Dopo mesi di ginnastica da salotto fai da te e giorni trascorsi a seguire tutorial sui social network, finalmente è possibile tornare al proprio centro fitness. É stato questo il pensiero delle tantissime italiane che possono rinunciare a tutto ma non alla cura del proprio corpo.
Il comparto fitness, la cui perdita ad aprile era stimata attorno al miliardo di euro con oltre 200 mila posti di lavoro a rischio (International fitness observatory), oggi è in ripresa (dalla ricerca nata dalla collaborazione tra Gympass e IFO emerge che nel periodo di lockdown il 64% degli intervistati ha continuato ad allenarsi a casa ma, l’86%, ritiene comunque che le attività online e in streaming non possano sostituire un vero istruttore), cercando di eguagliare, ma sarà forse difficile visto il momento storico, i numeri dello scorso anno, che vedevano la voce fitness in Europa vantare una crescita costante: ben 65 milioni le iscrizioni per ricavi totali pari a 28 miliardi di euro, con l’Italia, al quarto posto con più di 5 milioni di iscritti e un giro d’affari annuo di oltre 2,3 miliardi di euro (8% del mercato europeo).
Innovazione e alta tecnologia: è questo il binomio alla base del fast fitness in continuo aggiornamento e sempre alla ricerca di nuove soluzioni per soddisfare le esigenze di ogni generazione e giocare d’anticipo rispetto al fattore invecchiamento.
Scopo principe? far risparmiare tempo prezioso, in un’epoca in cui si è mamme, papà, donne in carriera, manager e ci si trova a combattere quotidianamente con agende fittissime e grandi dosi di stress.
Sicurezza, test, controlli e continue ricerche scientifiche così da stare al passo e far sposare la cura del corpo con la frenesia di ogni giorno.
Tapis roulant di ultima generazione, cabine a bassissime temperature, radiofrequenze e laser, tutto rema nella direzione del futuro, un domani in cui, grazie alla sapienza tech, sarà più facile restare in forma senza rinunciare a nulla.