Torna a Roma al Teatro Lo Spazio, dal 26 aprile al 14 maggio, la nuova edizione del Mindie – Independent Minds Fest 2023, rassegna di Musical Off a cura di Andrea Palotto e del direttore artistico del Teatro Lo Spazio Manuel Paruccini.

L’idea nasce e prende forma nel 2018 attraverso la realizzazione del primo Mindie – Independent Musical Fest, una rassegna che si propone di dare spazio e voce al lavoro di natura indipendente interessata ad ospitare una selezione di spettacoli di teatro a carattere musicale (musical e affini) indipendenti, quel tipo di show che nel mercato anglosassone viene definito “OFF”, e che rappresenta per lo stesso un tesoro di natura inestimabile, a volte incubatore di progetti destinati al grande salto nel circuito più commerciale, altre volte un modo di presentare idee innovative svincolate da logiche commerciali, che ne viziano spesso messaggi e contenuti. Sei appuntamenti inediti, in cui la musica abita il teatro e si fa teatro.

Si parte il 26 aprile con SI CHIAMAVA FABER con il cantautore Federico Sirianni.

Viaggio molto personale nel mondo di Fabrizio De Andrè. Un recital di narrazione e canzoni: Fabrizio De Andrè, un mito troppo grande per poterlo raccontare in maniera consueta o, addirittura, banale.

Federico Sirianni, pluripremiato cantautore genovese, racconterà aneddoti inediti avendo avuto l’opportunità di conoscere De Andrè e di incontrarlo alcune volte nel proprio cammino di vita, esperienziale e musicale. C’è una Genova leggendaria e una Genova calpestata e sofferta sulla propria pelle a fare da set principali ai racconti e alle canzoni.

Sì, perché ovviamente, non possono mancare le canzoni, non necessariamente le più famose, ma quelle che riescono forse a esprimere, oltre che l’ormai noto talento, anche la gigantesca umanità di cui era pervaso questo artista unico e irraggiungibile.

Dal 28 al 30 aprile è la volta di  “Se io fossi un angelo” di Elisabetta Tulli con Andrea Perrozzi: la storia di Domenico Sputo, nome usato come pseudonimo da Lucio Dalla in diverse occasioni.
Nella storia Domenico è un geometra, musicista e molto altro ancora: un uomo buffo, timido e dalla grande umanità, che aspetta in casa l’arrivo di un gruppo di amici per passare una serata insieme.
L’attesa è inspiegabilmente lunga e si trasforma in un pretesto per raccontarsi: affacciato alla finestra osserva, ricorda e giudica passanti e vicini di casa, mentre in sottofondo le più belle canzoni di Lucio Dalla, suonate e cantate al pianoforte da Andrea Perrozzi, colorano la storia (Se io fossi un angelo, Anna e Marco, Attenti al lupo, Felicità, 4 marzo 1943, Piazza Grande…)
Atto unico brillante, nato dalla penna di Elisabetta Tulli, inserisce Andrea Perrozzi nella cornice più giusta per le sue corde istrioniche e musicali.
Un attore, un pianoforte e le canzoni eterne di Lucio.

Si proseguirà poi con DECANTER (3 maggio), DUE SEGRETI con Alessio Ingravalle e Gea Andreotti, accompagnati dal maestro Emiliano Begni e i brani musicali di Giovanni Truppi ( dal 5 al 7 maggio),  con IL CANTAUTORE, IL CHITARRISTA, ECCETERA con Carlo Valente e Francesco Sbraccia ( 10 maggio), e PROCESSO A PINOCCHIO con la regia di Cristian Ruiz ( dal 12 al 14 maggio).

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