È italiana e ha meno di trent’anni la direttrice creativa del Ladakh International Fashion Runway, défilé ad alta quota che a 6300 metri, conquisterà il Guinness World Record. A premiare Giulia e le altre venti Miss – ognuna in rappresentanza dei Paese del G20 -, sarà il Dalai Lama, ospite dell’evento di moda sostenibile che si svolgerà durante il G20. Così la moda grida il suo sdegno contro il cambiamento climatico.

Sfilare a 6300 metri d’altezza, su una delle cime più alte del mondo, non è una cosa che capita con frequenza. Ne è consapevole Giulia Ragazzini, influencer da oltre un milione di followers ma anche una giovane avvocato che parla fluidamente ben cinque lingue e che, con la sua creatività, ha già girato il mondo ancor prima d’aver compiuto trent’anni. Sono queste le motivazioni che hanno spinto gli organizzatori del Ladakh International Fashion Runway – la sfilata più alta del mondo che si svolgerà sull’Himalaya il prossimo 30 agosto e di cui è direttore Pankaj K Gupta, in collaborazione con il Governo Indiano -, a scegliere un’italiana, già detentrice del titolo di Miss Earth Italy 2020-2021 e quello di Miss Europa 2019, come direttrice creativa di un evento dal respiro globale, che avrà luogo in occasione del G20 e che si preannuncia già come sorprendente. All’evento presenzierà il Dalai Lama, che premierà le protagoniste della singolare passerella consegnando loro il Guinnes World Record, per la sfilata sulle cime dell’Himalaya (Ladakh, per l’appunto), che batte di circa mille metri quella precedente svoltasi nel 2021 sull’Everest. Partner dell’evento sarà il Gruppo Times (New York Times e Times of India).

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