24 | 29 gennaio
Pippo Pattavina e Marianella Bargilli
UNO, NESSUNO E CENTOMILA
Produzione ABC Produzioni e ATA Carlentini

Di Luigi Pirandello
Regia Antonello Capodici

Con Pippo Pattavina, Marianella Bargilli, Rosario Minardi, Giampaolo Romania, Mario Opinato

Costumi Sartoria Pipi Palermo
Assistente alla regia Alessia Zarcone
Musiche originali Mario Incudine
Scene Salvo Manciagli
durata: 120 minuti in due atti

Pubblicato nel ’25 a puntate, in versione definitiva l’anno dopo, ma iniziato nel decennio
precedente, Uno, nessuno e centomila, l’ultimo romanzo di Luigi Pirandello, è la summa del suo
pensiero, della sua sterminata riflessione sull’Essere e sull’Apparire, sulla Società e l’Individuo,
sulla Natura e la Forma, che approda sul palcoscenico del Teatro Menotti, dal 24 al 29 gennaio,
con la regia di Antonello Capodici e l’interpretazione di Pippo Pattavina e Marianella Bargilli.
L’Autore stesso, in una lettera autobiografica, lo definisce come il romanzo più amaro di tutti,
profondamente umoristico, di scomposizione della vita. Attualissimo, nella descrizione della
perdita di senso che l’Uomo contemporaneo subisce a fronte del sovrabbondare dei macrosistemi
sociali, che finiscono con l’annullarlo, inglobandolo: dallo Stato alla Famiglia, dall’istituto del
Matrimonio al Capitalismo, dalla Ragione alla Follia.

La scena è abbacinante. Di un bianco perfetto, luminoso, totale. Una scatola bianca, ma ad una
visione più attenta capiremo che le pareti non sono così “innocenti” come sembrano. Un’overture
dalla quale si dipanano sia la vicenda che il suo commento. Siamo in molti luoghi, cioè in nessuno.
La mente del Protagonista, certo. Ma anche una cella, una stanza d’ospedale o di manicomio. È un
luogo “non-luogo”, che però si riempie subito di visioni.
L’eleganza formale di un Maestro come Pattavina: spensierato narratore in flash-back. Furente
doppio di sé stesso nelle vicende più dolorose. In questo auto-sostituirsi, c’è persino il possibile
riscatto all’impotenza originaria, all’inanità di una esistenza precedente, inconsapevolmente
sprecata.
Una sola attrice – il ‘femminile’, mutevole, soggiogante, oscuro ed ambiguo, di Marianella Bargilli,
inquieta ed inquietante – interpreta sia la moglie Dida che la ‘quasi amante’ Maria Rosa,
provocantemente ingenua, in maniera speculare, costretta com’è nel suo disturbo ‘evitante’.
E non tragga in inganno la struttura tradizionale del romanzo d’origine: sì che ribolle delle stesse
ferocie familiari che hanno reso l’autore, l’intelligenza più acuta, crudele, definitiva di tutto il
Novecento. Pirandello, infatti, anticipando di decenni le conclusioni della ‘Gestalt’, descrive, in
realtà, dei sintomi. Scopre – fra le pieghe di un apparente ‘feuilleton’ – una vasta rete di disturbi e
nevrosi, epitome di un più ampio malessere, che contagia le società moderne come, tutt’oggi, le
intendiamo. Sono tratti di personalità istrioniche; disturbi ‘borderline’; disturbi ego-sintonici, che i
personaggi del dramma hanno tramutato in manie compulsive, in ansie da controllo.
Rimane, infine, la libertà del racconto. La forza redentrice del relativismo, il sollievo del ridicolo.
Narrazione /interpretazione/ esposizione: le atmosfere oniriche, le evocazioni. (Antonello
Capodici)

STAGIONE 2022 | 2023
BIGLIETTERIA

PREZZI
• Intero – 32.00 € + 2.00 € prevendita
• Ridotto over 65/under 14 – 16.00 € + 1.50 € prevendita

TEATRO MENOTTI
Via Ciro Menotti 11, Milano – tel. 0282873611 –  biglietteria@teatromenotti.org
ORARI BIGLIETTERIA
Dal lunedì al sabato dalle ore 11.30 alle ore 19.00, dalle 19.00 alle 20.00 solo nei giorni di
spettacolo
Domenica ore 14.30 | 16.00 solo nei giorni di spettacolo
Acquisti online
Con carta di credito su www.teatromenotti.org

ORARI SPETTACOLI
Dal martedì al sabato ore 20
Domenica ore 16.30
Lunedì riposo

UFFICIO STAMPA
Linda Ansalone

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