SAVE THE DATE
Dal 22 aprile le opere di Leandro Erlich, l’artista contemporaneo che ha coinvolto numeri record di visitatori
in ogni parte del mondo, arrivano finalmente a Palazzo Reale di Milano, per la sua prima mostra europea.
Un artista che non ha uguali e una mostra in cui nulla è come sembra.
“LEANDRO ERLICH“
Leandro Erlich , Costruire (2004). La facciata di un edificio appiattita sotto uno specchio sospeso a un angolo di 45 gradi. Dimensioni variabili. Quattordici diverse facciate, ognuna specifica della città che ha ospitato l’installazione temporanea. Nuit Blanche, Parigi, Francia, 2004.
Leandro Erlich , Spogliatoi (2008). Boiserie, sgabelli, cornici dorate, specchi, tende, moquette e luci. Dimensioni variabili. ©Kioku Keizo,
Leandro Erlich , Aula (2017). Due stanze di dimensioni identiche, legno, finestre, scrivania, sedie, porta, vetro, luci, lavagna, materiale scolastico e altre decorazioni per la classe e scatole nere. Dimensioni variabili. Kioku Keizo, Museo d’Arte Morti e scatole nere. Dimensioni variabili. Kioku Keizo, Museo d’Arte Morti e scatole nere. Dimensioni variabili. Kioku Keizo, Museo d’Arte Morti
“Leandro Erlich”
22 aprile – 4 ottobre 2023
Palazzo Reale, Milano
MATERIALE STAMPA DISPONIBILE AL SEGUENTE LINK > https://bit.ly/ERLICH_MILANO
COMUNICATO STAMPA
Dal 22 aprilePalazzo Reale a Milano accoglie per la prima volta in Europa un’ampia monografica di una delle maggiori figure di spicco della scena artistica internazionale: Leandro Erlich.La mostra, promossa dal Comune di Milano-Cultura, è prodotta e organizzata da Palazzo Reale e Arthemisia, in collaborazione con lo Studio Erlich, con la curatela di Francesco Stocchi.Artista argentino, nato a Buenos Aires nel 1973, Erlich crea grandi installazioni con cui il pubblico si relaziona e interagisce, diventando esso stesso l’opera d’arte.
Le sue opere sono uniche e rappresentano un’assoluta novità nel mondo dell’arte e uniscono creatività, visione, emozione e divertimento.Palazzi in cui ci si arrampica virtualmente, case sradicate e sospese in aria, ascensori che non portano da nessuna parte, scale mobili aggrovigliate come fossero fili di un gomitolo, sculture spiazzanti e surreali, video che sovvertono la normalità.
Sono tutti elementi che ci raccontano qualcosa di ordinario in un contesto stra-ordinario, dove tutto è diverso da quello che sembra, dove si perde il senso della realtà e la percezione dello spazio.I lavori di Erlich sono frutto di una ricerca artistica profonda e concettuale, che sfocia nel paradosso e che ha già conquistato milioni di visitatori nel mondo: 600.000 a Tokyo e 300.000 a Buenos Aires, ovunque il pubblico è accorso alle sue mostre, caratterizzate da installazioni site specific molto complesse da realizzare e quindi molto rare.Dal 22 aprile 2023 a Palazzo Reale, viene data al pubblico la possibilità di conoscere il lavoro di Erlich attraverso le sue opere più note ed iconiche, per la prima volta riunite in una sola sede con l’intento di sistematizzare la produzione dell’artista.Erlich ci porta in un altrove magico, dove il possibile diventa impossibile, ma che stupisce ed emoziona grazie ad un grande senso estetico e una poesia fortemente intrinseca.Il risultato è esplosivo, divertente, appassionante, indimenticabile.Il suo lavoro esplora le basi percettive della realtà e la nostra capacità di interrogare queste stesse basi attraverso un quadro visivo. L’architettura del quotidiano è un tema ricorrente nell’arte di Erlich, che mira a creare un dialogo tra ciò che crediamo e ciò che vediamo, così come cerca di colmare la distanza tra lo spazio del museo e l’esperienza quotidiana.L’artista si descrive così: Mi piace presentarmi come un artista concettuale che lavora nel regno del reale e della percezione. Il mio soggetto è la realtà, i simboli e il potenziale di significato. Mi impegno a creare un corpo di opere – soprattutto nella sfera pubblica – che si apra all’immaginazione, sovverta la normalità, ripensi la rappresentazione e proponga azioni che costruiscano e decostruiscano situazioni per sconvolgere la realtà. Parlando in generale.Ogni opera di Leandro Erlich è da leggersi come una finestra sul mondo sensibile allo sguardo, che invece di trarre in inganno svela il paesaggio che ognuno custodisce nel proprio sé.Un’opera di Erlich suscita, come prima reazione, un senso di familiarità rispetto al quotidiano, per poi insinuare un certo dubbio. Osservando con attenzione l’opera, lo sguardo dello spettatore inizia a dubitare di ciò che percepisce trovandosi di fronte a un fenomeno inspiegabile.
Suscitare nel pubblico domande, dubbi, emozioni che interagiscono con i suoi lavori è il pensiero primario di Erlich, ed è proprio la partecipazione dello spettatore che rende completa l’opera.
Difficile spiegare Erlich a parole, bisogna provare l’esperienza per capire.La mostra vede come sponsorGenerali Valore Cultura, mobility partnerFrecciarossa Treno Ufficiale e media partnerUrban Vision.
Il catalogo è edito da Toluca Studio.BIOGRAFIAArtista contemporaneo argentino di fama mondiale, Leandro Erlich realizza opere che utilizzano illusioni ottiche ed effetti sonori per scuotere le nostre nozioni di senso comune. Sebbene ciò che il pubblico vede possa sembrare a prima vista familiare, dalle grandi installazioni ai video, a un esame più attento si rivela una sorprendente e inquietante deviazione dal solito, sotto forma, ad esempio, di una barca che galleggia in assenza di acqua o di persone attaccate al muro in varie pose.Nato in Argentina nel 1973. Vive e lavora tra Parigi, Buenos Aires e Montevideo.Le sue mostre hanno in tempi recenti battuto ogni record di ingresso, indipendentemente dalla geografia o il tipo di istituzione: dal MORI Art Museum (Tokyo, 2017) che ha attirato più di 600.000 visitatori, all’HOW Art Museum (Shanghai, 2018), fino a Liminal, la grande mostra antologica al MALBA (Buenos Aires) vista da più di 300.000 persone; in occasione di The Confines of The Great Void al CAFAM (Central Academy of Fine Arts, Pechino), il principale museo cinese, Erlich è diventato il primo artista non cinese a occupare l’intero spazio espositivo fino alla retrospettiva attualmente in tournée in Brasile (CCBB Belo Horizonte, Rio de Janeiro, San Paolo). Nel dicembre 2022, una nuova versione di Liminal, prima mostra antologica negli Stati Uniti, è stata inaugurata al PAMM di Miami, dove sarà esposta fino al settembre 2023.Erlich ha iniziato la sua carriera professionale a 18 anni con una mostra personale presso il Centro Cultural Recoleta di Buenos Aires e, dopo aver ricevuto diverse borse di studio (El Fondo Nacional de las Artes, Fundación Antorchas), ha proseguito gli studi al Core Program, una residenza per artisti a Houston (Glassell School of Art, 1998) dove ha sviluppato le celebri opere Swimming Pool e Living Room. Nel 2000 ha partecipato alla Biennale di Whitney con Rain e nel 2001 ha rappresentato l’Argentina alla 49° Biennale di Venezia con Swimming Pool, un’opera emblematica che fa parte della collezione permanente del 21st Century Museum of Art di Kanazawa (Giappone) e del Voorlinden Museum (Paesi Bassi).Erlich è stato insignito di numerosi premi critici di livello internazionale, tra cui Il Roy Neuberger Exhibition Award (NY, 2017),la Nomination per il Prix Marcel Duchamp (Parigi, 2006), il Premio UNESCO (Istanbul, 2001),il Premio Leonardo (Museo Nazionale di Belle Arti, Buenos Aires, 2000), il National Endowment for the Arts (Buenos Aires, 1992).Buenos Aires, 2000), il National Endowment for the Arts (Buenos Aires, 1992).Buenos Aires, 2000), il National Endowment for the Arts (Buenos Aires, 1992).Tate Modern, Londra; Museo Nazionale d’Arte Moderna, Centre Georges Pompidou, Parigi; Museo d’arte del XXI secolo Kanazawa, Giappone; MACRO, Roma; Il Museo di Gerusalemme; FNAC, Francia; Ville de Paris e SCNF, Francia; Museo Voorlinden, Paesi Bassi; Musac, Spagna.
Informazioni e prenotazioni
T +39 02 892 99 21
Hashtag ufficiale
#ErlichMilano
Biglietti
Aperto € 17,00
Intero € 15,00
Ridotto € 13,00