Incontrarsi casualmente e ritrovarsi il suo libro di esordio in mano è stato un attimo, la
stessa frazione di tempo che pagina dopo pagina ti porta alla fine di questo noir
sorprendente per essere un primo lavoro editoriale.
Argentina anni ’70, dittatura e persone scomparse nel nulla, i tanti desaparecidos quasi
mai rinvenuti nel tempo. E’ in quel periodo che nasce in una famiglia borghese Emanuel
Rivero ritrovandosi fin da piccolo ed improvvisamente solo con il padre Santiago, avvocato
di un noto studio legale, perdendo il ricordo flebile della madre Isabella, finita sotto le
mani di un militare dei tanti squadroni della morte che torturavano e uccidevano durante la
dittatura del generale Vileda.
Sono trascorsi 35 anni, Emanuel vive e lavora a Roma dove si è stabilito con il padre
Santiago ed è quì che quest’ultimo casualmente vede e riconosce l’aguzzino di allora,
Alvaro Ramirez, mai catturato e di cui nulla sa il figlio Emanuele, al quale sono sempre
stati tenuti nascosti gli eventi che avevano portato alla scomparsa della madre e la fuga
dall’Argentina.
Santiago è ormai anziano e vuole parlare di cose importanti con il figlio, ma l’improvvisa
morte, apparentemente per cause naturali, proiettano Emanuel in un vortice di
accadimenti dove emergono fatti strani, domande senza risposte, dubbi sulla sua vita, ed
allora decide di dissolvere quelle invisibili catene che lo legano ad una vita non sua,
ritrovandosi invischiato in una serie di accadimenti che lo travolgono senza rendersene
conto.
Ritmo serrato, scrittura scorrevole, ambientazioni precise, personaggi ben caratterizzati e
credibili, creano una ragnatela anche per il lettore che non vede l’ora di districarsi dalla
stessa, immedesimandosi in Emanuel, nel voler capire e comprendere cosa sta
succedendo intorno a lui e arrivare alla fine di una corsa che potrebbe essere un nuovo
inizio. Finanza, riciclaggio, affari della ndrina, massoneria, una serie di elementi che si
legano lentamente alla storia ma forse sarebbe stato opportuno alleggerire alcune
minuziose descrizioni su alcuni episodi ed evitare particolareggiati considerazioni e
pensieri filosofici-sociali che avrebbero alleggerito il libro senza nulla togliere alla sostanza
ma, questo è lo scotto di un esordio e forse dalla mancanza di un editor specifico.
Per gli amanti del genere una gran bella sorpresa per una storia da cui si potrebbe trarre
una bella edizione cinematografica e, cosa non poco importante, un vero finale, chiaro e
privo di controverse domande senza risposte.
A cura di Emilio Capoano (IG @emicapo)

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