a cura di Oriano Bertoloni redazione Terza Pagina Magazine
Parma è conosciuta nel mondo per i suoi eccellenti prodotti gastronomici, ma in realtà essa è soprattutto una bella città d’Arte. Da visitare il complesso monumentale della Pilotta, con il Museo Archeologico e la Galleria Nazionale, uno dei più importanti musei emiliani, in cui spicca per diafana bellezza la piccola “testa di fanciulla” di Leonardo da Vinci. E’ anche culla della lirica, con lo storico Teatro Regio: si sente nell’aria che da quelle parti sono nati Giuseppe Verdi e Arturo Toscanini!
Vorrei soffermarmi sulla piazza del Duomo, che contiene nel suo insieme monumentale una straordinaria quantità di capolavori.
Il Battistero, a pianta ottagonale, di stile romanico/gotico, ha la particolarità di essere stato progettato con eleganti logge architravate. Le sculture nelle nicchie, dell’Antelami, sono tra le maggiori prove dell’arte romanica e gli originali sono conservati nella stessa piazza, nel Museo Diocesano. All’interno la cupola a costoloni con sculture di altissima qualità, come i “mesi”, le “stagioni” e “i segni zodiacali”. Gli affreschi delle lunette e della cupola, sono del duecento. Della stessa epoca la fonte battesimale, che è una grande vasca ad immersione, come era d’uso allora. Il luogo è indispensabile per comprendere il netto superamento degli stilemi bizantini per approdare all’ Arte italiana.
La Cattedrale di Santa Maria Assunta, è uno degli edifici romanici padani più importanti. La facciata mostra tre ordini di logge; il portale mediano è arricchito da un protiro con sopra un’edicola e ornato sotto l’arco da figurazioni dei mesi. Nell’interno, a tre navate, notevole la deposizione dell’Antelami, tra i suoi migliori esiti. Ma è sollevando lo sguardo verso la cupola che lo stupore assalirà ogni visitatore. “L’Assunzione della Vergine” del Correggio è tra le opere più fantastiche esistenti in Italia. Eseguita tra il 1526 e il 1530 fu definita da Mengs “la più bella di tutte!” E’ un’emozione da provare per chi non l’avesse mai veduta. Stupisce per la tecnica illusionistica e la quantità dei personaggi che accompagnano in un movimento a vortice la salita della Madonna verso il cielo. La prospettiva è stata manipolata sino ai limiti del possibile.
A pochi metri da piazza del Duomo, la Chiesa di San Giovanni Evangelista. E’ un edificio rinascimentale che contiene all’interno un’altra cupola affrescata dal Correggio. Eseguito tra il 1520 e il 1523, “La visione di San Giovanni.” mostra alcuni degli elementi stilistici arditi che condurranno il pittore allo straordinario capolavoro della cattedrale. Sempre nei pressi di piazza Duomo un convento rinascimentale benedettino, oggi museo civico, conserva la terza meraviglia affrescata dal Correggio in città: “La camera di San Paolo”. Una volta ad ombrello, di gusto tardo gotico, divisa in sedici spicchi con lunette, ricche di putti deliziosi e simbolici. Secondo Panovsky le figure dai colori vivi, immerse in una sorta di pergolato spirituale, rappresentano le virtù della badessa. La bellezza della cupola è quasi magica. Bisogna andare a Parma per vedere una così ampia serie di capolavori di uno dei più grandi artisti del Cinquecento! Disse il Vasari del Correggio: “tengasi pur certo che nessun meglio di lui toccò colori…”