Alla fine degli Anni Sessanta sembrava che la fotografia avesse definitivamente
seppellito la riproduzione artistica del reale. Grandi fotografi, come Man Ray e Ugo
Mulas, affinarono la tecnica del chiaro scuro in maniera sublime. Il mondo intero pensò
che non potesse esserci altra possibilità per rappresentare efficacemente il corpo umano
ed il paesaggio. Fortunatamente, l’Arte della seconda metà del Novecento ha aperto
infinite strade espressive, senza le preclusioni ideologiche del passato. Gli Stati Uniti,
che avevano preso il dominio delle avanguardie globali, produssero una serie di
movimenti artistici impareggiabili. La Pop Art e soprattutto la Body Art favorirono la
nascita di un filone apertamente figurativo.
Palazzo Napoleone, a Roma, dedica una spettacolare mostra all’Iperrealismo, una
tendenza creativa che prese forza negli anni Settanta, traendo spunto dalle citate
esperienze ma anche per un innegabile omaggio a uno dei pittori che anticipò l’idea:
Edward Hopper. I suoi notturni delle periferie americane, così reali ma anche onirici,
hanno impressionato generazioni di artisti. Il titolo dell’esposizione: “Sembra vivo”, è
azzeccato. Ha scritto il pittore Richard Estes, fondatore del movimento “Fotorealista”:
“Non credo che la fotografia sia l’ultima parola rispetto alla realtà”.
43 grandi installazioni, divise in sezioni tematiche, stupiranno soprattutto per i corpi
umani riprodotti con tecniche multiple. Alcune opere sono raccapriccianti, altre sensuali,
ma sempre finalizzate a sorprendere. Viene l’istinto di toccare per capire se non si tratti
di un uomo o una donna che fingono di essere delle sculture o dei manichini. Già il titolo
della prima sezione: “Mosse ingannevoli, cloni umani”, aiuta a introdurci nel mondo
dell’Arte preda di tensioni spettacolari, a volte con fini non sempre gradevoli. Maurizio
Cattelan, l’artista nostrano che in mostra presenta anche la famosa “Comedian”, che non
è altro che una vera banana fissata ad un muro, nel passato fece inorridire mezzo mondo
con i suoi realistici “bambini impiccati”, opera dal contenuto apertamente politico, che
sollevò numerose polemiche.
Nell’esposizione anche lavori di George Segal, che fece scalpore quando si seppe che i
suoi personaggi seduti sulle panchine erano stati ricavati da calchi di corpi viventi. Ma
l’Arte è anche invenzione, fantasia, tecnica in evoluzione e spesso uno spregiudicato uso
dei media. Tra gli artisti proposti: Ron Mueck, Carole Feuerman, Duane Hanson e molti
altri.
L’Iperrealismo è uno dei rari movimenti artistici moderni che continua ad essere
contemporaneo e pluriforme. La mostra romana ha il merito di essere un omaggio a
qualcosa che appartiene alla Storia dell’Arte ma che continua costantemente a
rigenerarsi.
Palazzo Napoleone – aperta fino all’8 ottobre 2023