a cura di Emilio Capoano redazione
Terminato il lungo Tour dei suoi concerti con due ultimi esibizioni a Bologna e Firenze ed è a quest’ultimo in un gremito Teatro Puccini, che ho incontrato Simona Molinari è la sua band per ascoltarla e salutarla.
Con il suo rinato entusiasmo, Simona si è raccontata cantando i suoi cavalli di battaglia e offrendo i brani del suo ultimo lavoro uscito ad aprile di quest’anno “Petali”. Ha voluto rappresentare il suo significato del tempo che trascorre in una vita fatta di momenti tristi, bui e di piccole frustrazioni ma anche di rinascita e voglia di sentirsi nuovamente vitali e propositivi, con una simpatica ironia che la porta ad entrare facilmente in contatto con il suo pubblico ritrovato dopo tanto tempo e soprattutto quello nuovo che ha cominciato a conoscerla ed apprezzarla.
Sulle doti canore di questa cantante non c’è molto da dire, dopo aver collaborato con mostri sacri della musica Pop e Jazz, esibita nei più importanti club e teatri nel mondo, la sua voce è rimasta intatta in quell’equilibrio tra delicatezza e potenza ma contemporaneamente con una ritmica swing onnipresente nelle sue tonalità che hanno trascinato in un gran successo il suo tour di concerti nel 2022.
La novità è la sua personalità, l’aver ritrovato quegli stimoli persi, la fiducia in se stessa che gli ha consentito di fare finalmente un lavoro discografico esattamente come lei voleva e sentiva dentro di lei, aiutata dal’amore delle persone intorno a lei, rendendola più aperta a nuove conoscenze sulle cose che la vita offre, con una personale empatia che pochi riescono ad avere.
Il pubblico è saltato con “Egocentrica”, ha ballato con “Felicità” ed ha partecipato con “Forse”, brani ormai iconici della discografia di questa cantautrice pop jazz, ma si è fatto trascinare anche nel nuovo mondo discografico della Molinari con l’ascolto dei nuovi brani molto interiori come “Tempo da consumare” e “Davanti al mare”, la sussurrata ritmica “ Un libro nuovo” o la delicata “ La chiave dietro lo specchio”.
L’esibizione è stata un crescendo di coinvolgimento molto sentito dalla Molinari (che appare sempre stupita) e dai componenti della band che l’hanno accompagnata in questo percorso straordinario per l’Italia e puntate all’estero, ormai entrati in simbiosi con “la capa” come piace dire a loro, meritando la menzione anche per i loro “soli” in concerto.
Claudio Filippini al piano e tastiere, Egidio Marchitelli alle chitarre, Nicola Di Camillo al basso e Fabio Colella alla batteria, hanno concluso in crescendo il concerto con Simona Molinari che cantava “Lei balla da sola” con il suo ritornello cantato da tutto il pubblico in piedi ad applaudirla.
Grazie alla BMG record che ha creduto nel progetto e soprattutto a Simona Molinari per questo suo grande rientro e la speranza di tante belle e nuove novità per i prossimi anni.
a cura di Emilio Capoano