Comunicato Stampa

Associazione Culturale Teatro Trastevere

presenta

UN DOPPIO APPUNTAMENTO DA NON PERDERE CON IL BEL TEATRO

Esclusivamente 12 e 13 Dicembre ore 21

De(ath)livery

Drammaturgia e Regia: Andrea Cioffi

Con: Andrea Cioffi, Sara Guardascione, Luigi Leone e Vincenzo Castellone

scene Trisha Palma costumi Rosario Martone musiche Emanuele Pontoni disegno luci Andrea Savoia assistente alla regia Ilaria Fierro

CercamondCompagnia Teatrale presenta De(ath)livery black comedy, spietata ed irriverente che andrà in scena

il 12 e 13 dicembre alle ore 21:00 presso il Teatro Trastevere di Roma.

Lo spettacolo, già Selezione Ufficiale Premio Scenario 2021, è stato recentemente insignito del Premio Nazionale Città di Leonforte

come Miglior Spettacolo, Miglior Regia e Miglior Attrice.

In un appartamento che è un mash-up tra lo stile sit-com americano e le case studenti di tutta Italia, in cui convivono tre coinquilini trentenni (una coppia di lavoratori precari e uno specializzando in malattie infettive) è accaduto un “piccolo incidente”. Un rider ha portato la consegna sbagliata e, per una disgraziata concomitanza di cause, non ha mai lasciato l’abitazione. Giace riverso al suolo, la testa fracassata dal souvenir di un viaggio in Egitto del padrone di casa. E pensare che era il suo primo giorno di lavoro presso la celebre azienda di food delivery Trust it…In una serie di rewind, flashback e moviole, il nostro narratore-rider-nonpiùvivo illustrerà come si sono svolti i fatti di quella giornata: ci racconterà di una generazione vittima della fretta, dell’odio social e dell’assenza di certezze, che rischia sempre di perdersi nella disperazione e di diventare inevitabile vittima se non rende sé stessa, a sua volta, carnefice.

Viviamo in un mondo spietato. La nostra generazione, quella dei millennial, i nati tra la fine degli anni ottanta e l’inizio degli anni novanta, ne è la più lampante testimonianza: perennemente under-qualcosa, sempre a correre dietro a lavori precari, con competenze e titoli di studio sempre meno riconosciuti, in una sfida costante contro la vita, all’ombra della generazione precedente. Soltanto un anno fa assistevamo al surreale licenziamento di Sebastian Galassi, 26 anni, rider che ha perso il lavoro il giorno dopo aver perso la vita; licenziato da una App, da un algoritmo che lo ha ritenuto non abbastanza efficiente. Una tragedia. La tragedia del nostro tempo. Per raccontarla abbiamo scelto il genere della black comedy, perché crediamo nel potere poetico, politico e catartico della risata. La mission della nostra compagnia, quella di coniugare schemi e ispirazione classici a contemporaneità di temi e linguaggio, fa sì che i nostri personaggi, pur riconducibili al presente, attingano al nucleo dei tipi fissi (i due innamorati, il dottore, il servo) per poi essere ricollocati in una commedia di situazione in cui scene e costumi strizzano l’occhio a serie tv come The big bang theory e How I met your mother. Una commedia, dunque, che non risparmia nessuno (più di un personaggio ci resterà secco), i cui protagonisti, sono meno diversi da noi di quanto siamo pronti ad ammettere.

INOLTRE

15,16 Dicembre ore 21 e 17 Dicembre ore 17:30

Nuddu, sapi unni sbarcari

Drammaturgia e Regia: Francesco Leonardo Marchionne

Aiuto regia: Beatrice Libbi

Con: Laura Alferi, Sofia Boriosi, Francesco Leonardo Marchionne, Manuel Matteucci, Damiano Venuto

Musiche originali composte da: Aurora Cozzi.

Produzione di: Teatro Scatola.

Compagnia teatrale Teatro Scatola

Nuddu, sapi unni sbarcari è un dramma satiresco contemporaneo liberamente ispirato al Ciclope di Euripide. Tre satiri, schiavizzati dal tiranno Polifemo sono costretti a servirlo ma le loro vite vengono sconvolte dal naufragio di alcuni supplici, reduci da una terribile traversata. I naufraghi, capitanati dal furbo Odisseo, chiedono asilo al Ciclope. Il tiranno lo nega cibandosi degli stessi naufraghi. Nuddu, sapi unni sbarcari è una cornice satirica che porta alla luce una problematica ben nota ai giorni nostri: lo sbarco dei migranti. “Chi nega ai migranti l’asilo avrà sempre come conseguenza amari castighi” recita il personaggio di Odisseo, ribellandosi assieme ai satiri contro l’ingiustizia bruta del tiranno Ciclope.

I personaggi sono pochi ed essenziali: il Ciclope, (l’unico autoctono quindi tradotto in siculo) Odisseo, Sileno (padre), Satiro Stupido e Satiro Intelligente (figli). In questa riscrittura i compagni muti di Odisseo si riducono a fantocci di iuta, senza testa, senza quindi possibilità di scegliere o di scappare, destinati ad un destino tragico e ad essere manipolati dagli attori sulla scena. Allo stesso modo anche la scenografia è essenziale: gli oggetti di scena diventano gli unici che delineano lo spazio scenico e i fantocci, “dondolanti sul palco”; sono appesi alle corde come prodotti del supermercato al bancone della carne. Il lavoro si è basato sull’animazione dei fantocci secondo i meccanismi del teatro di figura. La coralità dei satiri si esprime attraverso l’utilizzo di movimenti coesi e soluzioni coreografiche che puntano alla scoperta dell’animalità. Lo stesso occhio del Ciclope, onnipresente nella vicenda, veglia sullo spettacolo, appeso sull’antro della caverna.

Teatro Trastevere Il Posto delle Idee

Feriali ore 21, Festivi ore 17,30

Intero 13, Ridotto 10 (prevista tessera associativa)

Contatti: 065814004-3283546847 info@teatrotrastevere.it

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