“Tutti puzzle per l’arte 2003-2023. Segni per dissonanze armoniche”
è stata prorogata fino al 7 gennaio 2024
L’espozione, a cura di Bruno Aller e Marisa Facchinetti, è un gioco d’arte che cresce da vent’anni. Una mostra iniziata nel 2003 con 27 artisti e che quest’anno ne annovera 102 come a simboleggiare le infinite possibilità compositive e dialettiche dell’arte.
Palazzo Merulana
Via Merulana 121, Roma
La mostra “Tutti puzzle per l’arte 2003-2023. Segni per dissonanze armoniche” è stata prorogata e rimarrà a Palazzo Merulana fino al 7 gennaio 2024.
L’esposizione, a cura di Bruno Aller e Marisa Facchinetti con testo critico di Luca Ceresoli e Serenella Di Marco, è un gioco d’arte che cresce da vent’anni. Una mostra iniziata nel 2003 con 27 artisti e che quest’anno ne annovera 102 come a simboleggiare le infinite possibilità compositive e dialettiche dell’arte.
La collettiva è composta da 102 tessere comunicanti tra loro sull’esempio del cadavre exquis surrealista in una sequenza sconosciuta alle artiste e agli artisti che hanno lavorato al progetto. Una sorpresa, dunque, per tutte le parti coinvolte che hanno assistito all’installazione dell’opera complessiva attraverso l’unione di tutte le tessere realizzate.
L’idea nasce a partire dall’associazione culturale “I Diagonali”, fondata da Bruno Aller, Aldo Bertolini e Marisa Facchinetti che, partendo dal primo piano rettangolare costituito da 27×27 artisti, arriva oggi a moltiplicarsi e autorigenerarsi negli spazi espositivi del museo.
Dai maestri Luigi Boille, Carlo Lorenzetti, Ninì Santoro, Bruno Conte, Lamberto Pignotti, Achille Pace, passando per Franco Purini, Primarossa Cesarini Sforza, Maria Teresa Romitelli, Grazia Leonardi, Grazia Sernia, e molte e molti altri, quest’anno si aggiungeranno al gruppo la creatività di Tommaso Nicoletti detto Tommy, di Antonia Ciampi e di Fabio Mariani.
La mostra è inclusa nel biglietto di ingresso di Palazzo Merulana (collezione + mostra).