Lunedì 21 ottobre ore 21- Teatro Olimpico – Roma

Pivio e Aldo De Scalzi in

MUSICANTI CON LA PIANOLA

un film di Matteo Malatesta

scritto da Giulia Iannello e Matteo Malatesta

Con la partecipazione (in ordine di apparizione) di Ferzan Özpetek, Matteo Malatesta, Luca De Gennaro, Manetti Bros., Enzo Monteleone, Alessandro Molinari, Pasquale Catalano, Giuliano Taviani, Alessandro De Rosa, Luca Cresta, Claudio Pacini, Cecilia Zanuso, Simone Isola, Mauro Pagani, Alessandro Gassmann.

Produzione CREUZA SRL In collaborazione con RAI CINEMA

Un viaggio musicale attraverso gli ultimi 25 anni del cinema italiano dal punto di vista dei compositori Pivio e Aldo De Scalzi. Tra digressioni, flashback, battute ed emozioni, partendo da una Genova inaspettata, il film racconta la loro avventura nel mondo delle colonne sonore e compone uno spaccato di insolita franchezza sullo stato delle cose nella musica per il cinema di oggi.

regia Matteo Malatesta
soggetto Matteo Malatesta e Pivio
sceneggiatura Giulia Iannello e Matteo Malatesta
direttore della fotografia Marzio Mirabella
montaggio Matteo Malatesta
musiche Pivio & Aldo De Scalzi (ACMF)
fonico di presa diretta Gabriele Pallanca
montaggio del suono Gianluca Basili
fonico di mix Andrea Malavasi
produzione esecutiva Giulia Iannello

operatori di macchina Carla Grippa, Marco Di Gerlando, Pierluigi Gori, Luca Bozzo

riprese aeree Gabriele Principato
fonico di seconda unità Danilo Guidarelli
fotografa di scena Silvana Fico
assistente scenografo Marco Cassissa

una produzione Creuza Srl in collaborazione con Rai Cinema

con (in ordine di apparizione)

Ferzan Özpetek, Pivio & Aldo De Scalzi, Matteo Malatesta, Luca De Gennaro, Manetti
Bros., Enzo Monteleone, Alessandro Molinari, Pasquale Catalano, Giuliano Taviani,
Alessandro De Rosa, Luca Cresta, Claudio Pacini, Cecilia Zanuso, Simone Isola,

Mauro Pagani, Alessandro Gassmann

Italia 2024
durata 113’
colore e bianco e nero
formato di ripresa 4K
suono 5.1

 
sinossi

Un viaggio  musicale attraverso gli ultimi 25 anni del cinema italiano dal punto di vista dei
compositori Pivio e Aldo De Scalzi. Suoni e visioni che, partendo dallo scenario di una
Genova inaspettata, ci raccontano la loro lunga avventura nel mondo delle colonne
sonore. Ad accompagnarli, il regista Matteo Malatesta e un cast d’eccezione, da Ferzan
Ozpetek a Enzo Monteleone, da Alessandro Gassmann ai Manetti Bros. Senza
dimenticare chi ha lasciato un vuoto indelebile: Claudio Caligari, Ezio Bosso, Ennio
Morricone, Vittorio De Scalzi e Alessandro D’Alatri. Ma sono davvero tanti gli amici e
“Musicanti’ che hanno scritto insieme questa storia, nata per rivelare almeno in parte il
backstage di un’arte capace di emozionare, nel silenzio dei riflettori

note di regia

Ho conosciuto Pivio e Aldo una decina di anni fa e ho curato per loro lavori di ripresa e
regia, sia per il duo che per le loro carriere soliste: videoclip musicali, premiazioni,
conferenze, servizi televisivi e svariati concerti. Al giro di boa dei loro venticinque anni di
carriera, mi ritrovo ad avere oggi l’età che avevano loro quando hanno iniziato a scrivere
colonne sonore: scavando nel loro passato, avevo voglia di scoprire il percorso che li ha
portati a raggiungere un traguardo così ambizioso, i contrasti artistico-produttivi con cui si
sono scontrati e i bocconi amari che hanno dovuto spesso ingoiare. Ma la cosa che più mi
ha spinto a intraprendere questa ricerca era capire quale fosse il forte legame umano e
artistico tra due personalità così diverse in tutti gli aspetti della vita e dell’arte e cosa ne
sarebbe stato della vita di uno senza l’altro.
La narrazione, che si dipana attraverso cene, viaggi e conversazioni spontanee, punta a
far emergere il valore artistico, le peculiarità e i contrasti tra i due compositori, impossibili
da classificare con un unico stile, mai meri esecutori di un compito a loro affidato e sempre
complici dei registi con cui collaborano. L’obiettivo è quello di trasmettere un ritratto vivido,
a tutto tondo, del loro lavoro e delle relazioni umane intrattenute attraverso parole,
digressioni artistiche e testimonianze visive inedite. La struttura del racconto intreccia
conversazioni in giro per l’Italia, videotape di backstage, foto di repertorio, conferenze a
cui partecipano, musiche vecchie totalmente inedite e nuove composizioni.
La mia partecipazione in prima persona, una scelta che può apparire abbastanza insolita,
serve a far progredire la storia nella direzione dello scavo, dell’approfondimento, della
ricerca; non sono solo l’amico di Pivio e Aldo, ma incarno soprattutto la curiosità di uno
spettatore qualunque, mi pongo domande sul mondo della settima arte e vado alla caccia
di segreti da rubare. 

Matteo Malatesta

Matteo Malatesta – biografia

Matteo Malatesta, nato a Genova nel 1987, studia alla Scuola d’Arte Cinematografica di Genova e
comincia da subito a lavorare come regista e montatore per le principali reti televisive private liguri.
Chiusa la lunga esperienza televisiva, si dedica esclusivamente all’attività di montatore, regista e
docente di montaggio audiovisivo. Tra le sue collaborazioni artistiche spiccano quelle con Roberto
Tiranti, Aldo De Scalzi, Black Widow Records (per cui realizza il dvd  “Semiramis – Frazz Live”
destinato al mercato giapponese), Paolo Siani, Leeroy Thornhill, ALA (per cui cura la realizzazione
di spot e docufiction didattiche) e ZenArt (per cui realizza diverse campagne promozionali). Nel
2019 intraprende una stretta collaborazione artistica con Pivio, curando la regia di numerosi suoi
videoclip musicali, fino a Nothin’ At All (2021), docufilm che unisce le immagini del ritorno live di

Pivio insieme a digressioni sulla sua personale visione del mondo della musica, e più in generale
della vita artistica. Musicanti con la pianola è il suo secondo lungometraggio.
Filmografia: “Nothin’ At All” (Italia, 2021, 90’), “Musicanti con la pianola” (Italia, 2024, 113’).

Creuza Srl

Nata nel 2003 e fondata dai due compositori genovesi Pivio e Aldo De Scalzi, Creuza Srlsi occupa
di produzioni cinematografiche ed edizioni musicali. In qualità di editrice musicale, ha all’attivo oltre
200 colonne sonore tra cui: “Diabolik” (nomination ai David di Donatello 2022 come miglior
compositore, nomination ai Nastri d’Argento 2022 per la miglior colonna sonora), “Non odiare”
(nomination ai David di Donatello 2021 come miglior compositore e miglior canzone originale,
nomination ai Nastri d’Argento 2021 per la miglior colonna sonora), “Ammore e Malavita” (due
David di Donatello 2018 per le musiche e per la miglior canzone originale, due Nastri d’argento per
per la miglior colonna sonora e miglior canzone originale,due Ciak d’oro per la miglior colonna
sonora e miglior canzone originale), “Song’e Napule” (David di Donatello 2014 per il miglior
musicista, Nastro d’Argento per la Migliore Colonna Sonora Originale, Globo d’oro per la Miglior
musica), “Razzabastarda” (Nomination migliore canzone ai Ciak D’Oro 2013), “Il mattino ha l’oro in
bocca” (Premio Golden Graal 2009 per le migliori musiche), “Complici del silenzio” (nomination ai
Nastri d’argento 2009, Premio FICE), “Piano 17” (nomination Nastri D’Argento).
Filmografia: 2021 – “Nothin’ At All”, lungometraggio documentario, regia di Matteo Malatesta
(Premio Logcinema al Los Angeles Film Festival 2021, evento speciale al SeeYouSound di Torino
2021); 2020 – “Il Caso Braibanti”, lungometraggio documentario, regia di Carmen Giardina e
Massimiliano Palmese (Nastro d’Argento 2021 Miglior Docufiction, Premio Signum al
SalinaDocFest 2020, Premio Cinema in Piazza alla Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di
Pesaro, Premio Speciale al Florence Queer Festival 2020, Premio Biennale Labor al V-ART
Festival, menzione speciale al Big Film Festival, Miglior Documentario al Festival del Cinema di
Salerno); 2016 – “It’s fine anyway”, cortometraggio, regia di Marcello Saurino e Pivio (Nastro
d’argento 2017); 2013: – “Fratelli minori”, cortometraggio, regia di Carmen Giardina (menzione
speciale al Premio per la Sceneggiatura “Rodolfo Sonego” 2009); 2007 – “La grande menzogna”,
cortometraggio, regia di Carmen Giardina; 2006 – “Il suonatore Jones”, lungometraggio
documentario per la Fondazione Fabrizio De André.

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