La musica dona emozioni: la fisarmonica di Simone Zanchini e l’Orchestra Cherubini a Ferrara
Lunedì 17 aprile alle 20.30, il concerto al Teatro Comunale di Ferrara. Si tratta del secondo dei tre concerti a sostegno della Fondazione ADO.
Non succede tutti i giorni che un’orchestra “classica” incontri una fisarmonica solista. Dopo tutto, questo strumento dalla matrice popolare e dall’anima versatile è entrato nei conservatori appena trent’anni fa. E chi meglio di Simone Zanchini, primo diplomato in fisarmonica in Italia, può svelarcene i segreti e le possibilità? Lunedì 17 aprile, alle 20.30 al Teatro Comunale di Ferrara, il virtuoso si unisce all’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, diretta da Giovanni Conti, per il secondo dei concerti della rassegna La musica dona emozioni. Un dialogo che testimonia l’evoluzione della fisarmonica dalla musica da ballo al jazz e alla musica classica contemporanea, attraverso una Tango Suite di Astor Piazzolla (Oblivion ed Escualo), l’Opale Concerto di Richard Galliano e due brani di Roberto De Marino, Bandoneon Concerto e Four Colors (quest’ultimo commissionato dallo stesso Zanchini). Come tutti gli appuntamenti di La musica dona emozioni, il concerto è a sostegno della Fondazione ADO, da anni accanto ai pazienti affetti da patologie oncologiche o cronico evolutive a Ferrara e in provincia.
“Ho scelto i brani di Piazzolla come due must dell’espressione tanguera – spiega Simone Zanchini, fisarmonicista tra i più interessanti e innovativi del panorama internazionale, la cui ricerca si muove fra contemporaneità e tradizione, improvvisazione e contaminazioni – Oblivion è un brano lento che dà voce alla malinconia del Sudamerica, mentre l’aggressività di Escualo è legata alla pesca allo squalo che Piazzolla praticava con passione. Entrambi sono stati scritti per il bandoneon, che è uno strumento più limitato della fisarmonica; al contrario, l’Opale Concerto di Galliano prevede cadenze improvvisate per la fisarmonica: sono importanti momenti di espressione che fanno di questo brano il crocevia tra jazz, scrittura moderna e orchestrazione classica. Il Bandoneon Concerto di De Marino spicca invece per il tratto melodico che risuona meravigliosamente nell’amalgama tra fisarmonica e archi. Per questo ho chiesto al compositore un brano per fisarmonica, Four Colours, che consentisse di esplorare al meglio la tecnica dello strumento, tenendo conto della mia formazione jazzistica e di improvvisatore”.
I concerti della rassegna La musica dona emozioni hanno il patrocinio del Comune di Ferrara e sono organizzati in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale di Ferrara.
Info 0544 249244 www.orchestracherubini.it
Prevendite in Biglietteria del Teatro (0532 202675), su www.teatrocomunaleferrara.it e Vivaticket: biglietto intero 15 euro (posto unico); ridotto 9 euro per studenti, over 65 e associazioni; ridotto 5 euro per studenti dei Conservatori di Ferrara, Rovigo, Adria e Bologna (fino a due biglietti a studente)
Giovanni Conti
È vincitore del Primo premio al concorso Campus Dirigieren e della prima edizione del Premio “Angelo Mariani” indetto dall’Istituto Superiore di Studi Musicali “Giuseppe Verdi” di Ravenna.
Nato a Varese nel 1996 in una famiglia di musicisti, intraprende gli studi musicali a sei anni partecipando al coro di voci bianche del Civico Liceo Musicale della sua città. Presso lo stesso Istituto, a tredici anni entra a far parte della classe di organo di Emanuele Vianelli; contemporaneamente inizia gli studi di pianoforte con Livia Rigano, che poi approfondisce con Mariangela Vacatello. Frequenta la classe di organo di Giovanni Mazza presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano, dove si diploma in direzione d’orchestra con Daniele Agiman. Per completare poi il suo percorso di studi con il Master di direzione d’orchestra presso la Staatliche Hochschule für Musik und Darstellende Kunst di Stoccarda nella classe di Rasmus Baumann. Nel 2020 è allievo direttore alla Riccardo Muti Italian Opera Academy e dirige l’Orchestra Giovanile Cherubini su pagine da Cavalleria rusticana e Pagliacci. Viene inoltre ammesso alla prestigiosa masterclass di direzione d’orchestra tenuta da Nicolás Pasquet a Sofia. Durante il triennio accademico di direzione d’orchestra, viene selezionato tra gli allievi del Conservatorio come assistente alla produzione della Cambiale di matrimonio di Rossini presso i Teatri Carcano di Milano e Coccia di Novara. Lavora come assistente per la produzione di A Midsummer Night’s Dream di Britten diretta da Rasmus Baumann presso il Wilhelma Theater di Stoccarda, dirigendone l’ultima rappresentazione. Nel 2021 accompagna al pianoforte la seconda edizione dell’Internationale Opernwerkstatt Waiblingen (nei pressi di Stoccarda), tenuto da Thomas Hampson e Melanie Diener su Così fan tutte e Il flauto magico. Nell’edizione 2022 della Trilogia d’Autunno di Ravenna Festival, dirige l’Orchestra Luigi Cherubini in una rappresentazione delle Nozze di Figaro per la regia di Ivan Alexandre. Dalla stagione 2022-23 è Kapellmeister presso il teatro di Krefeld-Mönchengladbach.
Tra le orchestre che ha diretto si annoverano inoltre Beethoven Orchester Bonn, Stuttgarter Philharmoniker, Stuttgarter Kammerorchester, Niederrheinische Sinfoniker, Württembergische Philharmonie Reutlingen, Philharmonie Baden-Baden, Südwestdeutsche Philharmonie Konstanz.
Simone Zanchini
Fisarmonicista tra i più interessanti e innovativi del panorama internazionale, la sua ricerca si muove tra i confini della musica contemporanea, acustica ed elettronica, la sperimentazione e le contaminazioni extracolte senza dimenticare la tradizione, approdando così a un personalissimo approccio alla materia improvvisativa. Diplomato con lode in fisarmonica classica al Conservatorio “Gioachino Rossini” di Pesaro, tra i primi in Italia, strumentista eclettico, esercita un’intensa attività concertistica con gruppi di svariata estrazione musicale (jazz, classica, improvvisazione, musica contemporanea). Ha suonato nei maggiori festival e rassegne in Italia e nei più importanti festival jazz internazionali. Vanta collaborazioni con musicisti di fama internazionale e di differenti estrazioni: Thomas Clausen, Gianluigi Trovesi, Javier Girotto, Tamara Obrovac, Vasko Atanasovski, Paolo Fresu, Antonello Salis, Han Bennink, Art Van Damme, Bruno Tommaso, Mario Marzi, Andrea Dulbecco, Giovanni Tommaso, Gabriele Mirabassi, Frank Marocco, Bill Evans, Adam Nussbaum, Jim Black, John Patitucci.
Dal 1999 collabora stabilmente con i Solisti dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, con cui compie tournée in ogni parte del mondo. Dal 1996 ha pubblicato più di venti dischi, Per citarne solo alcuni:
2006: Bebop Buffet in duo con Frank Marocco (Wide Sound, 2006); Meglio solo! (Silta Records, 2009); Fuga per Art (Dodici Lune Records, 2009); The way we talk (In+Out records, 2010); My Accordion’s Concept (Silta records, 2012); Casadei Secondo me (Stradivarius, 2015); Don’t try this anywhere con, tra gli altri, John Patitucci e Adam Nussbaum (2016); NINO (In+Out records, 2019) che vede Zanchini solista con la prestigiosa HR Frankfurt radio big band, big band della radio-tv nazionale tedesca; Il gatto e la volpe in duo con Gabriele Mirabassi (Egea records, 2020).
Ufficio stampa /// Fondazione Teatro Comunale di Ferrara