La Biodiversità approda in Formula 1

Nel lungo weekend dedicato al Gran Premio d’Italia di Formula 1, ad attendere gli appassionati di
motori, nella FanZone dell’Autodromo di Monza, ci saranno anche i Carabinieri della Biodiversità
per sensibilizzare il grande pubblico delle monoposto sulla delicata questione ambientale
 
Monza. – Al Gran Premio d’Italia di Formula 1, che si svolgerà a Monza il prossimo 3 settembre,
sarà presente il Comando Unità Forestali, Ambientali ed Agroalimentari dell’Arma dei Carabinieri
che attraverso le articolazioni del Raggruppamento Carabinieri Biodiversità, promuove la tutela
della diversità biologica con il “Villaggio della Biodiversità” e il progetto Ogni pilota un albero.
Nell’area della FanZone dell’autodromo di Monza, infatti, dal 31 agosto e fino al 3 settembre,
saranno allestiti 10 stand, ognuno dei quali dedicato ad una tematica specifica connessa alla
conservazione e salvaguardia della biodiversità, con l’obiettivo di promuovere la cultura della
legalità e della sostenibilità, attraverso un percorso virtuale che porterà alla scoperta degli habitat
naturali del nostro Paese, evidenziando l’importanza della conservazione del patrimonio genetico
forestale e delle funzioni ecosistemiche degli alberi, nonché della biocomplessità animale e
vegetale. Lo scopo dell’attività divulgativa è quella di accrescere la consapevolezza della necessità
di un approccio olistico e informato alle componenti ambientali, nella prospettiva di una
imprescindibile simbiosi tra l’uomo e la natura.
All’interno del Parco di Monza, inoltre, nell’ambito del progetto Ogni pilota un albero, venerdì 1°
settembre, alle 17,00, alla presenza del Presidente e amministratore delegato di Formula 1, Stefano
Domenicali, del Segretario Generale ACI, Gerardo Capozza, del Presidente dell’Autodromo
Nazionale Monza SIAS S.p.A., Giuseppe Redaelli e del Comandante del Comando Regione
Carabinieri Forestale Lombardia, Gen. B. Simonetta De Guz, nonché di altre autorità, saranno
messe a dimora un numero di giovani piante autoctone – fornite dai Centri Nazionali per la
Biodiversità dei Carabinieri – pari al numero dei piloti presenti alla gara, con l’idea di mitigare le
emissioni di anidride carbonica prodotte dalle vetture da corsa durante le gare sportive,
valorizzando il ruolo degli alberi nell’azione positiva sulla qualità dell’aria, così da rendere le
competizioni automobilistiche su strada un’occasione per prendersi cura del nostro patrimonio
ambientale.
Tale iniziativa, che prende spunto dal protocollo d’intesa siglato tra l’Automobile Club Italia (ACI)
e l’Arma dei Carabinieri, per la realizzazione di una campagna di comunicazione condivisa su
educazione e sicurezza stradale nonché per l’attuazione di una strategia a difesa dell’ambiente –
suscitando già una notevole attenzione dei media e del pubblico per aver saputo accorciare quella
distanza che si immagina tra gli alberi e i motori – si inserisce nel progetto nazionale più ampio Un
albero per il futuro, avviato nel 2021, che mira a realizzare un bosco diffuso della legalità in Italia,
con l’obiettivo di mettere dimora, in pochi anni, 50.000 piante, tutte geolocalizzate, per
sensibilizzare la collettività sugli effetti della crisi climatica in atto.
La messa a dimora di queste piante assume, inoltre, particolare valore e significato, collocandosi
nell’avvio delle attività volte al recupero delle aree dell’Autodromo pesantemente danneggiate dal
violento nubifragio che nello scorso mese di luglio si è abbattuto sulla città di Monza.

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