ANGELA CIABURRI
CHILOMETRO_42
scritto da Giovanni Bonacci
musiche ed effetti live by Munendo
supervisione partiture sceniche Erika Puddu
supervisione artistica Matteo Santilli
produzione Progetto Superficie
REGIA ANGELA CIABURRI
SPAZIO DIAMANTE
12-15 dicembre 2024
SALA WHITE
CHILOMETRO_42 è uno spettacolo che narra le tappe fondamentali della vita di Kathrine Switzer:
la prima donna nella storia ad aver corso una maratona ufficiale.
Dalla prima infanzia alla pubertà, dal Liceo all’Università; Kathrine non è che il paradigma di una
ragazza qualunque alla ricerca della propria identità. La vediamo affrontare i momenti cruciali
della sua vita; le prime esperienze, la ricerca forsennata di modelli da seguire, la frustrazione nel
non trovarli, la faticosa creazione di un proprio percorso, l’approdo nell’isola felice delle passioni.
E sarà proprio la sua più grande passione, la corsa, a renderla involontaria eroina di quella
perpetua battaglia tra maschile e femminile.
La pièce è strutturata lungo tre piani narrativi, nei quali si avvicendano diversi personaggi,
interpretati dalla stessa attrice: Kathrine, la narratrice, e altri, coprotagonisti di una biografia
romanzata, che fa del passaggio da registri brillanti a registri drammatici il suo punto di forza.
Il tutto è accompagnato da un musicista dal vivo che, oltre a una vasta strumentazione “classica”,
utilizza una loop station. Qui la musica non fa da mera colonna sonora, ma si interseca, fa da
contrappunto; più che un monologo è un dialogo tra linguaggi diversi.
La corsa, già di per sé, contiene una serie di metafore che vale la pena raccontare: “corsa” come
viaggio, misura di se stessi, avvicinamento al trascendentale; nello spettacolo, infatti si corre:
partiture fisiche, che declinano, in tanti modi diversi, questo sport nei suoi aspetti più tecnici e
spettacolari. Ma, attraverso questo personaggio, che ha segnato profondamente il mondo dello
sport ed il suo rapporto con la società civile, l’obiettivo è quello di interrogarsi su temi ancora
scottanti, quali l’inclusione, il riconoscimento e la parità dei diritti. Qui, infatti, la corsa, più che
oggetto della messa in scena, diventa allegoria: la ricerca della propria identità passando
attraverso crepe, crisi e rotture.
Siamo negli anni 60’, nel paese più all’avanguardia al mondo – gli Stati Uniti – molte cose stanno
cambiando e importanti eventi, dalla guerra in Vietnam alla “Marcia su Washington”, catalizzano
lo sguardo dell’opinione pubblica. In quegli stessi anni, silenziosamente, si fa strada una questione
che solo decenni dopo avrebbe conquistato l’attenzione che merita: la parità di diritti fra uomini e
donne.
La partecipazione di Kathrine Switzer alla Maratona di Boston non intendeva essere un atto di
disobbedienza civile; ma il semplice conseguimento di un sogno: quello di prendere parte alla più
antica manifestazione sportiva americana. Dopo i primi chilometri, tuttavia, realizza di essere stata
ammessa per errore e che gli organizzatori non accettano donne all’interno della gara; tale è la
loro opposizione, che il Responsabile della Maratona- Jock Semple – scenderà personalmente in
strada per escluderla (ricorrendo alla violenza fisica) fuori dal tracciato. Kathrine riuscirà a
rimanere in gara e terminerà il percorso 3 ore più tardi, grazie alla tenace difesa del suo allenatore
e alla sua straordinaria forza d’animo.
Era il 1967 e la sua iniziativa, coraggiosa e, almeno all’epoca, controversa, ebbe un effetto
dirompente, sia nel successivo sviluppo del ruolo delle donne nello sport, sia, in maniera più vasta,
nella lotta per l’emancipazione femminile in ogni ambito.
SPAZIO DIAMANTE
Via Prenestina, 230/B 00176 Roma RM
Da giovedì a sabato ore 21
Domenica ore 17
ACQUISTO BIGLIETTI
I biglietti sono acquistabili scrivendo
a prenotazioni@spaziodiamante.it o via WhatsApp al numero +39 345 147 4533
intero 14€ – ridotto 12€