PLANET PRODUCTION PRESENTA
MEDEA
DI EURIPIDE E SENECA
TEATRO MARCONI
Viale Guglielmo Marconi 698/E

DA GIOVEDI 21 A DOMENICA 24 MARZO 2024
REGIA E ADATTAMENTO CATERINA COSTANTINI

Con

CATERINA COSTANTINI nel ruolo di MEDEA
LORENZA GUERRIERI nel ruolo della NUTRICE

Marco Blanchi nel ruolo di Giasone
Vincenzo Pellicanò nel ruolo di Creonte
Patrizia Tapparelli, Laura Mazzoni– Coro
Davide Varone Kagel – Nunzio

Musiche Eugenio Tassitano – Organizzazione Gabriele Pianese
Medea di Euripide e Seneca, forse la più conosciuta tra le tragedie greche, approda sul
palco del Teatro Marconi in un imperdibile adattamento di Caterina Costantini.
Tutti conosciamo la dolorosa storia di Medea, donna esperta di arti magiche, che ha
abbandonato la patria, ucciso il fratello e tradito la sua famiglia per permettere a Giasone,
uomo di cui si è perdutamente innamorata, di impadronirsi del vello d’oro del padre e
scappare con lui. Arrivati in Grecia, a Corinto, i due si sposano e hanno dei figli, ma
Giasone la lascia per sposare la figlia di Creonte, il re di Corinto…
Medea la barbara, Medea la maga, Medea la sapiente, Medea la madre.

Elisa Fantinel – Ufficio Stampa Teatro Marconi – stampa@teatromarconi.it 3358160566
È la scintilla che sovverte e scuote l’istituzione familiare, le gerarchie. Medea è la donna
che, attraverso l’orrore di un atto emotivo ed irrazionale, mette in discussione la pace
sociale e l’ordine invocati da Creonte e Giasone. Con lei non sono possibili scelte di
comodo, tutto è estremo e definitivo. Questa mia versione prende vita miscelando
Euripide e Seneca creando così una Medea madre di tutti noi umani. Una Medea “oggi”,
un utero che genera bene e male insieme. Un coro che cerca di comprendere senza
giustificare, una nutrice che cerca di placare la belva, con Giasone che sottovaluta la
parte divina ed il “potere” della donna figlia del sole. E Medea partorisce la nostra
società che attraverso la violenza congenita continua ad uccidere le proprie creature
per rabbia, per vendetta, per amore. A volte per eccesso feroce, a volte per la mancanza
di quello stesso amore. Ancora una volta i “classici” ci fanno riflettere sull’essere uomini
di questo nostro tempo e sulla difficoltà di vivere nella fragilità, invitandoci a
partecipare senza riserve al percorso doloroso della protagonista ed al suo devastante
corto circuito emotivo. – Caterina Costantini

Giovedì-Sabato ore 21,00 – Domenica ore 17.30
Biglietti: Intero 25,00 – Ridotto 20,00 – Under 25 10,00
Info e Prenotazioni Biglietteria Teatro Marconi 06 594 3554 – info@teatromarconi.it

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