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A cento anni dalla nascita l’Arma celebra con un francobollo il campione
olimpico nel salto equestre a ostacoli Raimondo D’Inzeo

“Un tributo all’eccellenza italiana nelle competizioni equestri internazionali, ma anche un omaggio
all’uomo e all’ufficiale che più di tutti ha contribuito a diffondere il prestigio e la fama della
componente equestre dei Carabinieri”. Così si è espresso oggi pomeriggio il Generale di Corpo
d’Armata Salvatore Luongo, Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, alla presentazione
del francobollo commemorativo emesso per i 100 anni dalla nascita del Generale di Divisione e
campione olimpico Raimondo D’Inzeo.


Il Comandante Generale, nel salone degli Arazzi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy,
dopo aver ringraziato il sottosegretario delle Imprese del Made in Italy, Fausta Bergamotto, il Coni
promotore dell’iniziativa con il presidente della Federazione italiana sport equestri (Fise) Marco Di
Paola, l’Istituto Poligrafico Zecca dello Stato e Poste Italiane “per il prezioso apporto nella
progettazione e nella realizzazione”, ha rivolto un abbraccio ai figli del campione, Susanna e
Guido, presenti in sala.
Il vertice dell’Arma si è soffermato sul profondo legame tra D’Inzeo e i Carabinieri, una storia
iniziata il 10 luglio del 1949 quando Raimondo entra nella famiglia dell’Arma e “da quel momento
gareggerà sempre in uniforme, indossandola con orgoglio, come segno distintivo e d’onore. Una
figura”, ha aggiunto, “che ha incarnato le qualità essenziali di ogni carabiniere: la disciplina, il
sacrificio e la passione. Riuscendo a coniugare la passione per i cavalli e il talento nella pratica
equestre con la dedizione al servizio del nostro Paese”.
Nel palmarés di D’Inzeo nella specialità del salto ad ostacoli, numerose gare in campo nazionale ed
internazionale tra cui ben 8 edizioni dei Giochi olimpici. Tra i suoi successi più prestigiosi spiccano
l’oro individuale alle Olimpiadi di Roma del 1960, davanti al fratello Piero, e quello ai Campionati
Mondiali di Aquisgrana nel 1956 e di Venezia nel 1960. Ha inoltre ottenuto argenti e bronzi in
diverse competizioni olimpiche e mondiali, contribuendo alla gloria dell’equitazione italiana.
Nel 1968 è stato scelto come portabandiera dell’Italia ai Giochi di Città del Messico.
“Anni fa”, ha raccontato Luongo, “in un’intervista, a chi gli chiedeva se si considerasse un
privilegiato per aver avuto l’Arma alle spalle, Raimondo D’Inzeo rispose così: «L’Arma, e gliene
sarò sempre grato, mi ha dato la mentalità del Carabiniere». Parole, semplici e dense di
significato, che sintetizzano efficacemente l’attaccamento e la gratitudine che D’Inzeo provava per
l’Istituzione. È evidente come all’Arma, da cui si è congedato nel 1981, Raimondo D’Inzeo abbia
lasciato un’eredità che va ben oltre i titoli e le vittorie, e oggi, attraverso questo francobollo,
rendiamo omaggio ad una fonte di continua ispirazione per le nuove generazioni di atleti e motivo
di legittimo orgoglio per ciascun appartenente all’Arma”.
Il francobollo, stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A, che raffigura, in primo
piano, il Generale di Divisione Raimondo D’Inzeo in posa a cavallo, relativo al valore di 2.90 €, ha
una tiratura di oltre duecentocinquantamila esemplari.
Oltre alla vignetta è stata realizzata anche una cartella filatelica, contenente il francobollo, la
quartina, la cartolina affrancata ed annullata, la busta primo giorno di emissione, la tessera filatelica
e il bollettino illustrativo.

Raimondo D’Inzeo nasce a Poggio Mirteto l’8 febbraio

  1. Il padre Costante, abruzzese di origini, aveva
    combattuto la Prima Guerra Mondiale ottenendo il
    grado di maresciallo dell’Arma di Cavalleria e una
    Croce al merito. Finita la guerra, aveva aperto una
    scuola di equitazione a Roma, “La Società Ippica
    Romana”, presso una ex fornace di mattoni in zona
    Farnesina.
    Nel centro ippico Raimondo e suo fratello Piero
    montano i loro primi cavalli. Entrambi sono destinati a
    diventare grandi campioni, “i fratelli invincibili”.
    Il 10 luglio 1949 Raimondo entra a far parte dell’Arma
    dei Carabinieri e da quel momento gareggerà sempre
    in uniforme. Nel 1950, con il grado di Sottotenente,
    viene destinato dapprima al II Gruppo CC di Roma, il

22 giugno, e successivamente, l’11 novembre, al Gruppo Squadroni CC di Roma.
Nel 1955 assume il grado di Tenente e presta servizio, alternativamente, presso il Centro
Ippico, il Gruppo Squadroni CC di Roma, il 4° Reggimento a cavallo, fino al 1969, quando,
con il grado di Capitano, viene destinato alla Comando Compagnia Marina CC, per poi
tornare, nel 1972 al Reggimento CC a cavallo.
Il 9 novembre 1979 passa a disposizione della 11^ Brigata. Nel 1980 ottiene il grado di
Tenente Colonnello e, dal 6 ottobre, è nuovamente al Reggimento a cavallo dove resterà
fino al suo congedo definitivo, il 17 luglio 1981.

L’Ufficiale ha partecipato, nella specialità del salto a ostacoli, a numerose gare in campo
nazionale e internazionale, tra cui a ben 8 edizioni dei Giochi Olimpici, conseguendo
prestigiosi risultati, tra i quali:

Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri
Direzione dei Beni Storici e Documentali
 1955 Medaglia d’argento individuale – Campionati Mondiali – Aquisgrana
(Germania);
 1956 Medaglia d’oro individuale – Campionati Mondiale – Aquisgrana (Germania);
 1956 Medaglia d’argento a squadre – Olimpiadi – Melbourne (Australia);
 1956 Medaglia d’argento individuale – Olimpiadi – Melbourne (Australia);
 1960 Medaglia d’oro individuale – Campionati Mondiale – Venezia;
 1960 Medaglia di bronzo a squadre – Olimpiadi – Roma;
 1960 Medaglia d’oro individuale – Olimpiadi – Roma;
 1964 Medaglia di bronzo a squadre – Olimpiadi – Tokio (Giappone);
 1966 Medaglia di bronzo individuale – Campionati Mondiali – Buenos Aires
(Argentina)
 1972 Medaglia di bronzo a squadre – Olimpiadi – Monaco di Baviera (Germania).
Tra le tante vittorie, su tutte spicca l’oro alle Olimpiadi di Roma del 1960 a Piazza di Siena
(il fratello Piero ottiene l’argento). È stato inoltre portabandiera azzurro ai Giochi della XIX
Olimpiade di Città del Messico del 1968.
E’ stato promosso al grado di Generale di Divisione del Ruolo d’Onore.
Il 1° gennaio 1979 la Federazione Italiana Sport Equestri lo ha nominato Commissario
Tecnico del salto ostacoli mentre comandava il Reparto Comando del 4° Reggimento a
Cavallo.
Grandi personaggi del mondo dello spettacolo, come il maestro Luciano Pavarotti, hanno
messo a sua disposizione i loro cavalli perché lui potesse trasmettere ai giovani cavalieri
emergenti la sua passione e la sua tecnica.
Nel maggio 2015, una targa a lui dedicata è stata inserita nella Walk of Fame dello sport
italiano a Roma, riservata agli ex-atleti italiani che si sono distinti in campo internazionale.

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