La Fondazione Musica per Roma ha presentato oggi la diciottesima edizione di Equilibrio, il festival di danza contemporanea di Roma, che accoglie il meglio della coreografia internazionale e italiana all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone e in altri teatri della capitale. Dopo un’anteprima a fine gennaio con l’attesissima ultima creazione di Peeping Tom al Teatro Argentina, il programma si snoda per due settimane – dal 9 al 24 febbraio 2024 – con grandi nomi della scena europea, come Benjamin Millepied, Wayne McGregor, Anne Van den Broek, Marcos Morau, il Leone d’oro alla carriera Meg Stuart, oltre ad alcune delle più eclettiche firme della coreografia nazionale: Sofia Nappi, Damiano Bigi, Camilla Monga, Piergiorgio Milano e Irene Russolillo. Sarà invece appendice del Festival la performance “Rencontre avec St. François” di un altro Leone d’oro, Germaine Acogny, nella Basilica di Santa Maria in Aracoeli, un progetto di danza dedicato alle Celebrazioni dell’ottavo centenario della prima rappresentazione del presepe di Francesco di Greccio 2023. 

“Il festival Equilibrio si conferma importante – ha dichiarato l’AD della Fondazione Musica per Roma Daniele Pittéri – perché la danza è, tra tutte le discipline, quella che maggiormente si mantiene sul confine tra i vari linguaggi espressivi. Per un’istituzione culturale che come la nostra ha la più articolata programmazione dal vivo in Italia nel luogo di spettacolo più grande d’Europa, questa sua caratteristica consente di mettere un piccolo e radicale tassello in più nell’intento programmatico di spostare in avanti il senso comune, di sensibilizzare e stimolare il pensiero e persino di instillare il dubbio nel suo pubblico: lavoro che qualsiasi istituzione culturale non dovrebbe dimenticare di fare.” 

Tra debutti, coproduzioni, la richiestissima Notte all’Auditorium per i piccoli, talk e proiezioni, l’edizione 2024 amplia ulteriormente le collaborazioni con le principali realtà della danza e della performance: si rinnovano quelle con il Teatro di Roma e Orbita Spellbound, mentre si avvia una nuova prestigiosa partnership con il Teatro dell’Opera di Roma che inaugura il Festival in Sala Petrassi con il proprio Corpo di Ballo.  

L’edizione 2024 apre inoltre il festival a nuove forme di inclusione: lo spettacolo “Firmamento” di Marcos Morau sarà reso accessibile al pubblico cieco e ipovedente, cui saranno proposte una visita tattile alla scena e un’audiodescrizione poetica realizzata in tempo reale dal duo artistico composto da Giuseppe Comuniello e Camilla Guarino.  

Non solo quindi 15 serate di grandi emozioni, ma molto altro, per entusiasmare tanto gli appassionati quanto chi per la prima volta si affaccia al mondo della danza, celebrando il rinnovamento di questa arte universale e ridisegnando il futuro che l’aspetta. 

“Il programma 2024 propone una brillante costellazione di forme ed estetiche coreografiche. Infatti – racconta il direttore artistico Emanuele Masi – proprio le stelle potrebbero essere la metafora con cui rappresentare l’insieme degli spettacoli scelti. Coreografie che ci rimandano – talvolta anche attraverso un titolo esplicito – a un universo di luminose galassie e che ci spingono a guardare con acume e speranza nell’oscurità di un cielo che è rappresentazione del nostro presente inquieto. Gioia, bellezza e ironia sono i caratteri dominanti con cui coreografi e coreografe ci condurranno, durante questa edizione, in un viaggio emozionale.” 

A partire dal 9 febbraio un prezioso dittico inaugura il Festival con tre serate all’insegna della coreografia neoclassica di Benjamin Millepied e della musica minimale di Philip Glass e vede per la prima volta il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma esibirsi nelle sale dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone.  

Segue martedì 13 febbraio un concerto intimo in cui Meg Stuart è performer con la complicità del contrabbassista Doug Weiss e della pianista Mariana Carvalho.   

La musica dal vivo è anche al centro di due debutti domenica 18 febbraio: lo spettacolo per l’infanzia di Camilla Monga, liberamente ispirato alle musiche di Alfredo Casella, composte ed eseguite da Giulia Tagliavia, musicista del Parco della Musica Contemporanea Ensemble; e la nuova creazione di Irene Russolillo, in scena con Kawabate aka Edoardo Sansonne al Teatro Palladium. La sala della Garbatella, nell’ambito di Orbita | Spellbound ospita anche due coreografie di Piergiorgio Milano (18 e 21 febbraio) che, proprio come Russolillo, iniziò la propria carriera vincendo il Premio Equilibrio che in passato affiancava il Festival; una tavola rotonda affronterà il tema di quali sono oggi le forme più strutturate di sostegno alla creatività emergente.  

Nella Sala Petrassi dell’Auditorium faranno invece tappa i tour della nuova produzione del più visionario dei coreografi britannici Wayne McGregor (15 febbraio), del festoso “Joy Enjoy Joy” di Ann van den Broek (19 febbraio) e di “Pupo”, nuova creazione di Sofia Nappi (17 febbraio), giovane italiana dalla straordinaria e inarrestabile carriera internazionale.  

Completano il programma due spettacoli di cui Equilibrio è orgogliosamente coproduttore. Giovedì 22 febbraio “That’s all folks”, prima assoluta, cofirmato da Alessandra Paoletti e Damiano Bigi, interprete di Pina Bausch e di Dimitris Papaioannou. E, a chiusura dell’edizione 2024, sabato 24 febbraio “Firmamento” di Marcos Morau con la sua compagnia La Veronal. L’acclamato coreografo, per il terzo anno consecutivo nel programma del Festival, spinge il pubblico in viaggio in un universo onirico. Il racconto della coreografia per il pubblico cieco e ipovedente sarà al centro dell’installazione sonora di Giuseppe Comuniello e Camilla Guarino fruibile al Sound Corner dell’Auditorium per tutto il mese di febbraio. Un’occasione per tutti e tutte per scoprire come “vedere” uno spettacolo tramite le sole parole.   

Postludio del festival, martedì 12 marzo nella Basilica di Santa Maria in Aracoeli si terrà la performance dal titolo “Recontre avec Saint François”, creata e interpretata da Germaine Acogny, affermata coreografa senegalese, che pone al centro della propria indagine la spiritualità e il dialogo interreligioso. La sua esibizione sarà accompagnata dalla musica originale composta ed eseguita dal vivo da Tarang Cissokho (voce e kora).  

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