Il Rights Centre di Più libri più liberi si chiude con 835 incontri tra la piccola e media editoria italiana e case editrici da 28 Paesi del mondoEditori polacchi in visita alle case editrici romane grazie al Fellowship Program
Roma, 6 dicembre 2024 – Si è chiuso ieri con all’attivo 835 incontri tra editori italiani ed editori stranieri per lo scambio di diritti di traduzione il Rights Centre di Più libri più liberi – Fiera nazionale della piccola e media editoria a cura dell’Associazione Italiana Editori (AIE) e a cui hanno preso parte 58 operatori provenienti da 28 Paesi europei ed extraeuropei. Novanta gli espositori italiani coinvolti.La due giorni è stata preceduta dal Fellowship Program per sei editori della Polonia, sette mesi dopo Italia Ospite d’Onore alla Fiera del Libro di Varsavia. Gli editori hanno avuto l’occasione di visitare alcune case editrici romane espositrici a Più libri più liberi: 66th and 2ndBibliotheka, Castelvecchi ed Elliot Edizioni, Gallucci EditoreOrecchio AcerboRound Robin.Il Rights Centre e il Fellowship Program sono realizzati con il sostegno di ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane e della Regione Lazio per il tramite di Lazio Innova soggetto attuatore, con i fondi PR FESR LAZIO 2021-2027, della Camera di Commercio di Roma e con un contributo della Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia e di Bologna Children’s Book Fair – BolognaFiere.«L’internazionalizzazione dell’industria editoriale nazionale è tra gli obiettivi che da decenni AIE persegue lavorando a fianco delle istituzioni: dal 2001 a oggi i diritti venduti all’estero dagli editori italiani sono quadruplicati, ma soprattutto i piccoli e medi editori hanno margini di ulteriore crescita ampi. Il Rights Centre di Più libri più liberi è uno degli strumenti che l’Associazione offre alla comunità editoriale per farsi conoscere meglio all’estero e il successo anno dopo anno ci mostra che è una iniziativa oramai consolidata e dal valore riconosciuto» ha spiegato Fabio Del Giudice, direttore dell’AIE e della Fiera Più libri più liberi.Tra gli editori che hanno partecipato al Fellowship Program e al Rights Centre anche Sonia Draga, editrice polacca e presidente della Federazione Europea degli Editori (FEP): «Questa Fiera è una grande opportunità per conoscere meglio il mercato italiano, approfondire le similitudini e le differenze rispetto a quello polacco – ha spiegato Draga –. Il fatto di aver potuto visitare, attraverso il fellowship program, le sedi di alcune case editrici ci aiuta ulteriormente a stringere rapporti con l’editoria piccola e media. Lo scambio di diritti tra i nostri due Paesi sta molto crescendo ed è essenziale il supporto pubblico attraverso i bandi per le traduzioni».Ioannis Kranias, della casa editrice greca Entypois Publications racconta: «In questi due giorni ho riallacciato i contatti con noti editori italiani, ne ho conosciuti di nuovi, ho visto nuovi titoli di generi diversi e spero (è il mio obiettivo) di arricchire la mia lista con altri 4-5 nuovi titoli di autori italiani».Barbara Cichy, tra gli altri editori polacchi partecipanti (bo.wiem e Jagiellonian University Press), sottolinea di essere «rimasta ammirata dalla passione, l’impegno, e sopra ogni cosa dalla qualità dell’offerta della piccola e media editoria italiana. Il programma di incontri ha facilitato lo scambio di idee e la crescita dei legami interpersonali, di valore incalcolabile in un mondo sempre più digitale».

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