RELAZIONI PERICOLOSE
Di da Pierre Ambroise-François Choderlos de Laclos
Regia Francesco Branchetti
Compagnia Ass. Cult. FOXTROT GOLF
Con Corinne Clery, Francesco Branchetti, Isabella Giannone
Traduzione e adattamento di David Conati Musiche originali Pino Cangialosi
Nella presente riduzione la vicenda viene narrata attraverso le lettere di quattro personaggi: La Presidentessa Madame de Tourvel, Cecile Volanges, la Marchesa di Merteuil e il Visconte di Valmont, gli ultimi due, amanti libertini appartenenti alla nobiltà francese del XVIII secolo, giocano con i sentimenti, con il sesso, per sperimentare dolore e piacere, fino ad arrivare all’autodistruzione. Intrighi, gelosie, passione, eros, si mescolano in una continua sfida per affermarsi nel quale il burattinaio consapevolmente o inconsapevolmente, seguendo la sia della passione, diventa a sua volta burattino. Ma chi è il burattinaio?
22 LUGLIO
LA FOTO DEL CARABINIERE
Scritto, diretto e interpretato da Claudio Boccaccini
La storia di Salvo D’Acquisto e di mio padre. Nell’estate del 1960 Claudio Boccaccini, all’epoca bambino, scopre che il papà Tarquinio conservava gelosamente, e ai suoi occhi misteriosamente, la foto di un giovane in uniforme nella sua patente di guida. Il piccolo ne chiede al padre la ragione e, dopo molte insistenze, riesce a farsi raccontare la storia del giovane carabiniere, Salvo D’Acquisto, della loro amicizia e del suo eroico sacrificio che, nel 1943, salvò la vita di Tarquinio e di altri 21 uomini innocenti. La struttura narrativa ripercorre gli anni di un’Italia ingenua e spensierata, fruga tra i ricordi di una tipica famiglia romana, quella dell’autore, e attraverso una serie di istantanee di “come eravamo” compone un quadro ricco di emozioni, di nostalgia e di aneddoti esilaranti. La forza evocativa del testo è quella dirompente di una storia “vera” lasciata in eredità da un padre e trasformata dal figlio in uno spettacolo teatrale nel quale si ride e ci si commuove con la stessa intensità.
24 LUGLIO
MARE, DEMONIO, ULTIMO SANTO
Di Olimpia Alvino
Compagnia Gatta Nera Teatro
Con Marco Pratesi, Umberto Bianchi, Gianluca Cecconello, Rebecca Latina, Antonia Garardo, Olimpia Alvino
La vita di Hervè Joncourt è la vita di un uomo normale, non banale, ma non straordinaria, non brutta, ma non appassionata. È d’altronde uno di quegli uomini che amano assistere alla propria vita, ritenendo impropria qualsiasi ambizione a viverla. Ma cosa succede quando una vita così, inaspettatamente scopre il mondo oltre i confini del mondo? Come la goccia in un lago, magico e lontano, così un viaggio nella sua tranquilla esistenza la increspa fino a sconvolgerla. Quattro volte dalla Francia al Giappone per un solo viaggio dentro di sé, alla scoperta di quella strana sospensione dell’animo che può dare l’inatteso, come gli occhi occidentali di una donna orientale, come l’acqua tra le foglie, come un guanto, come uno stormo d’uccelli all’improvviso, come un bambino, come il sole e un treno che corre via, come un piccolo fiore blu, come quando impalpabile ti sfiora la seta.
25 LUGLIO ore 21.30
ALLEGRO NON TROPPO
Di Riccardo Pechini e Mariano Lamberti
Regia Mariano Lamberti
Compagnia Allegronontroppo
Con Lorenzo Balducci
Allegro, non troppo è un progetto di stand up comedy che si inserisce nella tradizione di grandi performer del passato come Lenny Bruce. Con l’ausilio di video, Lorenzo Balducci accompagna il pubblico alla scoperta di vizi e virtù della comunità LGBT, non tralasciando momenti intimi ispirati ad elementi strettamente biografici (il suo difficile coming out) e pause di riflessione più serie sul problema.
25 LUGLIO ore 21.00
L’AMMAZZO COL GAS
Di Roberto D’Alessandro e AA.VV.
Regia Roberto D’Alessandro
Compagnia Capomastro
Con Mattia Cirelli, Angela D’Onofrio, Simone Giulietti, Livia Massimi
Una Commedia con quattro attori e decine di personaggi. Lo spettacolo si snoda attraverso una serie di scene, che esaminano in chiave rigorosamente comica svariate casistiche delle tipologie di mogli o mariti. I coniugi vanno sopportati o…soppressi? L’insofferenza verso il coniuge, nello spettacolo scritto e diretto da Roberto D’Alessandro, è al centro della commedia e viene proposta naturalmente in chiave scherzoso e giocoso. Un modo per ridere di noi, ma anche per riflettere, per rivedersi e, perché no, per migliorarsi. Così vediamo il marito che si crede vittima della gelosia della moglie o la moglie gassofoba, il marito rompiscatole e tante altre tipologie di coniugi, in cui potersi anche riconoscere. Una galleria di personaggi per uno spettacolo dal ritmo sfrenato e dal finale sconvolgente….farla franca è possibile basta semplicemente assecondare i nostri consigli nella speranza che nessuno li segua sul serio!!!
26, 27 E 28 LUGLIO
STAND UP CONTEST
Gara nazionale ad eliminazione diretta di stand up comedian
29 LUGLIO ore 21.00
GABRIELLE & LOUISE
Di Paolo Fosso
Con Giorgia Ferrara e Federica Valloni
Due donne dai caratteri e dalle evoluzioni opposte, colte nei momenti di confidenza privata resa in pubblico nel modo che la loro epoca offre. La libertà delle donne, il loro ruolo nella vita culturale, l’amore, il potere, gli uomini, la scissione fra raziocinio e passione, poesia e filosofia. Ma niente è quello che sembra, neanche la loro epoca; e l’unico punto di contatto tra le due protagoniste, sembra essere.. Voltaire
29 LUGLIO ore 21.30
MADE IN ITALY – I SOLITI IGNOTI
Di Michela Barasciutti
Compagnia TOCNADANZA
Con Sara Cavalieri, Roberta De Rosa, Marco Mantovani, Giulio Petrucci, Francesca Linnea Ugolini
Ricerca ed elaborazione musicale Stefano Costantini, Assistente alle coreografie Giulio Petrucci
Luci, scene e costumi Michela Barasciutti, Realizzazione costumi Lorenza Savoini, Realizzazione luci Costantino Pederoda
Un viaggio in “questa” Italia attraverso le canzoni e le musiche di casa nostra. Dal Quartetto Cetra a Battiato, passando per molte altre canzoni popolari e colte fino a Puccini e De André, il tutto con la cornice di una selezione di dialoghi tratti dal Film “I soliti ignoti” di Mario Monicelli. Uno sguardo sull’Italia e su noi italiani, sui nostri difetti e sui nostri pregi, con affettuosa auto-ironia, così come diceva di noi Winston Churchill: Gli Italiani perdono le guerre come se fossero partite di calcio e le partite di calcio come se fossero guerre. Aggiungeva Mario Tobino: L’Italia è bella, è fatta di uomini bizzarri e di eroi. Un popolo strano, descritto così da Ennio Flaiano: Questo popolo di santi, di poeti, di navigatori, di nipoti, di cognati… Concludiamo questa piccola rassegna di citazioni con l’indimenticato Enzo Biagi: Cara Italia, perché giusto o sbagliato che sia questo è il mio paese con le sue grandi qualità ed i suoi grandi difetti. È un percorso leggero ma profondo, ironico, intimo, amaro, solidale, forte perché consapevole, per assaporare sensazioni già vissute e riscoprire qualcosa che già ci appartiene ma che forse vediamo per la prima volta. E affettuoso e delicato vuole essere l’omaggio a Mario Monicelli per la sua opera cinematografica.
30 e 31 LUGLIO
USCITA D’EMERGENZA
Di Manlio Santanelli
Regia Claudio Boccaccini
Compagnia Ass. Cult. Pex
Con Felice Della Corte e Roberto D’Alessandro
Uno dei più famosi e acclamati capolavori della drammaturgia contemporanea, dove comicità e dramma si mescolano continuamente. L’esistenza li ha messi a dura prova, ed ha lasciato loro soltanto l’amaro sapore della memoria. Pacebbene e Cirillo, rispettivamente ex-sagrestano ed ex-suggeritore. Come dire: marginali ai margini di ogni emarginazione, rischiano di perdere qualunque identità. Non sono in grado di esprimere altra volontà se non quella di spostarsi – intersecandosi e delimitandosi, sorreggendosi e calpestandosi – su e giù per la lesionatissima unica stanza che costituisce il loro covo. Senza altra libertà se non quella di evocare (annodandosi reciprocamente nei vischiosi fantasmi della religione, del corpo – opaco e irrequieto – dell’infanzia, del sogno) un passato frusto ed ambiguo, fra minacce, reciproci sospetti, equivoci e travestimenti. Incapaci di sopportarsi impossibilitati a separarsi. Li domina il bradisismo; un terremoto che non è solo minaccia continua di sprofondare, ma piuttosto certezza di un perenne vacillare. Fuori: lo scenario desolato di una città abbandonata. Bisognerebbe andarsene, scappare da lì ma tutte le vie di fuga sono ostruite e non esiste più nessuna ‘uscita d’emergenza ‘.
Gli spettacoli si svolgeranno negli spazi interni ed esterni del teatro.
Si consiglia di arrivare almeno 30 minuti prima dello spettacolo.
Biglietti:
Intero 16,00
Ridotto 13,00
biglietteria – 06 5943554 – info@teatromarconi.it
ACQUISTA ONLINE SU www.bigliettoveloce.it oppure sull’app del Teatro Marconi
Elisa Fantinel
Ufficio Stampa Teatro Marconi
3358160566
PRESENTA
Il direttore artistico Felice Della Corte e il Teatro Marconi sono lieti di presentare il Marconi Teatro Festival, un’autentica oasi dell’arte nell’estate di Roma.
Dal 1 al 31 luglio, oltre 30 spettacoli teatrali e di danza, stand-up comedy, aperitivi d’autore a cura di Tiziana Sensi, attività per bambini e disabili.
Un punto di ritrovo per poter immergersi in un’estate all’insegna della cultura all’interno della capitale, godendo di ampi spazi, un affascinante giardino e di un bistrot per consumare un ottimo aperitivo.
Moltissimi appuntamenti da non perdere che vedono in scena tante eccellenze della scena artistica romana e non solo.
Sul nostro sito l’intero Programma Marconi Teatro Festival
Biglietti:
Intero 16,00
Ridotto 13,00
biglietteria – 06 5943554 – info@teatromarconi.it
ACQUISTA ONLINE SU www.bigliettoveloce.it oppure sull’app del Teatro Marconi
Per info e ulteriori informazioni,
Elisa Fantinel
Ufficio Stampa Teatro Marconi
3358160566