a cura di Oriano Bertoloni redazione Terza Pagina Magazine
Lucca è una delle città più belle della Toscana, non solo per le opere d’Arte che possiede e di cui accenneremo tra poco, ma proprio per un genuino aspetto estetico. Tutto l’ampio centro storico è preservato nella sua integrità, grazie alle possenti mura cinquecentesche che lo includono.
Solo quelle veneziane di Nicosia, a Cipro, le superano in lunghezza. Le lucchesi, per la funzione che svolgono per l’intera città, sono uniche: passeggiare lungo quei poderosi bastioni a piedi è un’emozione di cui non ci si può privare. I quattro chilometri della cinta, che si possono percorrere anche con una bicicletta presa a noleggio, sono un tuffo nella bellezza e nella pace. Avendo il necessario tempo a disposizione e volendo affrontare una visita al centro storico degno di un tale proposito, lo si può fare proprio partendo dalle mura.
La vista dei prati ben curati che costituiscono l’esterno, e che attraverso piccoli vialetti conducono agli ingressi delle porte, è appagante. Città famosa anche per il Summer Festival, una delle manifestazioni musicali più importanti in Italia, ha accolto in quelle verdi distese alcuni concerti che richiedevano maggiori spazi. Nel 2017, ben sessantamila persone videro ed ascoltarono a ridosso delle mura illuminate i Rolling Stones. Fu uno spettacolo incredibile, che esaltò il luogo, e le immagini girarono tutto il pianeta.
Dall’alto, durante il percorso, appare come per miracolo una villa bellissima che ci rammenterà qualcosa: vi furono girati gli esterni di alcuni film, tra cui il Marchese del Grillo con Alberto Sordi. E’ il seicentesco palazzo Controni Pfanner, con uno scalone esterno spettacolare ed un originale giardino.
Ogni tanto bisogna scendere dalle mura ed addentrarsi in una città che per alcuni tratti sembra vivere fuori dal tempo. Infinite botteghe artigianali, non turistiche, ci fanno riscoprire i mestieri antichi, di cui i lucchesi sembrano non volersi privare. Capita di trovarci di fronte alla casa natale di Giacomo Puccini, preannunciata, in un largo, da un bel ritratto in bronzo del musicista. Poco oltre una piazza ampia, in cui una grande chiesa si staglia maestosa: San Michele in Foro è uno dei migliori esempi dello stile pisano-lucchese. Proseguendo arriviamo alla piazza del Duomo di San Martino. L’edificio romanico ha una facciata asimmetrica, con importanti sculture. All’interno il venerato “Volto Santo” inserito nel tempietto opera di Matteo Civitali. Nella Sagrestia una bellissima opera del Quattrocento: il commovente monumento funebre di Ilaria del Carretto, di Jacopo della Quercia.
Ma torniamo alle mura, dopo aver dato un’occhiata veloce ad alcuni dei capolavori che la città possiede. La loro integrità è dovuta a una circostanza fortunata per i lucchesi: sono poderose ed intatte poiché non hanno mai subito un attacco militare per espugnarle!